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Buon compleanno Parco naturale regionale della Gola Rossa e di Frasassi

Un mosaico ambientale da vivere a 360°. Al centro le Grotte di Frasassi, una realtà sotterranea di ineguagliabile bellezza. Il racconto di Massimiliano Scotti, direttore del Parco da 21 anni

 
23 ottobre 2022 | 17:30

Buon compleanno Parco naturale regionale della Gola Rossa e di Frasassi

Un mosaico ambientale da vivere a 360°. Al centro le Grotte di Frasassi, una realtà sotterranea di ineguagliabile bellezza. Il racconto di Massimiliano Scotti, direttore del Parco da 21 anni

23 ottobre 2022 | 17:30
 

Il Parco naturale regionale Gola della Rossa e di Frasassi è uno straordinario gioiello di biodioversità. Un’oasi della natura di circa 10mila ettari che comprende i territori di Fabriano, Arcevia, Cerreto D’Esi, Serra San Quirico, Sassoferrato e Genga. Quest’ultimo è un grazioso borgo montano immerso nella natura.

Nel suo territorio si trovano le Grotte di Frasassi, una realtà straordinaria e per certi aspetti unica creata dall’opera erosiva dell’acqua che, per milioni di anni, ha modellato questi luoghi, creato dirupi rocciosi e dato origine ad un regno sotterraneo di ineguagliabile splendore, visitato ogni anno da almeno 250 mila persone.

Genga, valle del Santuario Madonna di Frasassi Buon compleanno Parco naturale regionale della Gola Rossa e di Frasassi

Genga, valle del Santuario Madonna di Frasassi


Parco nato nel 1997

«Il parco è nato nel 1997 – racconta il direttore Massimiliano Scotti, da 21 anni alla guida dell’Ente - e ha compiuto quest’anno, lo scorso settembre, 25 anni. È quello più esteso tra i parchi regionali delle Marche ed è caratterizzato da una biodiversità notevole perché si trova in un livello alto collinare. Non è il classico parco dell’Appennino dove c’è una biodiversità un pochino più ristretta rispetto a questa zona, dove si sentono gli influssi del mare e dove ci sono delle particolarità come nella gola di Frasassi dove ci sono dei piani altimetrici sfalsati. Ad esempio, si possono trovare dei faggi a bassa quota e dei lecci invece in posizioni per loro non proprio consone, perché investite dal sole per tutto il giorno. Questo dal punto di vista della biodiversità rende gli ambienti molto particolari. Un viaggio nel parco è sicuramente un viaggio nel cuore delle Marche e in particolare in questa parte di territorio. Una zona caratterizzata, da un lato, da un ricchissimo mosaico ambientale e, dall’altro, legata a momenti importanti anche della storia d'Italia. Infatti, storicamente si viveva principalmente nei borghi arroccati sulle cime degli Appennini, perché lungo i fiumi c’era la malaria e le strade e le vie di comunicazione non erano quasi mai in valle, a differenza di quello che succede oggi».


Nel cuore delle Marche

In effetti, andare alla scoperta del Parco naturale regionale Gola della Rossa e di Frasassi vuol dire compiere un viaggio a “tutto tondo” nel cuore delle Marche, per ammirare i suoi tesori storico-artistici, molto spesso celati da paesaggi ricchi di fascino ed armonia. Luoghi straordinari che vale la pena di visitare con calma anche più volte, perché ogni volta la scoperta diventa… una piacevole riscoperta.

 


Il Tempietto di Valadier: un santuario nella roccia

Meritano sicuramente una tappa gli integri centri storici di Arcevia e Serra San Quirico, le abbazie di Sant’Elena, San Vittore delle Chiuse e Valdicastro, i castelli di Genga, Avacelli e Castelletta. A questi si debbono aggiungere il Tempietto del Valadier e il Santuario della Madonna di Frasassi che si trovano a poca distanza delle Grotte di Frasassi, al culmine di una salita di alcune centinaia di metri che si affaccia sul panorama mozzafiato della Gola.

Il Tempietto di Valadier Buon compleanno Parco naturale regionale della Gola Rossa e di Frasassi

Il Tempietto di Valadier


In particolare, il tempietto, un santuario a pianta ottagonale incastonato nella parete di roccia, è un luogo magico fatto costruire in onore della Madonna, nei primi decenni del XIX secolo da Papa Leone XII, originario di Genga, su disegno del famoso architetto Giuseppe Valadier. Nelle immediate vicinanze si trova il Santuario della Madonna di Frasassi, anche conosciuto come Eremo di Santa Maria Infra: una piccola chiesa rupestre risalente alla fine dell’XI secolo un tempo utilizzata come monastero di clausura per le monache benedettine.


«Tutti questi tesori - prosegue il direttore Scotti - sono dovuti al fatto che questa è una zona da sempre antropizzata, vissuta da secoli e nel caso della zona di Frasassi utilizzata fin dall’antichità. Poi in quest’area, compresa nel circondario dell’Unione montana Esino Frasassi, sono nati tre ordini religiosi - cappuccini, camaldolesi e silvestrini - e questo non è un caso».

