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Molino Paolo Mariani
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Dove porta la rotta per la felicità? Alla Taverna del Capitano

A Nerano, in provincia di Napoli, con la sua spiaggia Marina del Cantone, il tempo sembra essersi fermato. La Taverna del Capitano, una volta casa di pescatori, oggi è un locale stellato che incanta i visitatori

28 febbraio 2022 | 09:30

Dove porta la rotta per la felicità? Alla Taverna del Capitano

A Nerano, in provincia di Napoli, con la sua spiaggia Marina del Cantone, il tempo sembra essersi fermato. La Taverna del Capitano, una volta casa di pescatori, oggi è un locale stellato che incanta i visitatori

28 febbraio 2022 | 09:30

Un pezzo di paradiso che chi ha la fortuna di abitarlo cura con amore per preservarne l’autentica bellezza. Siamo a Nerano (frazione di Massa Lubrense, in provincia di Napoli), piccolo villaggio fermo nel tempo con la sua spiaggia Marina del Cantone e le sue tradizioni autentiche. Qui sorge dal 1967 la Taverna del Capitano, una volta casetta di pescatori, oggi locale elegante con una stella Michelin. A guidarla la famiglia Caputo che ha saputo tradurre in una proposta gastronomica eccellente, in perfetto equilibrio tra tradizione e pennellate avanguardise, la calorosa cultura campana, la bontà e la variopinta ricchezza dei prodotti di queste terre e del mare che le bagna. «Da sempre, ma ancor più negli ultimi anni, anni in cui la sensibilità per il benessere dell’ambiente e delle persone è finalmente all’attenzione dell’opinione pubblica e di moltissime persone, è questo il comandamento che mi guida nell’ideazione e nella realizzazione di ciascuno dei miei piatti: rispettare profondamente la mia terra e il mare che la bagna e, contemporaneamente, rispettare i loro frutti, la loro salubrità e il loro sapore straordinario», così si racconta Alfonso Caputo, chef patron.

La Taverna del Capitano e il suo angolo di paradiso Dove porta la rotta per la felicità? Alla Taverna del Capitano

La Taverna del Capitano e il suo angolo di paradiso


Cucina etica, sostenibile e attivista

Un’idea di cucina sostenibile, perché nasce da un’agricoltura e una pesca, locali, altrettanto sostenibili. Etica, perché si sforza di sostenere un’economia virtuosamente circolare, capace di valorizzare e preservare i migliori patrimoni agro alimentari del meraviglioso territorio in cui opera da oltre 50 anni la famiglia Caputo: quella penisola verde, ancora intatta, che parte da Massa Lubrense per giungere, appunto, fino a Nerano. Essenziale, perché antepone, nel piatto, il sapore alla pura, a volte sterile, ricerca estetica.


Un’idea di cucina attivista che al centro non mette solo la creatività del cuoco ma Agostino, con il suo pesce, pescato all’alba d’ogni mattino al largo di Nerano; Peppe e Valentina, con i loro limoni e agrumi biologici, coltivati all’ombra dei tradizionali terrazzamenti; Antonio, con il suo olio biologico, nato da un uliveto a picco sul mare; Benedetto, con i suoi formaggi fatti a mano, solo con il latte delle sue cinquanta mucche, libere di pascolare; Claudio, con i suoi frutti, ortaggi e legumi biologici, irrorati dalla salsedine che sale dal vicino mare.

Alfonso Caputo Dove porta la rotta per la felicità? Alla Taverna del Capitano

Alfonso Caputo


Sostegno concreto per i produttori locali

E non è una semplice promessa, una vacua strategia comunicazionale, ma un vero e proprio impegno fattivo al punto che «lo scorso anno, in pieno lockdown, abbiamo voluto tradurre quello che da sempre è il nostro impegno nel sostenere i produttori locali, in qualcosa di ancor più concreto, e se vogliamo formale, dando vita a La Terra delle Sirene (www.laterradellesirene.com): una vera e propria associazione consortile in cui abbiamo voluto unire, nel segno dell’eccellenza, dell’autenticità, della territorialità e del rispetto del nostro territorio, i migliori produttori agro alimentari, allevatori e operatori ittici locali, rendendoci ambasciatori attivi dell’incommensurabile patrimonio di sapere, saper fare, oltre che di bellezza e bontà, che possiamo vantare proprio qui nella verde penisola felice che da Massa Lubrense giunge Nerano, che divide, quasi come un baluardo, le più turistiche e note Costiera Sorrentina e Amalfitana», racconta con passione Mariella Caputo, sommelier ma soprattutto padrona di casa della Taverna del Capitano.

