Siamo alle spalle della Stazione Centrale, di fronte alla “Manhattan milanese” con i suoi grattacieli, il Bosco Verticale, firmato dall’archistar Stefano Boeri: qui troviamo l’Hotel Hyatt Centric Milan Centrale e il suo nuovo ristorante Rivington, che propone una cucina newyorkese. Offre agli ospiti divertimento, fashion e cultura gastronomica diversa. Un’atmosfera piacevole, luci soffuse, alle pareti ritratti di personaggi italo-americani che hanno contribuito a rendere grande New York e una vista che spazia sulle luci della Milano contemporanea. Siamo in una sala con comode poltroncine, che offre una quarantina di posti, ma entro primavera la ristrutturazione della terrazza antistante farà allargare la capienza fino a un centinaio di ospiti.
Alcuni piatti del Rivington
«Avevamo intenzione di portare a Milano qualcosa di nuovo - sottolinea Andrea Pallavicini, general manager dell’Hyatt Centric Milan Centrale - un ristorante in vero stile newyorkese con una cucina caratterizzata dalla qualità dei prodotti. Il nome “Rivington” deriva da Rivington Street, la strada del Lower East Side nella quale molti immigrati italiani hanno cominciato la loro nuova vita. Il quartiere divenne in seguito famoso come scena artistica e musicale, in particolare come luogo di nascita della musica punk e new-wave americana».
La sala del Rivington
Rivington è stato concepito in collaborazione con Jeffrey Tascarella, noto imprenditore alberghiero newyorkese, che ha aperto con successo locali iconici di New York come il pluripremiato NoMad e il ristorante italiano Scarpetta. Tascarella, insieme al socio Chris Lowder - uno dei consulenti più ricercati e premiati al mondo nel settore dei bar di alto livello - ha lavorato fianco a fianco con il cuoco Guglielmo Giudice, prima a Milano e poi a Manhattan, per portare al Rivington tutta l’autenticità della cucina newyorkese.
Il cuoco Guglielmo Giudice
Un cliente di Rivington non può che iniziare la cena con un buon cocktail, come da tradizione newyorkese: infatti è stata data molta importanza alla loro carta. Siamo parlando di un buon Martini o un Negroni ben shakerato. Lo chef Giudice si basa sui piatti della tradizione newyorkese e sui suoi sapori particolari con piatti classici e iconici rivisitati in chiave moderna. Tra le proposte segnaliamo: le famose “Oyster Rockefeller”, ostriche cotte al vapore e servite con spinaci e formaggio pecorino cremoso o la steak tartare preparata al tavolo. I secondi si ispirano alle vecchie chophouse (bisteccherie) newyorkesi dove gustare il tipico “Surf & Turf” (filetto mignon abbinato all’aragosta) o una classica sogliola “à la meunière”, o ancora l’hamburger “Vanderbilt”, omaggio e sintesi dei cheeseburger più famosi. E come dolce? Da non perdere la cheesecake in stile newyorkese.
Hyatt Centric Milan Centrale
via Giovanni Battista Pirelli 20 - 20124 Milano
Tel 02 89891234