Cambio di rotta a Roma per Massimo Pulicati de L’Oste della Bon’Ora di Grottaferrata insieme alla moglie e cuoca Maria Luisa Zaia. La novità del ristorante in via dei Banchi Vecchi è il restyling del brand che diventa L’Oste ai Banchi e si arricchisce del pay off “Banco, Cucina e Cantina” a ricordare gli elementi cardini di questo locale a due passi da piazza Navona.
Marco Scarafoni. Maria Luisa Zaia, Massimo Pulicati - Foto Adriana Forconi Studio
Ristorazione di famiglia
L’indirizzo storico dei Castelli è oggi nelle mani del figlio Flavio, mentre l’altro figlio, Marco, gestisce l’indirizzo all’Appio Claudio, la Bonora. L’Oste in persona oggi lo troviamo quindi ai via dei Banchi Vecchi, a distribuire in maniera ecumenica fra i tavoli la sua simpatia e i racconti della sua avventurosa vita: «Accompagno il cliente con il sorriso e una battuta, in modo informale cerco di guidarlo in un viaggio degustativo alla scoperta del nostro ristorante».
L'ingresso e il nuovo logo del ristorante capitolino - Foto Adriana Forconi Studio
Nuovi ambienti e cantina
Sul bancone all’ingresso, abbellito da una nota green, ora campeggia il nuovo logo. Gli interni sono stati rivisti e alleggeriti per accogliere il cliente in un ambiente più confortevole e farlo accomodare sui banchi, tavoli in legno e ferro battuto dove sostare per un aperitivo o degustare un buon calice o un cocktail, o nella sala, che un tempo ospitava l’antico chiostro di un monastero, e oggi è impreziosita da un suggestivo giardino a vista. Il ristorante si snoda lungo due piccole sale arredate con i banchi che conducono alla sala principale, per un totale di circa 30 posti. Ad accompagnare Massimo e Maria Luisa in questa avventura, il sommelier Marco Scarafoni, che si è occupato della carta dei vini, composta da circa 150 etichette, in cui emerge una particolare predilezione per i piccoli produttori del Lazio.
Il Carcotto - Foto Adriana Forconi Studio
L'interpretazione del tipico
«Ci muove la passione, la curiosità, la voglia di fare e abbiamo portato tutto questo a L’Oste ai Banchi che per noi è la sintesi della nostra idea di cucina del territorio, della tradizione romanesca», spiega Maria Luisa. Tra i cavalli di battaglia le paste fatte in casa, il Carcotto che è la sua rivisitazione della porchetta ma fatta con la punta di petto di vitello con riduzione al cesanese, i secondi romani e i dolci come l’ormai celebre Crema Luisa.
La Gricia - Foto Adriana Forconi Studio
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Locale d'atmosfera - Foto Adriana Forconi Studio
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Abbacchio alla Cacciatoria - Foto Adriana Forconi Studio
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Specialità e classici
A questi si aggiungono tante altre specialità, fra gli antipasti il Crostone di pane fritto con fagioli all'uccelletto e fonduta di pecorino o la Tartare di filetto di manzo con carciofi fritti e pomodorini confit, fra i primi di stagione il Tonnarello con ragù di agnello e Passito oppure con burro, alici di Menaica e polvere di pane ed erbe aromatiche del Pratone del Vivaro. Non mancano i primi della tradizione romana: Amatriciana, Carbonara, Gricia, Cacio e Pepe. Fra i secondi spicca l’Abbacchio alla Cacciatora, la Trippa alla romana e il Saltimbocca dell’Oste fatto con Prosciutto di Bassiano stagionato 18 mesi.
L’Oste ai Banchi
via dei Banchi Vecchi 140 - 00186 Roma
Tel 06 87 65 6724 – 3333900984