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Salone del Mobile in bilico. L'appello del sindaco Beppe Sala

L'evento dovrebbe tenersi dal 5 al 10 settembre e rappresenta un appuntamento che coinvolge l'intera città. Ma gli espositori temono l'impossibilità di ospitare i buyer stranieri e spingono per saltare

 
23 aprile 2021 | 17:10

Salone del Mobile in bilico. L'appello del sindaco Beppe Sala

L'evento dovrebbe tenersi dal 5 al 10 settembre e rappresenta un appuntamento che coinvolge l'intera città. Ma gli espositori temono l'impossibilità di ospitare i buyer stranieri e spingono per saltare

23 aprile 2021 | 17:10
 

All'indomani delle dimissioni del presidente del Salone del Mobile, Claudio Luti arriva l'appello del sindaco di Milano, Beppe Sala. Obiettivo: non far saltare la kermesse dedicata al design e fiore all'occhielo degli eventi meneghini. Non si vuole ripetere il 2020, quando il Salone non si è tenuto nonostante un primo spostamento in agenda che nn è bastato. Per l'edizione 2021, le date sarebbero dal 5 al 10 settembre. Calendario che, se dovesse saltare, rappresenterebbe una doccia fredda per le capacità ricettive della città.

Beppe Sala (Fonte: Facebook) Salone del Mobile in bilico L'appello del sindaco Beppe Sala
Beppe Sala (Fonte: Facebook)

Le parole di Sala

«Il Salone del Mobile è in bilico, per la percepita indisponibilità di una parte degli espositori ad esserci e le dimissioni di ieri del presidente Claudio Luti non sono certo un buon segnale», ha riconosciuto Sala. Poi si è rivolto agli operatori del mondo del Salone del Mobile e del mondo dell'arredo: «Se il loro dubbio è che i tempi sono stretti io la capisco, ma tutti noi abbiamo fatto i salti mortali in questa fase per cercare di porre rimedio alle urgenze che la pandemia ci ha portato ad affrontare. Se il dubbio è che il loro investimento non avrà il ritorno degli anni precedenti, non è un dubbio e lo so bene anch'io. Però noi sono mesi che stiamo lavorando per approntare protocolli sanitari, per pensare alle questioni logistiche, per mettervi in condizione di partecipare».

I dubbi degli espositori

Le perplessità sull'organizzazione della manifestazione erano emerse in un confronto interno a Cosmit, il Comitato organizzatore del Salone con molti espositori che avevano fatto marcia indietro nel timore che i buyer stranieri non avessero modo di raggiungere il nostro Paese per quella data. «Rispetto le decisioni di tutti, ma non condivido la volontà di non fare squadra in un momento così delicato e di rinunciare almeno a provare a definire un percorso concreto per fare quello che potrebbe essere il Salone simbolo della ripresa del Paese», ha risposto motivando le sue dimissioni Luti.

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