Che si può dire? Una misura e un provvedimento di buon senso. Spesso in questo periodo si assiste ai roghi di rami-ramaglie, e di quanto deriva dagli sfalci e dalle potature delle piante in genere, non di rado causando anche qualche inconveniente a livello ambientale. Normare il settore è urgente. La Regione Lombardia ha così deciso di adottare un provvedimento ad hoc che consente la combustione, solo ed esclusivamente per la potatura degli olivi sui laghi di Garda, Iseo, Como, Idro e, in parte, Maggiore.

Bruciare per proteggere: nuova norma per gli olivi del Garda e dei laghi lombardi
Tutti sono raggruppati sotto le dominazioni "Garda Dop" e dell'olio extravergine di oliva "Laghi lombardi" nelle provincie di Brescia, Bergamo e Como. Gli olivicoltori lombardi potranno eliminare mediante combustione il materiale risultante dalla potatura degli olivi per contrastare la diffusione degli organismi nocivi dell'olivo e tutelare la produzione delle aree interessate. Una misura fitosanitaria che i produttori chiedono da tempo. Si tratta di un'azione essenziale per tutelare una filiera di grande qualità che da anni è in difficoltà a causa della cimice asiatica e degli altri organismi nocivi che svernano nelle parti legnose degli olivi o sono comunque associati ai rami. La combustione degli scarti da potatura è il metodo migliore e più efficace per contrastare la diffusione di questi insetti.
Gli assessorati all'Agricoltura e all'Ambiente precisano comunque che la combustione del materiale risultante dalla potatura degli olivi deve avvenire eseguendo le buone pratiche di gestione e tramite piccoli cumuli che non superino i tre metri cubi di legna (stere) per ettaro al giorno. La deroga rimarrà in vigore per l'annata 2025 e un'eventuale proroga sarà valutata in relazione alla persistenza della presenza degli organismi nocivi nelle aree individuate. «Verificheremo con le associazioni di categoria l'efficacia di questa misura fitosanitaria - dicono in Regione - per capire se sarà necessaria la proroga anche il prossimo anno. Gli olivicoltori lombardi creano un valore straordinario ai territori dei nostri laghi, e purtroppo si trovano spesso a dover affrontare senza gli strumenti adeguati, le emergenze legate alla proliferazione di insetti alieni. La produzione dell'olio è tutela dell'ambiente, turismo, cultura ed economia».
Di Renato Andreolassi
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