È un pezzo di storia di Milano. Non a caso è un membro autorevole dell’Associazione Locali Storici d’Italia. Il Ristorante Giannino è un “ragazzo del ‘99”, spirito indomito che a 124 anni dall’inaugurazione è ancora un punto di riferimento, sia enogastronomico sia di stile. Un secolo e un quarto che lo ha visto muovere i primi passi in periferia per poi diventare in via Amatore Sciesa un punto di riferimento per decenni della buona società meneghina tutto understatement e del jet set culturale, artistico e imprenditoriale internazionale. La formula? Buon cibo e ottimo vino in un ambiente accogliente. Oggi Giannino dal 1899 è in via Vittor Pisani, a due passi dall’elite alberghiera di piazza della Repubblica, dalla moderna Porta Nuova e dalla Stazione Centrale. Un crocevia di peso, anche in riferimento alla dimensione cosmopolita sempre più marcata della città.
L'ingresso di Giannino dal 1899
Giannino dal 1899, il sapore dell'accoglienza
Quello targato 2023 è un Giannino che si è lasciato alle spalle un’ultima gestione che lo aveva rivestito un po’ di ruggine. La nuova proprietà, di matrice elvetica, ha le idee chiare e gli ha ridonato, con un impegno in prima persona, quello smalto che lo ha sempre reso un polo di attrazione. Un locale elegante, che ti abbraccia senza creare imbarazzo; il nucleo centrale dell’accoglienza. Quattro sale e un privè per una trattoria contemporanea che serve la cucina della tradizione con le contaminazioni ad ampio respiro dovute alle esperienze del corporate chef Maurizio Lai (Giannino Milano e Londra) e dell’executive chef di via Vittor Pisani Andrea Locci.
Lo scorcio di una sala del ristorante milanese
Giannino dal 1899, una cucina immediata
Pochi piatti, tipicamente milanesi, a iniziare dal risotto alla milanese, il risotto al salto, la cotoletta con l’osso e il classico ossobuco. Si affianca alla tradizione una cucina che è la congiunzione di esperienze asiatiche di Maurizio Lai, ma anche della sua terra di origine, la Sardegna, il tutto interpretato a Milano da Andrea Locci, altro sardo in purezza. Ecco allora la proposta di una fregola mantecata ai crostacei e miso di riso, gamberi rossi e nasturzio, oppure hummus di ceci al lime, verdure croccanti composta al limone, chips di quinoa. Una cucina immediata e per tutti, dove le porzioni sono quelle di una volta. Una soluzione, questa, che vale mille dichiarazioni d’intenti.
L‘executive chef Andrea Locci
Giannino dal 1899, nel menu la sezione piatti in condivisione
«Sto studiando e lavorando sui menu di Giannino anni ’60 e ’70 rielaborando le ricette in chiave moderna – spiega Locci – La nostra carta è stagionale e prevede anche una sezione di piatti in condivisione». Sontuosa la cantina, con centinaia di etichette, alcune selezionate in diverse annate in modo da poter essere protagoniste di degustazioni verticali. Noblesse oblige.
Risotto alla milanese, salsa di midollo di bue
Giannino dal 1899, il bistrot nel dehors
Una settantina di coperti più altri 25 nel nuovo dehors coperto fronte locale. Un Giannino in versione bistrot, dalla formula più club sandwich e aperitivo, ma con la possibilità di scegliere un primo e un secondo piatto dalla carta. Nota a margine: pane, focaccia e grissini sono fatti in casa.
Un menu che sa di tradizione
1/4
Granchio rosso, mango, gazpacho verde, insalata di puntarelle
2/4
Polpo alla griglia, crema di cannellini, paprika affumicata
3/4
Frittura di calamari, scampi, ombrina alle mandorle, salsa ai ricci
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Giannino dal 1899, la degustazione
Nel corso della nostra visita abbiamo degustato Granchio rosso, mango, gazpacho verde, insalata di puntarelle e Polpo alla griglia, crema di cannellini e paprika affumicata come antipasti. A seguire, Risotto alla milanese “riserva San Massimo, salsa di midollo di bue e Frittura di calamari, scampi, ombrina alle mandorle, salsa ai ricci. Per la cronaca, abbiamo chiesto mezze porzioni. Giannino dal 1899 è tornato. Milano ritrova un angolo del suo cuore.
Giannino dal 1899
Via Vittor Pisani 6 - 20124 Milano (Mi)
Tel 02 36519520