La redazione di Italia a Tavola da oggi è più povera. È mancato stamattina alle 4.00 Roberto Vitali, uno dei fondatori della nostra testata, nonché il primo direttore, dal 1986 al 2001, e da allora editorialista. L’ultimo articolo è del 3 novembre ed è come al solito un esempio di garbato buon senso ed ottimismo, con un invito a fare scorte di bollicine per le prossime festività. Il giornalismo era la sua passione vera nella vita, e non l’aveva mai abbandonato anche se negli ultimi anni una fastidiosa malattia lo costringeva ad entrare e uscire dall’ospedale, dove si è spento per fortuna serenamente.
Roberto Vitali
Nel 1986 aveva fondato, insieme all’attuale direttore
Alberto Lupini, il mensile “
Bergamo a Tavola” (prima testata italiana di informazione professionale nel mondo dell’Horeca), che poi nel 1990 si trasformò in “
Lombardia a Tavola”, restandone al timone fino al 2001, quando poi diventò “
Italia a Tavola”.
Per oltre 50 anni è stato collaboratore fisso per
cronaca bianca cittadina (e curatore di una rubrica di enogastronomia) per
L’Eco di Bergamo, nonché addetto stampa di enti pubblici e direttore di
Teleorobica, storica emittente televisiva bergamasca. È stato socio fondatore della
Associazione stampa agroalimentare italiana.
Professionista di grande rigore, arguto e delicato nel tratto ma franco e sempre coerente, aveva collaborato anche alla
Rai-Gr1 e scritto alcuni
libri tra cui “La cucina bergamasca - Dizionario enciclopedico” e una “Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia”. Sono molti i
premi giornalistici vinti in varie località d’Italia. Non ultimo ricordiamo il
riconoscimento che proprio Italia a Tavola gli aveva voluto dedicare nel 2018.
Nato il primo gennaio del 1946 a Ciserano (Bg), Roberto Vitali si era laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, cominciando a scrivere per L’Eco di Bergamo proprio in quel periodo, appassionandosi al punto di lasciare dopo pochi anni l’insegnamento per fare il giornalista a tempo pieno.
Nel pomeriggio di giovedì 19 novembre la salma sarà composta alla Casa del commiato in via San Bernardino, mentre i funerali si terranno
sabato alle 10 nella parrocchiale di Colognola, quartiere di Bergamo dove risiedeva da anni. Dopo la cremazione, le ceneri saranno portate al cimitero di Ciserano nella tomba dei genitori.
Tutta la redazione di Italia a Tavola si stringe fraternamente al dolore dei fratelli Gianfranco e Silvana e di tutti i famigliari.