il costo delle materie prime (per 8 aziende su 10) e il crescente lievitare dei costi della componente energetica (75,7%) sono i due elementi che figurano in cima alle preoccupazioni del settore del food.
Ma, nonostante uno scenario internazionale estremamente complesso, il sistema alimentare è determinato a resistere e getta lo sguardo al futuro con ottimismo. Non a caso, secondo 7 aziende su 10 le difficoltà attuali non fermeranno gli investimenti in corso, oramai da anni, in sostenibilità e per l’84,5% delle aziende, la crisi darà una spinta al nostro sistema, diventando una vera e propria opportunità.
È questa la fotografia scattata dalla prima e inedita indagine realizzata su un campione di oltre 100 aziende di Unione Italiana Food – la più grande associazione di categorie alimentari in Europa che rappresenta 550 aziende dell’agroalimentare dislocate su tutto il territorio nazionale – e presentata oggi nel corso dell’Assemblea annuale dal titolo “L’industria alimentare italiana alla prova del futuro” con l’obiettivo di promuovere un momento di riflessione sul futuro del cibo e sul ruolo strategico dell’industria alimentare in quella che si annuncia essere una svolta epocale, una vera «Food Revolution».
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