Esiste in Italia il rischio di una guerra dell’acqua? «C’è nella misura in cui la risorsa idrica è carente e c’è una necessità di razionalizzazione, di utilizzo dell’acqua consapevole e anche diversificato, individuando quali sono le priorità che la legge già individua in modo chiaro: uso civile ovviamente in primo luogo, uso per abbeverare gli animali in seconda battuta, agricoltura e poi parte industriale». Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, intervenendo a Radio 24.
Stefano Patuanelli
«Credo che stiamo costruendo un quadro chiaro rispetto allo stato di emergenza – ha aggiunto il ministro – anche se il fatto che continua a non piovere è di per sè l’emergenza. Con la consapevolezza che non sarà solo la decretazione dello stato di emergenza a risolvere il problema: il problema si risolve se inizia a piovere».
«Dobbiamo metterci nella prospettiva – ha concluso Patuanelli – che questa non è una emergenza di quest’anno: dobbiamo adoperarci per risolvere il tema dell’uso dell’acqua con interventi strutturali. Credo che ora si debba pensare di rallentare il più possibile l’uso della risorsa idrica per attività che non siano di uso civile, agricole e per il mondo gli animali. È necessario farlo, in un momento in cui l’uso dell’energia elettrica non è bassissimo. È chiaro che va trovato un equilibrio tra le esigenze dei diversi settori».
© Riproduzione riservata STAMPA