La Bassa Bergamasca, un territorio tutto da gustare in 5 ristoranti da non perdere

Da Urgnano a Calcio, da Cavernago a Romano di Lombardia, borghi e castelli magnifici fanno da cartolina a un paesaggio che troppo spesso viene collegato - in modo ironico - solo a campi coltivati e nebbia e che ha tantissimo da offrire anche in termini enogastronomici. Ecco alcuni ristoranti che abbiamo selezionato per voi

05 agosto 2023 | 05:00
di Luca Bassi

All’epoca di Bartolomeo Colleoni, la Bassa Bergamasca era terra di confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica Veneta. Ma anche in epoche precedenti, a partire dall’alto Medioevo e dall’epoca Comunale, comuni e feudatari hanno sempre sentito il bisogno di fortificare il territorio lasciando così meravigliose testimonianze tuttora intatte e affascinanti. Non di rado in questo splendido territorio è possibile incontrare costruzioni maestose ed imponenti: sono le medievali torri civiche, i castelli e i borghi fortificati ma anche le ville e le dimore antiche di epoche diverse. Ricordo di un passato movimentato, oggi magnificamente conservati e riecheggianti battaglie sanguinose, saccheggi e intrighi nei palazzi del potere che suscitano suggestive emozioni. Da Urgnano a Calcio, da Cavernago a Romano di Lombardia, borghi e castelli magnifici fanno da cartolina a un paesaggio che troppo spesso viene collegato - in modo ironico - solo a campi coltivati e nebbia. Ma la Bassa Bergamasca è molto, molto altro. E ha tantissimo da offrire anche in termini enogastronomici. Per questo, vi vogliamo segnalare quattro ristoranti nei quali potrete godere di grandi esperienze se deciderete di passare da queste parti.

Locanda Viola - Pagazzano

Pagazzano è un piccolo paese della pianura bergamasca, luogo che ospita un bellissimo castello Visconteo che un tempo lontano fu dimora del Petrarca. È qui che, nel 2019, è partito il progetto di Filippo Moriggi, cuoco con un passato in giro per il mondo alla ricerca di esperienze culinarie di culture differenti, nonché sous-chef al Vespasia di Norcia; e di Giulia Crippa, istrionica e competente, padrona della sala. Il menu parla dei grandi viaggi fatti da Filippo e, non a caso, propone piatti etnici, dal Tajine di agnello neozelandese con prugne, mandorle e yogurt greco, al Thai con curry rosso thailandese piccante, latte di cocco, mazzancolle e riso basmati; a questi si contrappongono piatti classici, “nazionali”, quali il Risotto con carciofi, scampi crudi e polvere di liquirizia o le Linguine al nero di seppia con crudo di gambero di Mazara, burrata e bottarga. Molto bene anche con i dolci.

Locanda Viola | Via Morengo 164 - 24040 Pagazzano (Bg) | Tel 0363 703956

Ristorante Il Saraceno - Cavernago

Roberto Proto è un cuoco talentuoso e coraggioso. Talentuoso, perché la sua cucina stupisce sempre, dall’antipasto al dolce. Coraggioso perché se oggi Il Saraceno è quello che è, lo deve tutto a lui che nel 2007 ha preso le redini del ristorante-pizzeria di famiglia, ha tolto il forno e puntato tutto su una cucina goumet. Un salto nel vuoto pericoloso, non da tutti, che ha però portato una lista lunga così di soddisfazioni per lo chef nativo di Amalfi, come la stella Michelin arrivata nel 2015. I piatti realizzati con maestria sono in perfetto equilibrio tra creatività e tradizione campana. Le materie prime severamente ricercare sono trattate a 360° in una proposta di piatti che spazia da ottimi antipasti crudi alle paste, fino ai crostacei, fritture e zuppe. Gli abbinamenti meticolosamente studiati per esaltare le note delicate degli ingredienti sono il tratto distintivo di questo locale, meta immancabile per chi cerca una cucina gourmet da aggiungere alla propria lista di esperienze culinarie.

