Da “Matteo” a Biella, una garanzia per i bongustai

Matteo Marra con la moglie Francesca guida il ristorante nel cuore della città piemontese. La cucina mette insieme i loro luoghi di origine e le diverse esperienze. Condensa influenze pedemontane, modenesi e meridionali

15 luglio 2022 | 08:30
di Fabrizio Salce

Quante volte mi è stato chiesto da amici e colleghi dove mangiare qui, dove magiare là, in città o paesi, al mare o in montagna. In alcune occasioni non ho avuto dubbi e ho espresso al volo la mia opinione, in altre magari no e ci ho pensato qualche minuto in più. Ma in questo momento se qualcuno mi domandasse in riferimento alla città di Biella direi tranquillamente: “Matteo”. Biella conta circa 45 mila abitanti, sorge ai piedi delle Prealpi omonime, allo sbocco delle valli dell'Elvo,dell'Oropa e del Cervo. Per anni indiscussa capitale dei filati è diventata provincia piemontese nel 1992.

Raffinatezza senza fronzoli

Raggiungendo il cuore della città, a 420 metri sul livello del mare, si giunge in una delle piazze più belle e ricche di storia, piazza Duomo. Alla sinistra della Cattedrale di Santo Stefano, patrono della città, un antico palazzo ospita l’elegante bomboniera dei coniugi Marra. Sobria, fascinosa, raffinata ma senza fronzoli, la dimora accoglie con quella classe tutta sabauda il ristorante “Matteo”. L’interno è decisamente elegante nella sua semplicità, condito da una piacevole nota di modernità. Alle pareti, di una delle sale, spiccano grandi fotografie di personaggi famosi. In un’altra una simpatica tappezzeria rende caldo e avvolgente l’ambiente.

Discrezione e concretezza

Matteo ha alle spalle una storia tipicamente italiana degli anni della rinascita del nostro Paese; è figlio di immigrati, padre siciliano e madre pugliese. Poi c’è Francesca, sua moglie, di origine emiliana da sempre al suo fianco. Insieme propongono ai clienti quell’ambiente che, pur rimanendo decisamente informale, dona la rasserenante sensazione di sentirsi come a casa propria. Discrezione è la parola d’ordine, il fil rouge del locale, in cui nulla è appariscente mentre la vera inquilina, non certo abusiva, è la concretezza. Professionale e garbata, attenta e sorridente, Francesca si muove in sala, sussurrando consigli ai clienti, senza mai fare valere la sua formazione di sommelier Ais. Discrezione dunque, ma accompagnata da una carta dei vini di quelle consistenti, redatta con cura e conoscenza delle cantine piemontesi e non solo.

Un percorso intenso

E la cucina? È il frutto delle esperienze di Matteo che è cresciuto in una famiglia di ristoratori. La classica storia italiana, appunto, che ha visto il figlio di immigrati crescere a Torino sotto il mantello di mamma Fiat per poi spostarsi nel Biellese e respirare l’aria delle cucine del ristorante dei genitori. Nel corso degli anni il suo percorso professionale si è arricchito e ben delineato, sono arrivati i locali gestiti in proprio e le meritate soddisfazioni. Gli studi all’alberghiero di Trivero (Bi) e le esperienze professionali gli hanno invece consentito di affrontare un percorso declinato sul territorio biellese e non solo. Partendo da Masserano e continuando all’Alba Marina di Valdengo, gestito dalla famiglia di Francesca dove nacque il connubio sentimentale e professionale. Trascorrono altri anni e la storia continua proprio con il nome di Matteo, dapprima in un locale con sede a Cossato poi a Biella vicino alla sede della Provincia per poi approdare, 9 anni fa, nella sede attuale.

Le mille anime della linea di cucina

La cucina di Matteo è ancora oggi ricerca, una continua evoluzione che tende a demarcarsi dallo standard della cittadina laniera senza però scordare il territorio e i suoi sapori.
Tutto si esprime in mare e terra, una miscela ottimale di creatività ed elaborazione che porta a proporre alla clientela una sequenza di piatti mai banale. Quelle che definiamo contaminazioni o meglio ancora commistioni tra le diverse anime si fondono senza confondersi nella cucina di Matteo e Francesca. La terra piemontese con sfumature modenesi si interseca nelle onde del Mediterraneo e consente di ritrovare nelle ricette ingredienti ambasciatori della filosofia di Matteo Marra.

 

E poi il Laboratorio

Sul lato opposto della grande piazza, al civico 10, di recente ha preso vita il “Laboratorio di Matteo”, ovvero il complemento ideale di casa Marra. Bar, caffetteria e lounge per ogni momento della giornata, dove gustare brioche e croissant freschi sformati ogni mattina e, in stagione, panettoni e colombe. Inutile dire che è dal laboratorio che escono i dolci e i pani serviti nelle sale del ristorante e dove si può trovare una selezione di etichette e di prodotti tipici del territorio, da consumare sul posto o da asporto. Sì, in questo momento non avrei dubbi se qualcuno mi chiedesse dove andare per stare bene a tavola a Biella. Da Matteo e Francesca, lì a due passi dal Duomo, ma come a casa.


Matteo
piazza Duomo 6 – 13900 Biella
Tel 015 355209

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