La “scoperta” è da shock: l’inchiesta “Batteri a domicilio” del mensile Gambero Rosso ha, infatti, rivelato che negli zaini per il trasporto di cibo a domicilio depositate sul fondo e sulle pareti laterali, sono state rilevate oltre 200 colonie di batteri. Il triplo dei germi che se fossero tracciati sul pavimento di un ristorante durante un controllo sanitario, verrebbe bocciato perché troppo sporco.
Negli zaini dei rider si trovano più di 200 colonie di batteri
Per questo la Fipe -Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, ritiene necessario avviare con urgenza un confronto con le piattaforme di food delivery per conoscere le misure che intendono mettere in campo a tutela delle aziende della ristorazione che utilizzano il servizio e dei consumatori. A questo proposito, la Federazione ha già inviato una formale richiesta di incontro.
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