A volte il divertimento e la meraviglia si misurano in passi. Quest’estate Courmayeur (Ao) propone varie iniziative per chi vuole esplorare il territorio a caccia di esperienze, emozioni e storie. Si cammina di giorno, inseguendo i geologi, veri “nerd” delle rocce, per farsi rivelare i segreti di questo angolo delle Alpi, e sperimentando una serie di attività – trekking, astronomia, fotografia, perfino golf - in modalità notturna, avvolti da un manto di stelle. Oppure ci si addentra in Val Ferret, per ammirare dal vivo una gigantesca opera di Land Art di Michelangelo Pistoletto, che simboleggia il dialogo infinito tra cultura e natura e le vette del Monte Bianco scomposte e dipinte da Vanni Cuoghi.
Courmayeur Mont Blanc. Foto: Giacomo Buzio
Il Géofestival a Courmayeur: le rocce “parlano”
Per la prima volta il Géofestival, organizzato dall’Associazione Beaufortain Géo Découvertes in Savoia e Alta Savoia, approda da questo lato del Monte Bianco, partendo da Chamonix e arrivando a Courmayeur. La rassegna, vero e proprio “viaggio al centro della pietra”, coinvolge i geologi, che diventano guide, divulgatori e intrattenitori, raccontando in diretta – camminando con il pubblico – le caratteristiche più affascinanti delle montagne. Oltre all'incredibile avventura delle rocce del massiccio del Monte Bianco, si parlerà del lavoro intrapreso per prevenire i rischi glaciali e periglaciali, in conseguenza del riscaldamento globale.
In particolare, i primi giorni di agosto il focus è Courmayeur, con escursioni della durata di una giornata alla scoperta della storia geologica del territorio. Il 1° del mese si esplora l’alta Val Veny con due diverse escursioni: si passeggia per il Lago di Combal e le Pyramides Calcaires, tra rocce e morene, e ci si immerge nei panorami del Mont Chetif, per scoprire la scaglia tettonica e il suo puzzle geologico. Il 2 agosto si cambia scenario visitando Mont de la Saxe: tre diverse escursioni permetteranno di conoscere meglio i ghiacciai e il granito del Monte Bianco intorno a Punta Helbronner, oltre a portare alla scoperta del Mont de la Saxe, belvedere sulla dinamica glaciale, e della geologia del Monte Bianco. Sempre il 2 agosto l’appuntamento “Punta Helbronner: panorama d'alta quota sulla geologia della Val d'Aosta”, dalle 10.15 alle 17, sarà accessibile anche per le persone con disabilità.
Le passeggiate del Géofestival, che si svolgono dalle 8:15 alle 17, sono adatte a tutti, e aiutano a maturare una nuova consapevolezza sul legame tra roccia, suolo, biodiversità e attività umane. Qui si cammina tra le vette, con milioni di anni di storia sotto la suola delle scarpe. Iscrizioni obbligatorie, ulteriori info e luoghi di ritrovo consultabili su www.geofestival2022.com.
Outdoor Nights: avventure sotto le stelle
Al buio forse si vede meno, ma si sente di più: dopo tramonto i suoni del bosco diventano ancora più suggestivi, e i profumi più intensi. Ecco perché Courmayeur Outdoor Nights vive di notte: questa rassegna apre le porte a una serie di esperienze uniche.
Ogni martedì, fino al 30 agosto, c’è “Vaghe stelle dell’Orsa”. Si cammina accompagnati dalle guide naturalistiche, scoprendo storie e miti legati alle costellazioni: Cassiopea, l’Orsa Maggiore, Antares, in un racconto che si dipana ad ogni passo. I mercoledì, invece, fino al 31 agosto, sono dedicati al Bagno di Foresta, o Forest Bathing, immersione benefica nella natura per assorbire l’energia di un luogo magico come la Val Veny. Entrambi gli appuntamenti sono organizzati da Trekking Habitat. (info@trekking-habitat.com - 3358118731).
Il 18 luglio è tempo di Stargazing in Val Ferret, a Les Maisons de Judith, osservazione del cielo con gli esperti dell’Osservatorio Astronomico della Valle d’Aosta. Stessa proposta, ma diverso scenario, l’8 agosto: questa volta ci si sposta in Val Veny, nel bosco del Peuterey, sempre con gli astronomi. (info@courmayeurmontblanc.it, eventi.courmayeurmontblanc.it).
