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Una app per “mappare” i contagi In Lombardia si attiva CercaCovid

Per monitorare i contagi e cercare di fermare la diffusione del coronavirus, la Regione chiede aiuto ai cittadini, che attraverso un questionario possono segnalare l’insorgere dei sintomi della malattia.

 
31 marzo 2020 | 18:44

Una app per “mappare” i contagi In Lombardia si attiva CercaCovid

Per monitorare i contagi e cercare di fermare la diffusione del coronavirus, la Regione chiede aiuto ai cittadini, che attraverso un questionario possono segnalare l’insorgere dei sintomi della malattia.

31 marzo 2020 | 18:44
 

Regione Lombardia avvia il progetto “CercaCovid”: un monitoraggio, con la partecipazione diretta dei cittadini, per creare una “mappa” della diffusione del virus sul territorio e prevedere nuovi possibili rischi. L’obiettivo è fermare insieme il coronavirus e fare in modo che il ritorno alla normalità avvenga in sicurezza e con una quantità di informazioni sempre aggiornata. L’idea è stata inserita all’interno dell’app della Protezione Civile lombarda (allertaLOM) e si realizza attraverso un semplice questionario che «a disposizione dell’Unità di crisi regionale e degli specialisti fornisce informazioni preziose per sviluppare analisi statistiche ed epidemiologiche».

Foto: Adnkronos - Una app per mappare i contagi In Lombardia si attiva CercaCovid

Foto: Adnkronos

La partecipazione «è anonima e l’app non prevede alcun meccanismo di localizzazione continua dei partecipanti», si assicura. Le informazioni raccolte creeranno una “mappa del rischio contagio” che - grazie all’incrocio con altre banche dati - permetterà agli studiosi «di sviluppare modelli previsionali» su eventuali pericoli. Sarà possibile, massimo una volta al giorno, aggiornare le risposte al questionario, segnalando l’emergere di nuovi sintomi o un cambiamento delle proprie condizioni di salute. Il questionario, che non sostituisce il tampone analizzato nelle strutture ospedaliere, si compone di informazioni personali (sesso ed età), il comune in cui si vive e quello in cui si lavora, quindi condizioni mediche rilevanti come sovrappeso, diabete o ipertensione.

Le domande più specifiche sul coronavirus riguardano se si hanno avuto contatti, nelle ultime due settimane, con persone risultate positive, se il gusto e l’olfatto risultano alterati, se si ha la tosse, qual è la propria temperatura, se si avvertono dolori muscolari, senso di stanchezza o se si ha avuto la congiuntivite. I dati restituiranno uno spaccato del livello di sviluppo del contagio in Lombardia e la distribuzione territoriale dei casi di positività. L’invito a partecipare, per rispondere servono pochi minuti, è rivolto a tutti anche a chi non presenta alcun sintomo. «Grazie. Il tuo aiuto è prezioso e le informazioni che ci hai inviato ci aiutano a contrastare il virus», è il messaggio finale per chi arriva fino in fondo.

Fonte: Adnkronos

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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