Massimiliano Scotti Buon compleanno Parco naturale regionale della Gola Rossa e di Frasassi

Massimiliano Scotti


Importante biodiversità

«Per quanto poi riguarda la evidente biodiversità di questa zona - continua il direttore - bisogna sottolineare che in buona parte del territorio ci sono campi, pascoli e frutteti intervallati da boschetti. Questa è la tipica situazione a “mosaico” che ha portato alla creazione di un ecosistema unico, anche in termini di biodiversità, che ha permesso a molte specie, alcune abbastanza rare, di sopravvivere e riprodursi. Per rendere più esplicito il mio pensiero: in questo parco nidificano 105 specie di uccelli. In quello dei Sibillini, sette volte più grande, soltanto 126. Questo sta a indicare che tali uccelli hanno trovato nel territorio di questo parco delle condizioni particolarmente adatte per la loro sopravvivenza».


In effetti il parco è un importante esempio di biodiversità non solo per le Marche ma per l’intero Belpaese. Qui si trovano circa 1250 specie vegetali, tra cui l’orniello, il carpino nero e il faggio che si sviluppa nel piano montano. In autunno assumono la stessa colorazione che dà nome alla Gola: il rosso, con tonalità che vanno dall’arancio intenso del carpino, al rosso vermiglio del faggio a quello quasi bordeaux delle piccole foglie dell’orniello, colora il paesaggio del parco per offrire a chi passeggia un panorama intenso e suggestivo. Sui versanti più caldi delle gole rupestri, la vegetazione è tipicamente mediterranea con leccio, robbia selvatica, corbezzolo, asparago e salsapariglia (o stracciabraghe), una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Smilacaceae.


Alle specie vegetali bisogna aggiungere quelle animali: 40 di mammiferi, 29 tra rettili e anfibi e 105 specie di uccelli, delle 124 nidificanti in provincia di Ancona. Nel parco è presente anche l’Aquila reale: qui nidifica l’unica coppia della Provincia di Ancona. Importante è anche la presenza di altri rapaci diurni quali l’Astore, il Biancone, il Nibbio reale, il falco Lanario e il falco Pellegrino. Nelle numerose grotte del comprensorio sono state anche rinvenute numerose colonie di pipistrelli (oltre 12mila) che, proprio per tale motivo, sono tra le più importanti d’Europa.

Buon compleanno Parco naturale regionale della Gola Rossa e di Frasassi


Tanti tracciati escursionistici e naturalistici

Sono pure decine i tracciati naturalistici ed escursionistici adatti per essere percorsi a piedi ed in mountain bike. Questo è anche un paradiso per gli speleologi grazie ai tanti fenomeni carsici che hanno nelle Grotte di Frasassi l’esempio più noto. Negli anni nelle pareti verticali delle gole sono state aperte anche vie di roccia adatte per l’alpinismo classico e per la più moderna arrampicata sportiva. Alcune di queste sono delle vere e proprie “palestre” a cielo aperto frequentate dagli appassionati per allenamento ed esercitazione.


1997 - 2022: Il Parco compie 25 anni

Venticinque anni di vita e di attività per il Parco naturale regionale Gola della Rossa e di Frasassi. Una realtà istituita nel 1997 per garantire, prioritariamente, la conservazione, la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale, ambientale, storico e culturale del territorio di competenza.


La sua competenza comprendeva anche la promozione dello sviluppo socio-economico e culturale sostenibile delle popolazioni residenti e, nel contempo, offrire un servizio alla comunità provinciale e regionale.


«La nascita del parco, venticinque anni fa - racconta Scotti - è stata frutto della visione lungimirante di chi ha lavorato alla sua istituzione e al suo sviluppo. All’inizio non ha avuto vita facile, era un qualcosa di difficilmente comprensibile. Oggi dopo un quarto di secolo si può dire intanto che stiamo pian piano raggiungendo il “passo”. Tassello dopo tassello stiamo andando a regime, per fare veramente capire la “mission” di questa realtà che ha storia, architettura, natura e genuinità. A tale riguardo una delle cose che impressiona sempre favorevolmente i turisti in visita al parco è la percezione del genuino. Quindi questo, secondo me, è un valore aggiunto che deve essere salvaguardato».

Buon compleanno Parco naturale regionale della Gola Rossa e di Frasassi


Il parco è anche lo strumento ideale per promuovere il turismo naturalistico ed ecosostenibile. Un turismo di qualità indirizzato verso mete ambientali, storico-culturali e geologiche e speleologiche.


«Il turista che arriva al parco – continua il direttore Scotti - si aspetta di trovare genuinità, calma e pace. Vuole staccare la spina almeno per qualche giorno per dedicarsi, con la mente libera, alla scoperta dei vari luoghi del parco. Per soddisfare questa richiesta abbiamo formato in questi anni un gruppo di una quarantina di guide abilitate che possono accompagnare i visitatori anche in piccoli gruppi di sole due persone. Questo lo facciamo con la consapevolezza di poter aiutare i turisti a capire che nel parco, oltre a Frasassi, ci sono tanti bellissimi posti da scoprire e apprezzare. Quindi le guide, abilitate dalla Regione e formate dal parco con un apposito corso di aggiornamento, garantiscono conoscenza del territorio e soprattutto sicurezza, per evitare al turista qualunque inconveniente anche il più banale che gli rovinerebbe la vacanza. Inoltre, l’attività di guida potrebbe aiutare molti giovani marchigiani a rimanere nel territorio. All’inizio del ’900 una delle piaghe di questa regione era l’emigrazione. Quindi se con questa attività riuscissimo, nel nostro piccolo, a creare occasioni di lavoro ed aiutare i giovani a rimanere sul territorio ci farebbe molto piacere».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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