«Excuse me, where is a authentic traditional italian restaurant near The Trevi Fountain?» (mi scusi, dove si trova un autentico ristorante tradizionale italiano vicino Fontana di Trevi?) è stata la domanda che mi ha rivolto un turista americano davanti al celeberrimo monumento. Confesso che se me lo avesse chiesto qualche mese fa gli avrei risposto «Sorry but I don’t know it», mi dispiace ma non lo so. Invece, grazie all’invito di Luca Macario, responsabile della comunicazione del Gruppo Cremonini (la più grande e qualificata azienda italiana che opera a livello mondiale nel settore alimentare delle carni, dei salumi come pure della ristorazione), sono andato a testare la cucina del ristorante dell’Hotel Harry’s bar Trevi, di cui la società è proprietaria, e ho potuto dargli la giusta indicazione: e cioè che si trovava a soli 20 metri da dove ci trovavamo! E, preparato grazie alla mia visita, ho anche aggiunto il suggerimento di qualche piatto molto gustoso, di tradizione modenese.

L'elegante sala ristorante
Location dal fascino unico
Ma cominciamo dall’inizio. Sicuramente la location di questo albergo è assai suggestiva: oltre che essere nel centro storico di Roma, dalle sue terrazze si può ammirare, con un colpo d’occhio il meraviglioso e incredibile gruppo scultoreo che compone la fontana più bella del mondo. Ma non finisce qui: l’edificio è costruito sopra la più importane area archeologica ancora intatta di Roma. Infatti, il ristorante, si trova sopra una zona sotterranea di epoca romana, in quanto il palazzo è stato realizzato al di sopra delle strutture di una domus di età imperiale ancora intatta e, nelle antiche vestigia scorre, inoltre, l’acquedotto vergine che riempie le vasche.

La spettacolare vista dell'hotel
Un tuffo nella storia della città
E visto che si può visitare, scendendo le scale, si fa un viaggio a ritroso nel tempo, dove è possibile toccare con mano la millenaria storia della città, con le testimonianze dei reperti ritrovati, come il celebre volto di Alessandro Helios, venuti alla luce durante i lavori di ristrutturazione e, nel silenzio dell’ambiente, è possibile udire il tintinnio dell’acqua trasparente e pura che scorre.

L'acquedotto vergine che riempie le vasche
In tavola la tradizione… modenese-emiliana
E allora, che storia e tradizione sia anche in cucina! Ma non quella romana: quella emiliana. Il cavalier Luigi Cremonini prima di assumere un cuoco per il suo ristorante lo prova per un mese a casa sua a Modena, sotto l’attenta osservazione della signora Tina, la moglie, “cuoca di famiglia”, per valutarlo e per vedere come realizza i piatti della tradizione modenese.
Alexis Miceli l’attuale chef dell’Harry’s Bar Trevi mi racconta che in questo luogo creatività e fantasia sono sostituite dalla semplicità nel trattare gli ingredienti per esaltarne i sapori: così il brodo per i tortellini che gli ha insegnato a fare la signora Cremonini, deve essere fatto con due tipi di carne (manzo e cappone) e niente verdure, non sgrassato ogni momento ma alla fine, quando il brodo si è raffreddato e il grasso è diventato una gelatina. Allora se ne tolgono i tre quarti, mentre il rimanente viene rimescolato per dargli un giusto e ottimo gusto, che è leggero e sano.
Alexis Miceli, da Santo Domingo all’Italia
Miceli arriva qui seguendo un destino: originario di Santo Domingo, a 18 anni va a Zurigo dove inizia il suo viaggio culinario in un ristorante d’hotel. Dopo tre anni, rientra in America e continua la sua formazione in importanti ristoranti francesi. Ma lavorare in Italia per lui è il sogno nel cassetto. Ci viene, incontra la donna che poi sposerà, e siccome è anche bravo, serio e simpatico, lo cattura il manager di un importante ristorante milanese dove acquisisce anche i rudimenti fondamentali della nostra cucina. Il tam tam del settore gli fa arrivare la notizia che serve un cuoco a Roma per il ristorante di un prestigioso hotel, e lui si presenta: dopo lo “stage” in casa Cremonini, che lo promuove, prende le redini della cucina dell’Harry’s Bar Trevi e propone piatti di solida tradizione modenese-emiliana, per la felicità del fondatore che ha voluto portare a Roma la sua cucina d’elezione.

Alexis Miceli
Come un giorno a Modena
Per questo, la clientela ha la fortuna di poter gustare gli incredibili Gnocchi fritti con culatta, i Tortelloni ripieni di ricotta e grana tenero, con salsa di pancetta e profumo di noce moscata, ma insuperabili (per una location come Roma dove si è assai difficile trovarli) sono i “Tortellini modenesi”, ricetta tramandata da generazioni di massaie modenesi e che la signora Tina insegna ai cuochi suggerendo come si deve fare il ripieno perfettamente dosato per dare il massimo gusto: carne di lombo di maiale, salciccia, mortadella, noce moscata e parmigiano.
Alexis però, oltre alle proposte con le speciali carne della casa come i Filetti di manzo americano, le Tartare alle tre maionesi, le Scaloppine di vitella all’aceto balsamico riserva Cremonini e la Costata di manzo cotta a bassa temperatura con scalogni al lambrusco, ha contaminato la carta con qualche piatto della tradizione laziale come i Carciofi alla romana con menta e alici e i mezzi paccheri cacio e pepe con gamberi rossi. Questo è solo una parte delle proposte del menù del ristorante, molto più ampio e accogliente.

Tortellini modenesi
Il bistrot gourmet
Per chi invece vuole immergersi in un percorso voluttuoso fatto con salumi straordinari, formaggi, piadine e insalate rustiche, lo può fare nel bistrot gourmet che si affaccia sulla strada prima dell’entrata, che è stato appena inaugurato, ma che è diventato subito un approdo sicuro per le migliaia di turisti che tutti i giorni si recano ad ammirare la sacra fontana e farsi un selfie. La verità è che dovrebbero farlo anche con i tortellini!
Harry’s Bar Trevi
Via di San Vincenzo 10 - 00187 Roma
Tel 06 69940704
hotelharrysbartrevi.com