È un classico della vacanza romana: buttare una moneta nella fontana di Trevi. Lo hanno fatto anche i "grandi" della Terra che hanno gettato la famosa monetina in fondo alla sua piscina nel corso del G20.Come non ricordare poi la celebrazione fattagli da Federico Fellini nella famosa scena con Anita Ekberg e Marcello Mastroianni, in La Dolce Vita e quando Totò la propose in vendita ad un turista in uno spezzone di Totòtruffa 62. Ora a celebrare la Fontana di Trevi, la più grande fra le celebri fontane di Roma inaugurata nel 1762, una riproduzione realizzata con circa 20mila mattoncini della Lego, in una spettacolare opera tra le più grandi in Italia per questo monumento.

La Fontana di Trevi con i Lego. Fonte: vistanet
L'autore è Maurizio Lampis, presidente dell'associazione Culturale Karalisbrick e Fondatore del Museo del Mattoncino Karalisbrick a Sestu.
«Il progetto è partito 5 mesi fa spinto dalla voglia di realizzare uno dei monumenti italiani più importanti dopo aver costruito nel 2019 la Basilica di Bonaria di Cagliari, simbolo della Sardegna - spiega Lampis all'Ansa - Ci sono voluti circa 20mila mattoncini per riprodurla più fedelmente possibile in scala Minifigura: 75 cm di larghezza per 50 cm di profondità con altezza di 70 cm nel punto più alto. In corso di realizzazione mi sono servito di fotografie recuperate su internet per renderla più verosimile possibile alla realtà». I dettagli, infatti, sono curati in tutto e non mancano neppure i turisti attorno alla grande piscina.
È il nono monumento realizzato da Lampis tra i quali anche uno ambientale: Cala Goloritzè, la cala con l'arco tra i più noti al mondo.
Ora la Fontana di Trevi in Lego sarà esposta per un breve periodo al Museo del Mattoncino Karalisbrick per poi incominciare un tour per la Sardegna accompagnata dal Colosseo di Roma sempre costruito di mattoncini. «Averla costruita mi inorgoglisce anche perché è un progetto interamente mio, frutto di anni di studio nel mondo del mattoncino Lego che da 4 anni è diventato il mio lavoro», conclude Lampis.
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