Caputo collabora direttamente con pescatori e produttori locali Dove porta la rotta per la felicità? Alla Taverna del Capitano

Caputo collabora direttamente con pescatori e produttori locali


Nei piatti l’amore e il rispetto per l’orto e la riva

Ecco allora che la cucina di Alfonso Caputo è sì un racconto della sua meravigliosa terra ma, soprattutto, diventa un vero e proprio manifesto attivo di tutela del patrimonio culturale, paesaggistico e produttivo locale. «Perché nei piatti di Alfonso davvero c’è il rispetto per l’orto e la riva. Per Claudio che nella sua azienda agricola affacciata sul porticciolo di Massa Lubrense, insieme ai suoi fratelli, coltiva olive, ortaggi, limoni biologici; per Agostino, uno degli ultimi pescatori di Marina del Cantone che ogni mattina ancora esce in mare con il suo gozzo, rispettando i tempi del “suo” mare; per Benedetto, che, con il solo latte delle sue 50 mucche libere di pascolare sulle colline alte di Massa Lubrense, produce ogni mattina i suoi formaggi freschi e stagionati; per Antonio, che con le sue olive biologiche dà vita ad un olio davvero straordinario e multi premiato; per Peppe che preserva la tradizionale coltivazione sotto i tipici terrazzamenti di limoni e agrumi, trasformandoli poi in distillati e marmellate eccezionali», ribadisce con passione Claudio di Mauro, marito di Mariella e maître della Taverna del Capitano.


Piatti diventati icone

Non c’è altro modo che questo, dunque, per spiegare ciascuno dei piatti di Caputo. Piatti come, l’ormai iconico, Palamito cotto sui sassi roventi della spiaggia di Marina del Cantone, condito con marmellata di arance amare e servito in una scodella ricavata dal legno degli ulivi, ormai non più produttivi. Oppure come le Linguine, trafilate in casa, con asparagi di mare, vongole e sedano fresco.

 


“Affari” di famiglia

«Alla famiglia Caputo è in gran parte dovuta, a mio giudizio fazioso e partigiano, la fortuna di Marina del Cantone», scriveva il grande Luigi Veronelli. E aveva ragione! Tutto ebbe inizio con Alfonso Caputo, proprietario ad inizio Novecento dell’unica salumeria del paese che per le condizioni di grande difficoltà decise di emigrare in Argentina nel tentativo di fare fortuna. E così effettivamente fu: Alfonso riuscì a tornare a Marina del Cantone e decise di investire tutti i suoi guadagni in attività utili per lo sviluppo del paese: il nuovo frantoio, il forno a legna e la rete elettrica. Con una visione lungimirante, Alfonso credeva fortemente nelle potenzialità turistiche della baia e della sua splendida spiaggia, fino ad allora frequentata solo da pescatori, al punto da acquistare un vecchio fabbricato con annessa Certosa del 1200 e trasformarlo in una pensione con ristorante in cui potessero lavorare i suoi ben dieci figli.


Anche questa intuizione fu azzeccata: con gli anni Sessanta e il boom economico iniziarono ad arrivare i primi turisti. Fu suo figlio Salvatore a dare continuità alla sua opera. Diplomatosi all’Istituto Nautico di Piano di Sorrento e imbarcatosi per qualche anno su navi italiane come ufficiale - ecco il “Capitano” - decise poi, intorno alla metà degli anni Sessanta, di tornare a casa e di iniziare a gestire da solo un nuovo locale nato dalla ristrutturazione di una vecchia casa di pescatori, con 15 camere e un’ampia sala ristorante che dava e tutt’oggi dà direttamente sulla spiaggia. Nel 1966, Salvatore sposò una giovane donna di Massa Lubrense, Grazia Casa. Fin da ragazzina, Grazia aveva manifestato un grande amore per la cucina, ereditato dalla mamma Jolanda e fu così che le fu spontaneo occuparsi della cucina del ristorante. Il suo desiderio di migliorarsi la portò in giro per l’Italia e il mondo a frequentare stage nelle cucine di grandi cuochi tra cui Gualtiero Marchesi, Angelo Paracucchi, Georges Blanc e Roger Vergé.

