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Olio d'oliva, non è un'annata facile ma la produzione è in recupero del 20%

Le olive sono molto piccole e con rese basse nelle zone dove la raccolta è appena iniziata, ma non ci sono ancora dati sufficienti per tirare le somme di un'annata non facile per l'olio d'oliva 2023 ma che sembra [...]

24 ottobre 2023 | 18:42
 

Olio d'oliva, non è un'annata facile ma la produzione è in recupero del 20%

Le olive sono molto piccole e con rese basse nelle zone dove la raccolta è appena iniziata, ma non ci sono ancora dati sufficienti per tirare le somme di un'annata non facile per l'olio d'oliva 2023 ma che sembra [...]

24 ottobre 2023 | 18:42
 

Le olive sono molto piccole e con rese basse nelle zone dove la raccolta è appena iniziata, ma non ci sono ancora dati sufficienti per tirare le somme di un'annata non facile per l'olio d'oliva 2023 ma che sembra recuperare in queste ultime settimane. Ismea, a partire da una prima stima della raccolta fatta secondo una ricognizione effettuata in collaborazione con Unaprol e Italia Olivicola, stima infatti un recupero in alcune regioni chiave con una produzione in aumento del 20% rispetto allo scorso anno. Ma i numeri sono comunque al di sotto delle aspettative e potrebbero non raggiungere nemmeno i livelli medi delle quattro campagne precedenti. I primi dati si attestano sulle 290 mila tonnellate (+20%), che rappresentano comunque il valore medio di una forbice tra le 280 mila tonnellate e le 300 mila tonnellate.

Olio

In recupero la produzione di olio d'oliva

Ismea attribuisce questa situazione al meteo, con un inverno siccitoso parzialmente compensato dalle piogge primaverili, ma che sono state troppo concentrate, provocando danni ai fiori e difficoltà di allegagione in molte aree. Anche l'estate non è stata favorevole, con il caldo torrido che ha causato stress agli olivi nelle aree non irrigue. Per essere più specifici, si stima una flessione oltre il 30% nelle aree del Nord; situazione simile nel Centro-Italia, mentre al Sud e nelle Isole si stima un aumento del 34% grazie alle buone performance attese per Puglia e Calabria, che rappresentano rispettivamente il 50% e il 13% della produzione nazionale. Ad esempio, in Puglia si stima un incremento di oltre il 50% rispetto allo scorso anno. Le stime produttive sono rese ancora più complesse dagli alti prezzi dell'olio, che potrebbero spingere molti produttori a destinare le olive da tavola ai frantoi. Tuttavia, i prezzi potrebbero limitare questo fenomeno nei casi in cui i volumi delle olive sono tali da giustificare i costi della raccolta.

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