Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
martedì 08 aprile 2025  | aggiornato alle 23:55 | 111655 articoli pubblicati

Molino Paolo Mariani
Salomon Food World
Molino Paolo Mariani

Il caldo anticipa le primizie: in tavola fave, fragole e asparagi verdi

Le fave vengono raccolte nel Lazio con oltre un mese di anticipo, così come in Sardegna e Puglia, e lo stesso vale per le fragole, mentre in Veneto sono comparsi sui banchi dei mercati contadini gli asparagi verdi [...]

09 marzo 2024 | 11:01

Il caldo anticipa le primizie: in tavola fave, fragole e asparagi verdi

Le fave vengono raccolte nel Lazio con oltre un mese di anticipo, così come in Sardegna e Puglia, e lo stesso vale per le fragole, mentre in Veneto sono comparsi sui banchi dei mercati contadini gli asparagi verdi [...]

09 marzo 2024 | 11:01

Il caldo anticipa le primizie sulla tavola! Le fave vengono raccolte nel Lazio con oltre un mese di anticipo, così come in Sardegna e Puglia, e lo stesso vale per le fragole, mentre in Veneto sono comparsi sui banchi dei mercati contadini gli asparagi verdi. Ma in arrivo ci sono anche carciofi romaneschi, piselli, erbe spontanee e agretti. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica sugli effetti concreti dei cambiamenti climatici in occasione dell’arrivo delle primizie in tutta Italia, con l’iniziativa al mercato del Circo Massimo a Roma, tra i consigli del tutor dell’orto per i consumatori e le ricette dei cuochi contadini.

Le primizie in aticipo per il caldo Il caldo anticipa le primizie: in tavola fave fragole e asparagi verdi

Le primizie in aticipo per il caldo

La finta primavera, con un febbraio che è stato il più caldo mai registrato (+3,09° rispetto alla media storica) e un gennaio con +1,6°, ha mandato in tilt le coltivazioni nei campi lungo tutto lo stivale e stravolto completamente le offerte stagionali normalmente presenti su scaffali e bancarelle in questo periodo dell’anno rendendo impossibile una programmazione scalare della raccolta. Il risultato è un boom di primizie sui banchi di verdure e ortaggi dove è possibile trovare una grande varietà di offerta Made in Italy.
Per ottimizzare la spesa e non cadere negli inganni il consiglio della Coldiretti è quello di verificare l’origine nazionale, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori e non cercare per forza la frutta o la verdura perfetta perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali, i cosiddetti brutti ma buoni. Nelle scelte dei consumatori grande rilievo viene dato alla freschezza del prodotto e al luogo di acquisto con una tendenza a privilegiare la spesa dal produttore. Anche perché la verdura comperata direttamente dal contadino dura di più non dovendo affrontare lunghe distanze per il trasporto prima di arrivare nel punto di vendita ed è più buona e ricca di nutrienti perché raccolta quotidianamente al giusto grado di maturazione.

Complessivamente la superficie italiana coltivata ad ortofrutta supera 1 milione di ettari e vale oltre il 25% della produzione lorda vendibile agricola italiana. I punti di forza dell’ortofrutta italiana sono l’assortimento e la biodiversità, con il record di 120 prodotti ortofrutticoli Dop/Igp riconosciuti dall’Ue, la sicurezza, la qualità, la stagionalità che si esalta grazie allo sviluppo latitudinale e altitudinale dell’Italia, una caratteristica vincente per i prodotti ortofrutticoli del Belpaese.

Un patrimonio del Made in Italy sul quale pesa però la concorrenza sleale con quasi 1 prodotto alimentare su 5 importato in Italia che non rispetta le normative in materia di tutela della salute e dell’ambiente o i diritti dei lavoratori vigenti nel nostro Paese, spesso spinto addirittura da agevolazioni e accordi preferenziali stipulati dall’Unione Europea. Un esempio sono le nocciole dalla Turchia, su cui pende l’accusa di sfruttamento del lavoro delle minoranze curde. Ma ci sono anche l’uva e l’aglio dell’Argentina e le banane del Brasile gravati da pesanti accuse del Dipartimento del lavoro Usa per utilizzo del lavoro minorile.

«È assurdo che un Paese come l’Italia che ha la leadership per la produzione ortofrutticola debba importare prodotti dall’estero che peraltro non rispettano le stesse regole alle quali sono sottoposti i nostri agricoltori in materia di ambiente, salute e diritti dei lavoratori» ha affermato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l’esigenza di imporre a livello Ue il principio della reciprocità, a partire dagli accordi commerciali che offrono paradossalmente condizioni agevolate all’ingresso di frutta e verdura straniere.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
LE ALTRE NOTIZIE FLASH
18:53
 
Secondo il direttore generale del Consorzio Stefano Berni si tratta di una «tesi bizzarra» anche perché potrebbero generare un danno complessivo di circa 100 milioni di euro in un solo anno [...]
15:43
 
Coldiretti lancia “Bionda Sarda”, la birra artigianale italiana a filiera corta nata in Sardegna, con orzo e luppolo locali, 100% tracciabile e sostenibile. Un progetto replicabile in tutta Italia [...]
IERI
 
Grana Padano Dop protagonista di una serata tra arte rinascimentale, gastronomia storica e musica al Museo Diocesano di Mantova, cuore della produzione del formaggio Dop più amato nel mondo [...]
IERI
 
Spinta dagli investimenti negli Stati Uniti, il gruppo toscano chiude l'anno con più stabilimenti, più personale e una produzione in crescita. In calo l'Ebitda, ma continua il percorso verso l'obiettivo Net Zero [...]
IERI
 
Be.Come guarda al futuro del vino tra nuove narrazioni, dialogo tra generazioni e inclusione, scegliendo Napoli come punto di partenza per ridisegnare il racconto di un comparto in continua trasformazione [...]
IERI
 
Nel 2024 l'azienda tedesca ha raggiunto 1,194 miliardi di euro di fatturato, migliorato il margine lordo al 59,2% e chiuso l'anno con un Ebit in crescita del 13%, pari a 314 milioni di euro [...]
IERI
 
Il maestro gelatiere Eugenio Morrone presenta tre colombe artigianali per la Pasqua 2025, fatte a mano con lievito madre e ingredienti selezionati, abbinate a gusti di gelato sempre home made [...]