La Procura di Bari ha notificato un decreto di sequestro a Michele Minchillo, chef e proprietario del ristorante stellato Vitium di Crema, e ad altri tre familiari. L’indagine riguarda l’utilizzo improprio di fondi pubblici provenienti da Pugliapromozione, l'agenzia regionale per il turismo di cui il padre Matteo (deceduto nel 2023) è stato dg. Oltre a Minchillo, sono indagati la madre Sandra Garau, la sorella Laura e Vito Mastrorosa, responsabile dell’ufficio pagamenti. Le accuse, a vario titolo, comprendono peculato, falso, riciclaggio e autoriciclaggio.
Lo chef Michele Minchillo
Secondo l’accusa, oltre 40mila euro destinati all’agenzia regionale sarebbero stati utilizzati per arredare il ristorante Vitium. Tra le attrezzature acquistate con fondi pubblici figurano una cucina a gas a sei fuochi, frigoriferi, scaffalature e un forno professionale. Questi beni, comprati con la carta di credito aziendale dell’ex direttore generale Matteo Minchillo, sarebbero poi stati inviati al ristorante di Crema. Aperto nel 2019,Vitium aveva conquistato la sua prima stella Michelin nel 2022, riconfermata l'anno successivo. Nonostante il successo, il locale ha chiuso a giugno 2024. Michele Minchillo, diplomato presso l’Alma e con esperienze internazionali a Dubai e New York, aveva dichiarato al quotidiano locale «La Provincia» che la chiusura era dovuta a un "ambiente poco ricettivo". Il provvedimento ha portato al sequestro delle attrezzature del ristorante e di somme presenti sui conti correnti degli indagati. L'inchiesta della Procura prosegue, con l’obiettivo di accertare la gestione dei fondi pubblici e l’eventuale responsabilità dei soggetti coinvolti.
© Riproduzione riservata STAMPA