Il cambiamento climatico sta mettendo in grave difficoltà la flotta italiana, uno dei settori vitali del Made in Italy. In occasione della Giornata mondiale della Pesca, molti pescatori si sono riuniti in Vaticano per un'udienza privata con Papa Francesco, seguita da un incontro con i rappresentanti di Coldiretti Pesca. La situazione è critica: il riscaldamento globale, l'invasione di specie aliene e le devastanti alluvioni minacciano le risorse ittiche e complicano le operazioni quotidiane.
Pesca e clima: le difficoltà dei pescatori italiani e le iniziative ecologiche
Le alluvioni non solo devastano le terre agricole ma danneggiano anche l'acquacoltura, una delle eccellenze italiane. Federico Falconi, giovane allevatore di vongole del Veneto, racconta come le inondazioni di acqua e fango abbiano dimezzato la sua produzione. A complicare le cose, la proliferazione di specie aliene come il granchio blu ha reso necessarie nuove protezioni, senza però evitare il danno causato dalla successiva alluvione autunnale, che ha annientato l'intero raccolto.
Gli effetti del cambiamento climatico sono ben visibili anche a livello strutturale, con l'innalzamento delle temperature marine e i cambiamenti nelle correnti. Andrea Tagardella, giovane pescatore laziale, segnala che le mareggiate sono sempre più frequenti in autunno, invece che in estate, riducendo ulteriormente la quantità di pescato. In dieci anni, la quantità di pesce disponibile si è praticamente dimezzata, con gravi ripercussioni sul settore.
Nonostante le difficoltà, la flotta italiana si fa anche portatrice di iniziative virtuose. Un esempio è Simone Costantini, giovane pescatore ligure che collabora con la start-up Ogyre per recuperare rifiuti marini. Ogni anno, Costantini raccoglie circa tre tonnellate di plastica, contribuendo a ridurre l'inquinamento e proteggere la fauna marina. I pescatori, quindi, non sono solo vittime del cambiamento climatico, ma anche attivi nel preservare l'ambiente marino.
Per sostenere la flotta italiana e le sue iniziative ecologiche, Coldiretti chiede misure di ristoro e supporto. È essenziale proteggere le imbarcazioni e garantire la sopravvivenza di un settore che non solo è cruciale per l'economia nazionale, ma che contribuisce anche a mantenere un patrimonio di biodiversità unica. La salvaguardia della pesca italiana è una priorità, per evitare che l'abbandono delle attività danneggi ulteriormente il settore e aumenti la dipendenza dalle importazioni dall'estero.
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