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Fiaip si batte per rilancio Grand Hotel delle Terme di Termini Imerese

30 settembre 2022 | 18:22
 

Fiaip si batte per rilancio Grand Hotel delle Terme di Termini Imerese

30 settembre 2022 | 18:22
 

La Federazione Italiana Agenti immobiliari Professionali è da sempre amica delle pubbliche amministrazioni, e siamo vicini e sensibili alle iniziative tese a valorizzare i beni storici e culturali. A dichiararlo é Marco Burrascano, presidente del Collegio Fiaip di Palermo che si batte per il rilancio del Grand Hotel Delle Terme di Termini Imerese. Per tre week end, dal 10 al 25 settembre, lo storico albergo è stato aperto al pubblico per le visite guidate nell’ambito dell’evento Le Vie Dei Tesori, il più importante circuito d’incentivo alla conoscenza del patrimonio culturale e paesaggistico della Sicilia.

Da sinistra: Maria Terranova, sindaca di Termini Imerese (Pa) e Marco Burrascano, presidente del Collegio Fiaip di Palermo (Photo Credit: Ufficio Stampa Fiaip) Fiaip si batte per rilancio Grand Hotel delle Terme di Termini Imerese

Da sinistra: Maria Terranova, sindaca di Termini Imerese (Pa) e Marco Burrascano, presidente del Collegio Fiaip di Palermo (Photo Credit: Ufficio Stampa Fiaip)

Maria Terranova, sindaco della città di Termini Imerese e vice presidente nazionale dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ha ricevuto il presidente Fiaip Palermo Marco Burrascano e delineato insieme alla Federazione Italia Agenti Immobiliari Professionali una serie di azioni da porre in essere nei prossimi mesi.

Le antiche terme, prima greche e quindi romane, sono il punto di svolta che indusse gli amministratori della città a decidere di costruire il Grand Hotel alla fine dell’ottocento. Le acque di origine vulcanica sgorgano ancora oggi a una temperatura di circa 43° gradi come scrisse il poeta greco Pindaro già in epoca coloniale nell’Olimpica XII. Altre sono le fonti sicure e, tra queste, citiamo Diodoro Siculo. Lo storico di Agira nel I secolo a.C. narra della dea Athena che fece “scaturire dei bagni caldi in queste terre”, per il ristoro di Ercole dalle sue fatiche. Il progetto della struttura termale fu affidato dai dirigenti cittadini al famoso artista e ingegnere Giuseppe Damiani Almeyda, noto per i suoi studi alla riscoperta della policromia classica nei templi greci.

Almeyda era docente ordinario di Disegno d’Ornato alla scuola di applicazione per ingegneri, presso l’Università Degli Studi di Palermo. Aveva già realizzato nel capoluogo il Teatro Politeama Garibaldi. Il nuovo albergo nacque nel 1890 in stile neoclassico adiacente al fabbricato che ospitava le “Vecchie Terme” di età romana oggi ristrutturate, e fin dalla sua apertura suscitò ammirazione e meraviglia, sia per l’estetica sia per le lussuose camere. Tra queste colpisce la suite Florio, vissuta dalla famiglia tra il 1910 e il 1960, quando l’albergo era quartier generale della Targa Florio, la corsa automobilistica più antica del mondo. Era quanto desiderava il committente. La Città di Termini Imerese è l’attuale proprietaria del Grand Hotel.

Questo splendido edificio è attualmente chiuso da sette anni, e finanche oggetto di un lungo contenzioso tra la proprietà e l’ultimo gestore. Ne abbiamo parlato con il sindaco della città, Maria Terranova. «Il Grand Hotel delle Terme è il sito più visitato tra Le Vie dei Tesori. L’albergo non è stato più riaperto dopo i lavori di ristrutturazione del 2015, per via di un contenzioso ventennale con la società che gestiva lo stesso». Il complesso immobiliare è oggi pignorato insieme con le “Vecchie Terme”, per effetto di due sentenze emesse dal giudice. Di queste, il primo giudizio di condanna emanato dalla Corte d’Appello di Palermo nel 1999 è riferito a un debito che, a oggi, non può considerarsi certo e determinato così come affermato dallo stesso giudice nell’ordinanza che rigetta l’opposizione all’esecuzione.

«Il secondo verdetto, più recente, del Tribunale di Termini Imerese condannava il comune per inquinamento dei pozzi termali. Ebbene, si è pagato il denaro dovuto come certo, ma il bene risulta ancora pignorato in forza del debito che non può ritenersi, a oggi, ancora certo e determinato – dichiara il sindaco Maria Terranova – per questo motivo la mia amministrazione, per la prima volta, ha riconosciuto il complesso appartenente al Demanio Culturale cittadino e, quindi, vincolato e inalienabile. Non permetteremo a nessuno di strappare l’identità storica, artistica e culturale della nostra città». «Fiaip è da sempre amica delle pubbliche amministrazioni. Siamo vicini e sensibili alla vicenda del Grand Hotel Delle Terme – ha dichiarato Marco Burrascano, presidente del Collegio Provinciale Fiaip Palermo – e apprezziamo le iniziative indirizzate a valorizzare i beni storici e culturali, perché questi migliorano la qualità del territorio, rendendolo più attrattivo sia dal punto di vista turistico che residenziale».(Italpress)

 

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