Giunto alla 18ª edizione, il Salone delle eccellenze enogastronomiche il BonTà apre i battenti dal 26 al 28 novembre a Cremona e riunisce produttori, distributori, operatori professionali della ristorazione e buongustai per conoscere prodotti tipici, materie prime d’eccellenza, vino, birre artigianali, attrezzature, soluzioni innovative e nuove tendenze per l’Horeca. Con oltre 15mila visitatori nell’edizione 2021, e più di mille tipologie di prodotti provenienti da tutta Italia, il BonTà si conferma uno degli appuntamenti più attesi nell’agenda degli operatori professionali e non.
Il Salone propone una vera e propria esperienza culturale e di gusto tra i prodotti di punta del Made in Italy combinando storia, economia del territorio e valorizzazione del patrimonio enogastronomico delle diverse regioni italiane. Previsti in rassegna, tra gli altri, l’olio d’oliva pugliese, proposto anche nella versione limited edition con bottiglie scritte a mano, le conserve di ricciole e pesce spada, la crema di tonno con pistacchi o arance, secondo la tradizione siciliana.
Il BonTà, il salone delle eccellenze enogastronomiche di Cremona
Da Sud a Nord, il viaggio nelle vie del riso propone le migliori varietà del territorio di Vercelli, mentre il panorama dei vini selezionati si spalanca alla scoperta delle province italiane con uno sguardo attento al rispetto delle tecniche tradizionali. Full immersion anche nell’universo in rapida ascesa delle birre artigianali fermentate naturalmente, senza aggiunta di additivi e di anidride carbonica, crude, non pastorizzate, non filtrate e rifermentate, o in simbiosi con materie prime locali e ingredienti agricoli bresciani, vincitrici di diversi premi nel settore, come nel caso dell’acqua della sorgente di Monterotondo che grazie alle sue caratteristiche organolettiche conferisce alla birra un sapore unico.
Il BonTà, Cremona 2019
Immancabili, le eccellenze dei salumi toscani, calabresi, lombardi, trentini, lucani, emiliani, ma anche prodotti caseari sardi, romagnoli, toscani che incontrano i mieli abruzzesi lavorati a freddo, con il solo ausilio di centrifuga, senza alcun processo che possa alterarne le qualità organolettiche e nutritive. Altro grande protagonista da non perdere sua maestà il tartufo di cui l’Italia è patria naturale, grazie alla ricchezza del patrimonio boschivo che copre un terzo del territorio nazionale (secondo in Europa per estensione), stando agli ultimi dati disponibili dell'Inventario nazionale del Comando unità forestali ambientali e agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri.