Lo spirito con il quale Italia a Tavola organizza ogni anno il suo sondaggio è recepito sempre meglio dai candidati. L’ultimo, in ordine di tempo, a darne prova è Filippo Franchini, vice presidente di Fisar.
A lui, candidato nella categoria Sala&Hotel, non sono bastati i 1.500 voti ottenuti per accedere al secondo turno che sta, nel frattempo, vivendo le sue battute finali (
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Filippo Franchini
Ma l’essere stato selezionato tra i candidati di questa edizione 2018 è stata, per sua stessa ammissione, già una vittoria. Da qui la conferma dell’aver compreso lo spirito del sondaggio.
«È sempre un piacere ed un onore - ha scritto Franchini in una lettera inviata al direttore Alberto Lupini - partecipare al sondaggio on line della vostra testata che più di ogni altra è ormai da anni leader nel settore enogastronomico e non solo. La partecipazione a questo evento consolidato negli anni è diventato un appuntamento immancabile, e poco importa il risultato finale, ma avere la possibilità di “gareggiare” con personaggi illustri del nostro mondo, giustifica ogni piazzamento».
Confronto e non scontro, condivisione e non gelosia tra colleghi per il bene del settore. «Personalmente - ha proseguito - ritengo il sondaggio una vetrina importantissima per chi lavora nel nostro settore ma soprattutto offre la possibilità di confrontarsi con veri professionisti, in una sana e giocosa competizione che vede mettere noti e meno famosi sullo stesso piano. È la vera festa dell’enogastronomia. Auguro al sondaggio e a tutti voi di continuare su questa strada, perché rivelatasi vincente. Grazie per farmi sentire uno di famiglia, la grande famiglia di Italia a Tavola».