I sindacati stanno entrando nelle grandi catene americane. Prima è stata la volta di Amazon, poi a dicembre è toccato a Starbucks, dopo circa quarant'anni dalla sua nascita, e adesso anche i dipendenti di Apple vogliono dare vita a una forma di assistenza che tuteli i lavoratori del colosso dell'informatica fondato da Steve Jobs.
Fruit Stand Workers United. È il nome del gruppo che sta raccogliendo firme a Grand Central, dove si trova l'Apple store di New York. Per farvi parte i dipendendi hanno avviato un petizione. Raggiungendo la soglia del 30% potranno indire un apposito referendum per l'adesione o meno al sindacato.
A Starbuks c'è Workers united, e a sua volta affiliato a Seiu, un sindacato più grande. L'associazione che tutela i lavoratori è entrata nella storica catena di ristorazione, lo scorso dicembre, a quarant'anni dalla sua nascita.
I primi ad associarsi sono stati i dipendenti di uno Starbuks di Buffalo, nello Stato di New York. Sono stati 19 in tutto i dipendenti a favore, su un totale di 27.
Le compagnie fanno resistenza
Come è successo per Amazon anche Sarbuks, aveva cercato di osteggiare l'adesione al sindacato, attraverso una specifica azione diplomatica dei suoi dirigenti; ma alla fine i lavoratori hanno comunque vinto.
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