Il caro prezzi legato alla pandemia fa volare gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +7,7% nelle vendite in valore, il più elevato tra tutte le tipologie distributive compreso il commercio elettronico.
È quanto emerge dall’ analisi Coldiretti sui dati Istat relativi al commercio al dettaglio a febbraio.
«Il risultato dei discount - sottolinea la Coldiretti - evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo e su beni essenziali come cibi e bevande, nel tempo della guerra. Gli aumenti record delle quotazioni per i prodotti energetici e le materie prime si riflettono, infatti, sui costi di produzione del cibo ma anche su quelli di confezionamento, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi».
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