Si passeggia invece al chiaro di luna il 26 luglio, in Val Veny, e successivamente il 2, 9 e 16 agosto: Whisper Alp organizza la Notte al Combal, una camminata magica e suggestiva. (hello@whisperalp.com; whisperalp.com - 39.371.445.6930)
Courmayeur Outdoor Nights, Val Veny. Foto: Giacomo Buzio
Il 2 agosto l’appuntamento è in Val Ferret, al Golf Club Courmayeur et Grandes Jorasses, dove alle 21.00 si svolge la Grande Steven International, una gara notturna aperta a soci ed ospiti, seguita da una merenda con prodotti locali. Speciali indicatori luminosi e led rendono l’esperienza del gioco in notturna molto particolare. (segreteria@golfcourmayeur.it - 0165 89103).
Skyway Monte Bianco resta invece aperta in orario serale, per proporre Skyway Sunset Trekking insieme alle guide escursionistiche della Società Guide di Courmayeur: si sale in funivia, condividendo musica, chiacchiere e degustazioni, e si scende a piedi, con la pila frontale. (www.montebianco.com/it)
Infine, un intero weekend da fotografo in Val Veny, dove le stelle scintillano per via dell’assenza di inquinamento luminoso: il 10 e l’11 settembre, in compagnia di un professionista, si punta l’obiettivo verso l’alto e si imparano le basi della fotografia in notturna e di quella astronomica. (hello@whisperalp.com; whisperalp.com - 39.371.445.6930).
Courmayeur Outdoor Nights, Golf by Night. Foto: Giacomo Buzio
Val Ferret: il terzo paradiso di Michelangelo Pistoletto e le vette di Vanni Cuoghi
Dov’è il Terzo Paradiso? Forse nel cuore della Val Ferret, di fronte alle storiche baite di Glorianda Cipolla, dove Michelangelo Pistoletto ha trovato una nuova “casa” per l’emblematico simbolo della sua poetica, formula della creatività e dell’armonia. L’installazione, ideata per una permanenza di almeno 15 anni, diventerà una delle Ambasciate Terzo Paradiso, luoghi che contribuiscono a ispirare una trasformazione in senso responsabile della società attraverso idee e progetti creativi, e sarà presentata al pubblico domenica 31 luglio alle 11.30, alla presenza dell’artista. Pistoletto – biellese ma cittadino del mondo, personalità tra le più rappresentative degli ultimi decenni – ha tracciato, appunto, il Terzo Paradiso, riconfigurazione del segno matematico dell’infinito, ai piedi del Monte Bianco, in una delle vallate più suggestive delle Alpi. L’opera, ampia 54 metri, è stata collocata tra il verde e il movimento del suolo, in delicato equilibrio: per la realizzazione è stato adottato un approccio focalizzato sul riutilizzo, impiegando tronchi di abete già tagliati e presenti in zona, alternati su alcuni ceppi con dischi di acciaio specchiante.
L’installazione sottolinea, in questo contesto, il nesso tra cielo e terra. È un simbolo potente di pace e rigenerazione: i due cerchi esterni rappresentano tutte le diversità e le antinomie, come quella tra natura e artificio, mentre quello centrale è la compenetrazione fra i due estremi, e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità.
Sempre in Val Ferret, l’associazione culturale Monte Bianco Montagna Sacra propone nelle due baite lungo la Dora di Ferret – fienili del 1740 trasformati in rifugio romantico da Judith Glarey – un dialogo tra la dimensione spirituale dell’arte contemporanea e l’ambiente del Monte Bianco. La mostra “Istantanee e Incerte Penombre - Sui sentieri di William” dell’artista Vanni Cuoghi (Genova 1966), che inaugurerà il 30 luglio alle 11 e sarà visitabile fino al 21 agosto, presenta una quindicina di opere recenti, molte delle quali inedite, i cui soggetti traggono ispirazione dai panorami valdostani, in un omaggio al pittore William Turner e al suo viaggio nelle Alpi. Le vette, in special modo quelle del Monte Bianco, vengono scomposte, modificate e capovolte, nel tentativo di creare dei fondali per una messa in scena.