Premio Iolanda 2022, un ex aequo sul gradino più alto del podio: vincitori infatti della quinta edizione del riconoscimento ideato da Vera Slepoj e Davide Paolini per i libri di cucina e di ricette sono stati “Il metodo Cilento” di Luciano Pignataro e Giancarlo Vecchio (edito da Mondadori) e “Un odore di toscano” di Roberto Perrone (HarperCollins), che si sono aggiudicati l’opera del maestro Gianni Cudin e le porcellone “Geminiano Cozzi” di Tognana messe in palio dagli organizzatori del Premio, tenutosi sabato scorso presso Villa La Meridiana di Caroli Hotels a Santa Maria di Leuca.
La scelta dei vincitori al termine di una serrata riunione della giuria del Premio, presieduta da Slepoj e Paolini e composta da Marina Valensise, Catena Fiorello, Silvio Perrella, Cinzia Giaccari, Benedetto Cavalieri, Giuseppe Seracca Guerrieri, Enrico Pandiani, Antonio Tognana, Cettina Fazio Bonina, Severino Salvemini, Teresa Ciabatti, Paola Siniramed Trifirò (vincitrice dell’edizione 2021 del Premio).
La consegna del Premio Iolanda a Domenicantonio Galatà
Letteratura del vino al Premio Iolanda
La serata ha visto inoltre la premiazione del vincitore della sezione Letteratura del vino, già annunciato nei giorni scorsi (in giuria Alvaro De Anna, Enrico Semprini, Piernicola Leone De Castris, Seby Costanzo, Gilda Caputo, Laurent Chaniac, Rosanna Bettini, Diego De Leo, Giordano Emo Capodilista, Maurizio Zanella, Massimo D’Amore e Stefano Cosma, vincitore del Premio lo scorso anno). Si tratta di Gianni Gagliardo con “I segreti delle Langhe” (Cairo editore, prefazione di Aldo Cazzullo).
Cucina salutista e Ricette della Memoria
Il nutrizionista Domenicantonio Galatà si è aggiudicato invece il Premio “Giuseppe da Re” per la sezione Cucina salutista con “A tavola è già tardi” (Lastaria Edizioni), mentre il Premio Ricette della Memoria è andato alla Famiglia Panella, autrice del libro “100 anni di cucina romana nelle ricette e nella storia dell’Antica Pesa” (Newton Compton Editori). La cerimonia di consegna, presentata da Pasquale De Santis, si è conclusa con un concerto del fisarmonicista e bandeonista Mirko Satto (direttore artistico Massimo Scattolin) e uno spazio dedicato allo street food salentino e ai vini da terre estreme selezionati da Eroici vignaioli.
La consegna del premio alla Famiglia Panella
La storia del Premio Iolanda
Il Premio Iolanda nasce dal comune desiderio della psicoterapeuta Vera Slepoj e del gastronauta Davide Paolini di celebrare la grande tradizione culinaria italiana: lo spunto è Iolanda Ferramosca, a 86 anni motore ancora indiscusso e pulsante dell’omonima trattoria familiare in quel di Lucugnano. Un riconoscimento letterario riuscito quest’anno a valorizzare importanti tasselli dell’enogastronomia italiana: dalle Langhe al Salento passando per Roma e la Campania.
Luciano Pignataro e Iolanda Ferramosca