In estate le vendite di vino al supermercato sono calate del 3,4%

L'Osservatorio Uiv-Ismea, basandosi su dati Ismea-Nielsen-IQ, ha rilevato un lieve miglioramento delle vendite di vino nella Grande distribuzione italiana nei mesi estivi, portando il cumulato dei primi nove mesi [...]

18 ottobre 2023 | 18:00

L'Osservatorio Uiv-Ismea, basandosi su dati Ismea-Nielsen-IQ, ha rilevato un lieve miglioramento delle vendite di vino nella Grande distribuzione italiana nei mesi estivi, portando il cumulato dei primi nove mesi di quest'anno. Tuttavia, c'è stato un tendenziale declino nel volume delle vendite del -3,4%, anche se è un miglioramento rispetto alla perdita del -3,9% registrata nel semestre precedente. Questo declino è stato compensato dal rialzo dei prezzi, portando il valore complessivo a 2,1 miliardi di euro, con una variazione positiva del +3,4%. Nel dettaglio, i vini fermi hanno registrato una diminuzione del -3,9% in volume, ma una crescita del +2,6% in valore. Al contrario, la tipologia spumanti ha visto un aumento del +0,6% nelle quantità e del +6,2% nei valori, raggiungendo 455 milioni di euro.

L'analisi condotta dall'Osservatorio evidenzia che i consumatori mantengono un atteggiamento prudente sugli acquisti di vino, dando priorità a prodotti in promozione o a tipologie più convenienti rispetto ad altre. Ad esempio, i vini spumanti a basso costo ("Charmat non Prosecco"), con 25 milioni di litri venduti, hanno superato in volume persino il Prosecco Doc (24,8 milioni di litri), anche se quest'ultimo sta gradualmente riprendendo quota. Questi spumanti a basso costo stanno guadagnando terreno non solo nei discount, ma anche nei supermercati e ipermercati. Inoltre, denominazioni importanti come il Chianti Classico (con una diminuzione del -13,2%) e il Prosecco Docg (-14,5%) stanno perdendo quote di mercato a favore di indicazioni geografiche o vini più economici.

Nel complesso, i prezzi dei vini rimangono elevati, registrando un aumento del +7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tra le tipologie, i vini bianchi (-3%), i rosati (-3,6%) stanno leggermente meglio della media (-3,9%), mentre i vini rossi (-4,8%) sono ancora in difficoltà. Tra le Indicazioni Geografiche (IG), la situazione è in generale negativa, con solo alcune eccezioni come il Vermentino di Sardegna, il Puglia Igp e il Cannonau che stanno crescendo rispettivamente del +4%, +2% e +3% in volume. Alcuni vini come il Chianti stanno diminuendo (-4,4%), ma il Montepulciano d'Abruzzo ha mostrato un miglioramento, passando da una perdita del -14% a marzo a un -9% a giugno e infine a un -6,6% a settembre. Tuttavia, il Nero d'Avola siciliano è in forte calo (-12%), così come i Salento Igt (-9%), i Lambruschi emiliani (-11%), le Bonarde oltrepadane (-15%) e il Verdicchio di Jesi (-18,9%). Tra i vini veneti, il Valpolicella ha registrato una diminuzione del -2% e il Bardolino del -3,4%, mentre il Soave continua a crescere, con una variazione positiva del +5% nel corso dei primi nove mesi.

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Alberto Lupini


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