Ristorante Il Saraceno | Piazza Don Luigi Verdelli 2 – Cavernago | Tel 035 840007

La pizza a modo mio - Caravaggio

Dopo tre anni passati a studiare e sperimentare nel piccolo angolo di una pizzeria d’asporto, Dario De Santis ha deciso di fare il grande salto e di aprire il suo primo locale con posti a sedere, dov’è possibile gustare la sua pizza contemporanea pochi secondi dopo l’uscita dal forno. Le pizze sono ovviamente il centro di gravità di questo locale: dal cornicione pronunciato e ricco di alveolature, belle da vedere perché curatissime anche nell’estetica. Come condimenti solo ingredienti di altissima qualità, in arrivo da tutta Italia. Per l’impasto, realizzato con farine di Mulino Caputo, De Santis si affida alla tecnica del freddo con riposo in frigorifero per 24 ore a 4° e poi a temperatura ambiente per altre 12 ore. Questo processo fa sì che la maglia glutinica venga indebolita rendendo ancora più salutare e digeribile la pizza. In carta anche fritti e panuozzi come nella migliore tradizione napoletana, mentre tra i dolci non mancano mai il babà e la pastiera.

La pizza a modo mio | Via Bietti 5 – Caravaggio | Tel Tel 333 834 0632

Cut - Caravaggio

Da La pizza a modo mio ci si sposta di pochi metri e si resta sempre a Caravaggio, terra celebre per l’omonimo pittore e per un santuario che è meta di numerosi pellegrini, sempre in via Bietti. Cut è il regno di Andrea Fresia, cuoco dalla mano ferma e dalla mente aperta, che propone un menu di sostanza, non particolarmente fitto di proposte, ma con piatti sempre concreti e che riempiono il palato. L’ambiente è rigorosamente minimal e giocato su pochi coperti (una trentina in tutto, divisi tra due sale), con qualche oggetto d’arredo a effetto, il colore blu a farla da padrone e ampi spazi a disposizione degli ospiti, oltre a una parete che invita a scegliere il vino. Nei piatti freschezza e potenza, con abbinamenti mai stravaganti ma sempre puntuali e ben riusciti, col pesce che la fa da protagonista, ma non solo. Questo locale rientra a tutti gli effetti in quella fascia di ristoranti emergenti e capaci ultimamente di animare, grazie a qualche giovane che ha voglia di mettersi il gioco, la provincia italiana.

Cut | Via Bietti 28 – Caravaggio | Tel 0363 52650

Ribelle e Rascasse - Treviglio

Lasci l’auto nel parcheggio interrato di piazza Setti e ti fai due passi nelle vie centralissime di Treviglio, bellissima cittadina nel cuore della pianura bergamasca, tra il santuario della Beata Vergine delle Lacrime, la basilica di San Martino e di Santa Maria Assunta, il museo storico verticale e la splendida biblioteca civica. Ribelle e Rascasse è lì, in mezzo a questi posti da ammirare, con le sue proposte particolari, pensate, sempre originali. Al timone di questa realtà ci sono Roberto Nisoli e Ruggero Delzotti, amici nella vita prima che colleghi. Parliamo di un locale poliedrico, aperto sia a pranzo che a cena con un’offerta di piatti stringata ma capace di accontentare tutti: carne, pesce, primi, dessert, tutti preparati con una grande materia prima selezionata, soprattutto, da produttori locali. Ma da Ribelle e Rascasse si può andare anche per un aperitivo o un dopocena, lasciandosi guidare dalle proposte di Roberto e Ruggero, grandi conoscitori del mondo della birra e dei vini naturali, che da poco propongono anche un gin speciale prodotto con una ricetta realizzata da loro stessi.

Ribelle e Rascasse | Via Zanda 21 – Treviglio | Tel Tel 347 462 3927

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Alberto Lupini


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