All'assemblea annuale di Gebis e Cisa camping di mercoledì sera a Chioggia si è parlato principalmente dell'imminente scadenza per l'applicazione della direttiva Bolkestein (31 dicembre 2023) e l'ansia con cui gli operatori stanno vivendo l'avvicinarsi della fine dell'anno. «Ci stiamo avvicinando ormai alla data di scadenza delle concessioni - ha commentato il presidente di Gebis Chioggia Spiagge, Gianni Boscolo Moretto - le incognite sul tavolo sono ancora tante: da un lato abbiamo la direttiva europea che chiede all'Italia di mettere a gara anche le concessioni del demanio turistico, dall'altro una serie di cause e di sentenze per fare chiarezza sull'applicazione. Tutti parlano di Bolkestein, tranne la politica che invece sarebbe ora e tempo che dicesse chiaramente cosa si devono attendere gli operatori balneari. Il tempo sta scadendo, ma dei decreti attuativi promessi dal governo per stabilire i criteri delle gare e gli indennizzi per chi opera sulle spiagge da anni non sono arrivati».
I balneari in attesa di novità sulla questione delle concessioni
Poi c'è anche incertezza e preoccupazione in mancanza di informazioni univoche. «Il tema è caldissimo - ha spiegato l'assessore all'Ambiente, Serena De Perini - la nostra attenzione è massima e i confronti con le sigle di categoria sono continui. Ho bussato a tutte le porte, ho chiesto aiuto anche al Consiglio comunale, in modo trasversale, e devo dire che su questo tema l'impegno c'è da parte di tutti, ma è chiaro che la risposta finale deve arrivare da Roma. Incontrando di recente il senatore Maurizio Gasparri, ho chiesto a che punto siano le procedure e lui ha contattato l'onorevole Bergamini, che sedeva al tavolo tecnico che si è occupato della mappatura del bene demaniale. Gasparri ci ha spiegato che il governo sta preparando una circolare che arriverà a tutti gli enti locali costieri per annunciare una proroga delle scadenze al 31 dicembre 2024».
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