Ritorna il Festival, e quest'anno è una delle edizioni più attese di sempre. Infatti già dallo scorso agosto Amadeus aveva iniziato ad annunciare coconduttori e ospiti, e via via col tempo ha svelato l'intero cast. A fianco di Amadeus Gianni Morandi, e in questa prima serata Chiara Ferragni. Si apre con Roberto Benigni per festeggiare i 75 anni della Costituzione Italiana e in balconata era presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Gianni Morandi ha cantato l'inno nazionale. Ospiti Mahmood e Blanco, proprio su quest'ultimo impazzano le polemiche per la sua performance, che lo ha visto prendere a calci un intero palco di rose.
Come ogni anno, ci divertiamo a dare, a modo nostro, i voti alle canzoni in gara, con spirito ironico e goliardico.
I conduttori della prima serata del Festival: Gianni Morandi, Chiara Ferragni ed Amadeus
Anna Oxa, Sali: Sale sul palco dopo essersi presa a capelli con qualcuno dietro le quinte. La voce c'è tutta come ai tempi d'oro, è difficile capire due parole di fila di ciò che canta. Esibizione e canzone molto estrema, probabilmente ha bisogno di diversi ascolti per essere apprezzata e capita, o forse anche no. Spaghetti al nero di seppia 5-
Gianmaria, Mostro: Il vincitore di Sanremo giovani era uno dei più quotati alla vigilia come rookie di questo festival, ma alla fine delude un po'. Più forte nelle strofe che nelle parti alte delle canzone. Poco preciso nell'intonazione, dell'esibizione rimane solo un senso di scontatezza. Minestra con dado 5,5
Mr Rain, Supereroi: Diciamocelo, le canzoni del signore della pioggia sono un po' tutte uguali, però è sempre come tornare a casa. Però per Sanremo la canzone è azzeccata, orecchiabile e facile da assimilare, il coro dei bambini poi tocca sempre. Un po' timido sul palco, deve essere più sicuro nelle prossime serate se vuole sperare di piazzarsi. Per ora è un Happy Meal 7
Marco Mengoni, Due Vite: Uno dei tre grandi favoriti alla vigilia, il rischio era la delusione. Non delude. Sorprende? Nemmeno. Cioè la canzone non è male, però non ha l'effetto wow che forse ci aspettavamo. Cè da dire che canta benissimo, il migliore a livello di intonazione fin ora, la canzone per ora è rimandata. Lui invece è una sicurezza. Na' Gricia 7-
Ariete, Mare di guai: Poteva essere una rivelazione in questo Sanremo, invece porta una canzone davvero banale, a tratti scontata, a tratti inutile. Non se ne sentiva veramente la necessità. Del suo stile indie non rimane nulla. A condire il tutto anche qualche stonatura. Caesar salad 4,5
Ultimo, Alba: Stesso discorso fatto per Mengoni. Canzone fin troppo urlata sul finale, e che è in totale comfort zone di Ultimo. Insomma anche qui, era il caso di partecipare con questa canzone? Da lui ci si aspettava molto di più, Monocromatico. Brasato di manzo 6+
Coma_Cose, L'addio: Affiatatissimi e molto intensi, sicuramente piacevoli, viscerali. Però la canzone non decolla mai, e anche qui scivola via, senza lasciare il segno. Speriamo in una crescita nelle prossime serate. Comunque la sostanza del duo c’è e si sente. Ossobuco alla milanese 6,5
Elodie, Due: Stufa ancor prima di arrivare al primo ritornello. Si salva perché ultimamente ricorre sempre a balletti e ritmi più o meno coinvolgenti. Anche qui, era il caso di presentarsi con questo brano? No, decisamente no. Vitello tonnato 5-
Leo Gassmann, Terzo cuore: Stesso discorso di Ariete, un’occasione sprecata, ma a differenza di lei non avevamo aspettative. Scontato, commerciale e canta pure male. Più concentrato a girare dietro alla telecamera che a cantar bene, il ritornello è orecchiabile e rimane un po’ in testa ed aiuta a far salire il voto, ma alla fine non è ne carne ne pesce. Tofu alla piastra 5+
I Cugini di Campagna, Lettera 22: Allora, dovevano essere la dose trash, occupare l’ultimo posto della classifica. E invece ci sorprendono con una canzone per niente male. Il cugino porta a casa la canzone ed è anche una delle migliori della serata. L’unica pecca è che bastava il cugino biondo per fare l’esibizione, gli altri sono proprio inutili. Sorpresona. Pokè 7-
Gianluca Grignani, Quando ti manca il fiato: Boh Gianluca, non si è capita mezza parola di quello che hai cantato. Peccato perché la canzone non sembrava male. Un po’ su di giri anche stasera. Riascolteremo la canzone su Spotify. Intanto rimandato. Penne alla vodka 5
Olly, Polvere: Sarà l’ora tarda, sarà l'auto tune come se piovesse, però la prima canzone leggera e divertente arriva fin troppo tardi e ci dà una svegliata seconda sola ai calci alle rose di Blanco. Bravo! Fritto di paranza 7
Colla Zio, Non mi va: Partono malissimo, ma è l’emozione e ci può stare. Chiudono in crescendo una canzone dimenticabilissima che tutto fa anzi che tenerci incollati ad ascoltarli. Riso al salto 5
Mara Sattei, Duemilaminuti: Doveva essere la mina vagante di questo Sanremo. Non si disinnesca, ma non conferma le aspettative. Il brano tecnicamente è veramente complesso, e lei canta veramente bene. Però rimane l’amaro in bocca per un brano che non decolla mai sul serio. Uovo in camicia 6,5
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La nostra classifica |
La classifica ufficiale |
1 |
Mr. Rain |
Marco Mengoni |
2 |
Olly |
Elodie |
3 |
I Cugini di Campagna |
Coma_Cose |
4 |
Marco Mengoni |
Ultimo |
5 |
Coma_Cose |
Leo Gassmann |
6 |
Mara Sattei |
Mara Sattei |
7 |
Ultimo |
Colla Zio |
8 |
Gianmaria |
Cugini di Campagna |
9 |
Leo Gassmann |
Mr. Rain |
10 |
Gianluca Grignani |
Gianluca Grignani |
11 |
Colla Zio |
Ariete |
12 |
Anna Oxa |
Gianmaria |
13 |
Elodie |
Olly |
14 |
Ariete |
Anna Oxa |