«Credo che l'obbligatorietà» del vaccino anti-Covid «possa essere una precondizione per chi lavora nel settore "pubblico"». La sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, intervenuta ad Agorà su Rai 3, si esprime sull'ipotesi di rendere in prospettivo obbligatorio il vaccino contro il coronavirus per alcune categorie. Ma è subito polemica all'interno del Governo, quando oggi la ministra per la Pubblica amministrazione Fabiana Dadone si dice contraria.
Fabiana Dadone e Sandra Zampa
«Cominciare a discutere dell’obbligo farebbe un danno ulteriore. Oggi dobbiamo avere la pazienza di spiegare, la
campagna di comunicazione è in partenza. Credo che debba essere una precondizione per chi lavora nel pubblico. Se dovessimo renderci conto che c’è un rifiuto che non si riesce a superare, io penso che nel pubblico non si possa lavorare. Non si può stare in una
Rsa, dove si dovrebbe lavorare per la
salute delle persone ospitate, e mettere a
rischio la loro vita. Il nostro Paese ha deciso che i bambini, se non sono vaccinati, non possono andare nelle scuole pubbliche. Non credo che possa non valere per i medici, per gli operatori sanitari, per gli insegnanti».
«La campagna di comunicazione» sull'importanza del vaccino nella lotta alla pandemia di coronavirus Sars-CoV-2 «è in partenza - dice ancora - Intanto per informarsi gli italiani usino
fonti corrette, come i siti del ministero della Salute, dell'Istituto superiore di sanità e dell'Agenzia italiana del farmaco».
La risposta arriva dalla Ministra
5 Stelle Fabiana Dadone: «Non sono una grande appassionata dell'obbligo in campo vaccinale. Il Governo si è raccomandato e penso che una
raccomandazione forte sia il modo migliore per raggiungere l'
immunità di gregge». Così la Ministra, intervistata a L'Aria che Tira su La7, replicando alla sottosegretaria. Aggiunge poi: «Usciamo da un anno molto complesso, con 70mila cittafini uccidi dal Covid-19 e che oggi si discuta su come obbligare alla vaccinazione, lo trovo un modo assurdo di affrontare la situazione».