L'obiettivo del neonato Consorzio di tutela dei Maccheroncini di Campofilone Igp è quello di preservare la qualità e la tradizione della pasta all'uovo di Campofilone, promuoverla sia sui mercati nazionali che internazionali e trasformarla in un bene "immateriale" per attirare i turisti a scoprire direttamente la sua produzione nella sua culla, nella Valdaso, situata tra il mare Adriatico e i Monti Sibillini.

Nasce il Consorzio di tutela dei Maccheroncini di Campofilone Igp
Il Consorzio è stato ufficialmente presentato al pubblico un mese dopo la sua costituzione, in una cerimonia presso la sede della Regione Marche ad Ancona. Durante l'evento erano presenti i sei produttori di pasta di Campofilone (Carassai, De Carlonis, Marcozzi, Marilungo, Spinosi, Campofilone srl) che hanno aderito al Consorzio. Questo ente opera sotto la supervisione dei tecnici del Ministero dell'Agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste. Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa, definendola «un'opportunità enorme di crescita sia per la filiera enogastronomica che dal punto di vista turistico. È un'eccellenza prodotta nel comprensorio della Valdaso, nel Comune di Campofilone dove, grazie alla storia e al grande lavoro messo in campo degli imprenditori che sono i produttori e i pastai e alle massaie che hanno portato avanti questa tradizione, oggi abbiamo una preziosa possibilità in più per far conoscere il nostro territorio a livello nazionale e internazionale e per attrarre qui tutti coloro che vorranno non solo assaggiare un prodotto, ma vivere l'esperienza in cui questo prodotto è nato, è cresciuto e si è confermato».
«Il Maccheroncino è un prodotto tipico che si può produrre solo nei 12 km quadrati del Comune di Campofilone ed è da tempo esportato in tutto il mondo - ha infine ricordato il sindaco Gabriele Cannella. E poi garantisce un ritorno economico a tutta la Valdaso» ha concluso.
© Riproduzione riservata STAMPA