«Siamo soddisfatti, è stata una buona annata grazie anche al gran caldo di luglio e agosto». Riassumono così la stagione dei rifugi, i giovani gestori del rifugio Tita Secchi, a 2400 metri di altezza, in Valle Camonica. Montagna protagonista e turismo in crescita su tutto l'arco alpino.
Montagna, turismo e natura: la celebrazione del CAI Brescia per i 150 Anni
Anche se adesso - a battenti praticamente chiusi - urge fare alcune considerazioni su come: «recuperare e salvaguardare il rapporto creativo tra essere umano e natura, un rapporto spirituale con gli spazi residui ancora incontaminati della montagna. C'è insomma bisogno di riflettere sulla necessità di cambiamenti individuali, partendo dal fondamentale rispetto del territorio per unire mondi distanti con una contaminazione attraverso la cultura.»
150 Anni di esperienze sulle cime: CAI Brescia celebra la montagna
È quello che si è prefisso di fare la “due giorni” del CAI di Brescia in occasione del 150° di Fondazione, che risale al 1874. Al teatro Grande, bomboniera della città, sabato 5 e domenica 6 ottobre si sono tenute iniziative di vario genere all'insegna di “Pensieri Verticali” su montagne, cultura, avventura, passione, sfida. Con laboratori, confronti, mostre fotografiche (da non perdere quella di Angelo Maggiori) e incontri con studiosi, alpinisti e famosi attori il Club Alpino Italiano ha voluto sensibilizzare il pubblico sui temi ambientali che possano suscitare curiosità, dibattito e desiderio di scoperta.
Scriveva il re delle Alpi, Walter Bonatti: «Non esistono le proprie montagne, si sa, esistono però proprie esperienze. Sulle montagne possono salirci molti altri,ma nessuno potrà mai invadere le esperienze che sono e rimangono nostre». E, aggiungiamo, nel pieno rispetto dei valori delle alte cime, pensando ad nuovo modo di fare turismo
di Renato Andreolassi
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