Mariella Caputo Dove porta la rotta per la felicità? Alla Taverna del Capitano

Mariella Caputo


Nel 1967, nasce la primogenita Mariella. Non era per nulla scritto nel destino che continuasse l’attività di famiglia. Eppure, il richiamo dell’alta gastronomia e dell’eccellenza enologica finirono per conquistarla nel corso degli anni. Mariella segue le orme paterne e inizia a frequentare i corsi di sommelier dell’Ais (Associazione italiana sommelier) fino a diventare primo sommelier della Campania e finalista al concorso Primo sommelier d’Italia del 1994.


Dopo tre anni dalla nascita di Mariella, ecco arrivare il secondogenito Alfonso, come suo nonno. Grazia ama raccontare l’aneddoto secondo il quale Alfonso sia «nato in cucina praticamente»! Nonostante il diploma in Ragioneria, Alfonso decide di voler intraprendere la carriera dei fornelli ma lo fa, imprevedibilmente, non al fianco di mamma Grazia. Non da subito almeno, infatti Alfonso muove i suoi primi passi in cucina nel 1989 nel tempio dell’alta gastronomia italiana di Gualtiero Marchesi. Per poi negli anni successivi girare il mondo, dalla Francia al Giappone, per apprendere i più profondi segreti del mestiere e di diverse culture culinarie internazionali.


È nel 1993 che entra a far parte dell’Associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe. Lo stesso anno in cui Mariella sposa Claudio Di Mauro, giovane cresciuto a Sorrento ma specializzatosi ad Assisi all’Istituto Superiore di Tecnica per il Turismo. È un corso che entusiasma a tal punto Claudio, che egli decide di lavorare per un periodo come operatore turistico per la Regione Toscana. Avviato verso una carriera da manager del turismo, finisce per seguire le ragioni del cuore e approdare a Marina del Cantone, alla Taverna del Capitano. Approfondisce le sue conoscenze frequentando corsi Onao per divenire Maestro oleario e Ais per poter affiancare proprio Mariella nel ruolo di sommelier in sala. La Terra delle Sirene, con i suoi orti e il suo mare, onorati come mai prima era accaduto!


Una locanda sul mare

Una terra che, grazie a questa famiglia, oggi è possibile vivere. Quante volte avete immaginato di addormentarvi cullati dal rumore del mare? Quante volte avete desiderato risvegliarvi salutati da un raggio di sole che rimbalza sulle increspature dell’acqua cristallina per poi giungere a carezzarvi il viso? Tutto questo (e di più) è possibile alla Locanda de La Taverna del Capitano, dove ogni cosa è in simbiosi con il mare.


Dalle terrazze e dai balconi delle camere (appena undici) l’orizzonte è accolto delicatamente dai due promontori che danno forma a questa Marina dalla bellezza autentica, senza tempo.


Villaggio di pescatori incontaminato

Perché Marina del Cantone è questo! Che si giunga dalla celebre e affollata Sorrento o dalla mondana Positano, arrivando sul promontorio che domina il villaggio di Nerano si ha la netta sensazione di entrare in una nuova dimensione. Il mare all’orizzonte. A tracciare il cammino, lungo i dolci pendii, uliveti a perdita d’occhio e orti meravigliosi.


Qui tutto parla di un’autenticità di altri tempi. Di una incontaminata natura. Di un mare cristallino, caldo, che carezza senza sosta la spiaggia bianca di ciottoli.

La spiaggia Marina del Cantone Dove porta la rotta per la felicità? Alla Taverna del Capitano

La spiaggia Marina del Cantone


Attraversando il borgo rurale di Nerano, si giunge a Marina del Cantone, la sua baia. Già meta di villeggiatura per le famiglie patrizie in epoca romana. Pare, infatti, che il nome Nerano sia dovuto alla presenza qui di una villa di Nerone che probabilmente venne costruita in questo frammento di paradiso per gli ozi dell’imperatore.


Nel corso dei secoli, Marina del Cantone è divenuto un colorato agglomerato di casettine abitate dai pescatori del luogo, fortunatamente ancora attivi. Oziare in spiaggia. Passeggiare alla volta delle meravigliose baie vicine di Reccomone e Jeranto. Godersi un tramonto che toglie il fiato. Imbattersi in una schietta chiacchierata con uno dei pescatori del villaggio. Questa, probabilmente, la rotta per la felicità! E il Capitano, lo sa!


Taverna del Capitano
Piazza delle Sirene 10/11 – 80061, Località Marina del Cantone, Massa Lubrense (Na)
Tel 081 8081028
https://www.tavernadelcapitano.com

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