È stata presentata a Pavia, alla presenza del presidente della Provincia Pavese Giovanni Palli, la prima edizione di Vartweek, dal 14 al 16 aprile, rassegna culturale che rigenera artisticamente e culturalmente il borgo storico di Varzi, nell’Alto Oltrepò Pavese, a un’ora da Milano. Sono intervenuti fra gli altri: l'architetto Anna Franzosi, direttore artistico della rassegna, il giornalista Luca Borghi, l'artista Stefano Bressani, la presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese Gilda Fugazza, il direttore del Consorzio Tutela Salame Varzi Dop Annibale Bigoni. Vartweek è un’idea che diventa progetto sostenibile grazie al Pnrr Borghi Storici e propone un percorso d’arte contemporanea, dal 14 al 16 aprile.
Quasi un “fuorisalone”
Quasi un fuori salone di prossimità, a Varzi in provincia di Pavia, quando a Milano c’è Miart, con un’innovativa visione e fruizione digitale dell’arte che coinvolge attraverso i sensi giovani e grandi visitatori. Percorsi d’arte e culturali, degustazioni, approfondimenti, talk, musica, esperienze, gioco: tutti gli ingredienti di questa rassegna che collega la storia di un borgo al suo presente e futuro nel pieno contesto del suo Territorio. Si tratta di una rassegna culturale di rigenerazione urbana, attraverso l'arte e i mestieri, pronta a coinvolgere giovani e adulti, nel magnifico borgo storico di Varzi, dove inizia la Antica Via del Sale, in Oltrepò Pavese.
Arte protagonista a tutto tondo
L'incontro con la stampa ha svelato artisti, programma, tema e sguardi di un progetto permanente. L'obiettivo di Vartweek è di far parlare l'arte ai sensi (anche digitale e multisensoriale) condivisa e aperta al mondo, con uno sguardo alla cultura giapponese che educa al rispetto. Si tratta di un progetto che unisce identità condivise, sobrie ma capaci di sorprendere, per creare un'esperienza ed un percorso d'arte che non ti aspetti.
Musica con il Roots Music Festival
Nei tre giorni di rassegna, dalle 18:30 anche un intrattenimento musicale, il Roots Music Festival, alle origini del blues, con 12 interpreti e un programma accattivante diretto da Mauro Ferrarese, che prevede esibizioni in "duo". Ospite internazionale Richard Ray Farrell (US).
La rassegna Vartweek è un'iniziativa inserita nel Pnrr MLC3 intervento 2.1 - attrattività dei borghi storici, un progetto locale di rigenerazione culturale e sociale. Con il partenariato dei Consorzi Tutela Vini Oltrepò Pavese, Consorzio Tutela Salame di Varzi Dop, la rassegna gode dei patrocini di Comune di Varzi, Provincia di Pavia, Comunità Montana Alto Oltrepò, Associazioni Varzi Viva OdV e Artemusica.
A Varzi la prima edizione di Vartweek
Fruire l’arte in un modo nuovo e coinvolgente
Un'anteprima per la stampa è fissata il 13 aprile alle ore 11 nel Municipio di Varzi. Siamo certi che Vartweek offrirà una preziosa opportunità per apprezzare l'arte in modo nuovo e coinvolgente. Così presenta l’iniziativa Giovanni Palli, presidente della Provincia di Pavia ma soprattutto sindaco di Varzi: «La Città di Varzi ha iniziato un percorso ambizioso, reso possibile grazie alla capacità della comunità locale di sprigionare le migliori energie e idee, raccogliendo con successo la sfida di cambiamento promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nei confronti dei tanti borghi che popolano il nostro Paese. Un cambiamento che può passare solo dalla riscoperta delle arti che, tra passato, presente e futuro, ci permettono di contaminare storie, culture ed orizzonti valorizzando, ancora una volta, la nostra storia e la nostra identità ed il nostro valore. Lanciamo quindi un progetto d’arte per e con Varzi che, con il suo entusiasmo e la sua freschezza, sta già contaminando tutto l’Oltrepò Pavese e generando sinergie feconde su tutto il territorio Pavese. Arte e artigianalità si fondono in un percorso condiviso, che si apre ai giovani e ci permette di guardare la bellezza dei nostri borghi con occhi diversi aperti anche su un futuro positivo».
Il sindaco Palli aggiunge: «È un percorso di rigenerazione a tutto tondo che ci apre nuovi orizzonti e ci coinvolge particolarmente perché consapevoli del valore della storicità del nostro Borgo di Varzi capace di diventare in pochi anni un luogo di esperienze per tutti i sensi e un museo a cielo aperto che collega con naturalezza passato a presente costruendo una coscienza artistica destinata solo a crescere in futuro».