Carne scadente servita ai detenuti di Rebibbia, così come latte allungato con l'acqua e caffè ottenuto dagli scarti dei fondi. Una vera e propria truffa del cibo all'interno della mensa del carcere romano, dove sono stati serviti alimenti di scarsa qualità e anche potenzialmente dannosi per la salute.
Rebibbia, cibo di scarto servito ai detenuti
Una frode in pubbliche forniture, come specifica il TG regionale Rai, è stata contestata dalla Procura di Roma a due responsabili della società appaltatrice che gestisce la ristorazione di 4 istituti del complesso penitenziario capitolino. Erano stati gli stessi detenuti a segnalare delle criticità legate al cibo servitogli, tra carni di scarto e latte mixato ad acqua. Segnalazioni che hanno portato a controlli sugli alimenti da parte del Nucleo di polizia valutaria della Guardia di finanza e a un esposto dell’ex Garante capitolina dei detenuti, Gabriella Stramaccioni.
La stessa Stramaccioni ha espresso in un post Facebook la sua soddisfazione per gli sviluppi della vicenda da lei stessa segnalata: «A me questa denuncia ha provocato isolamento e ritorsioni, e anche la non riconferma del mandato. Ma rifarei tutto da capo perché il compito di chi svolge un ruolo di garanzia è quello di vedere, sentire, parlare e non farsi condizionare dalle istituzioni o peggio dalle logiche partitiche».
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