Arte, cucina, divertimento e sicurezza: quello che c'è da sapere su Lisbona

Lisbona, capitale del Portogallo, è un ponte tra il passato e la modernità. Una finestra che si affaccia sul grande mare, sempre protesa a un dialogo con sponde lontane, all'accoglienza di ospiti e costumi remoti

27 dicembre 2023 | 15:07
di Jerry Bortolan

Il luogo più frequentato di Lisbona dalle fiumane di turisti, più ancora degli ammalianti labirinti di Alfama, è il Mercado da Ribeira (fiera permanente della ristorazione nazionale e tempio del consumismo enogastronomico). Un format come quello del San Miguel di Madrid, dove non si deve fare a gomitate per visitarlo, molto più grande e armonico per gli spazi. Ma per cogliere l'essenza di questa magica città, storicamente definita “antiga e senorial”, il punto di osservazione più suggestivo è un po' appartato, lontano dalle folle. È il piccolo molo della Doca de Santo Amaro, a ridosso del maestoso ponte “25 Aprile”, dove la vista oltrepassa il Tago e spazia fino all'oceano, accende la fantasia, proietta con la sua luce tersa verso mondi lontani, le Americhe, il Brasile che è un'emanazione del Portogallo, la conquista territorialmente e culturalmente più significativa dell'impero lusitano.

Lisbona, un ponte tra passato e modernità

Lisbona è di per sé un ponte. Una finestra che si affaccia sul grande mare, sempre protesa a un dialogo con sponde lontane, all'accoglienza di ospiti e costumi remoti, all'integrazione fra i popoli per il culto dell'ospitalità inscritto nel dna dei portoghesi. È un ponte, oggi, anche tra il passato e la modernità. Si è sbarazzata dell'atmosfera decadente e polverosa che la rendeva sì suggestiva, anche un po' esotica, ma eccessivamente malinconica e declinante verso il terzo mondo. Si è ritoccata, imbellettata. È tornata al suo antico splendore con la rigenerazione del patrimonio architettonico. Ma se attira valanghe di turisti di tutto il mondo è anche perché ha saputo coniugare i suoi antichi fasti con gli agi della contemporaneità.

Lisbona è una capitale europea che non vende più solo vestigia e ricordi. Aperta a tutti gli impulsi dell'innovazione e alle esigenze di tutte le tasche, Rigurgitante di hotel lussuosi come di modesti alloggi, di ristoranti stellati e non ma straordinari per le proposte culinarie della loro tradizione che creano la gioia dei gourmet, come il Gambrinus in Rua da portas Antào, è li dal 1936 un format classico con una struttura in legno, un tempio dell'ospitalità e dove si mangia il più buon Baccalhau di Lisbona sulla carta è chiamato il "Bacalhau à Chico Lage con cebola branca" mentre alla Nunes Real, un superbo ristorante di Marisqueria o (crostaceria), dove si può fare il pieno di rari crostacei come le rarissime Percebes, nere e brutte da vedere ma una volta in bocca si è innondati da un intenso sapore di mare e iodio, questo grazie dove vengono raccolte, perché vivono in profondità freddissime attaccate agli scogli.

Ma non solo posti esclusivi, la città è anche un variopinto rifugio di economicissime e gustosissime trattorie, ricca di teatri, cinema, proposte culturali che non si limitano più all'offerta un po' folcloristica del fado. Contornata da quartieri moderni, elegantissimi o popolari, che offrono una ampia gamma di servizi che va dalle vecchie mercerie e dalle botteghe artigianali ormai introvabili da noi alle sontuose vetrine delle griffe e agli empori della tecnologia. Il passato, appunto, mescolato al presente.

La sicurezza di Lisbona e le offerte per i giovani

Un'altra attrattiva di Lisbona è la sicurezza. Nelle classifiche mondiali fra le capitali è seconda solo a Auckland (Nuova Zelanda) per basso numero di crimini. Certo può capitare di notte di imbatterti in qualche gang di balordi. Nei quartieri della movida notturna è sempre attivo il narcotraffico. Ma la percezione generale, supportata dalle statistiche, è quella di una città tranquilla, non tiranneggiata dalla delinquenza. In cui una donna può rincasare senza problemi anche alle tre di notte senza paura di venire aggredita. Una sorta di oasi che ha indotto molti brasiliani ricchi, e recentemente anche molto americani, a trasferirsi sulle rive del Tago lasciandosi alle spalle le tensioni e le paure e i luoghi di origine.

Lisbona, infine, è diventata anche un polo di attrazione per i giovani e una capitale mondiale dell'informatica. Ospita da qualche anno il World Web Summit che richiama specialisti dell'universo digitale da ogni angolo del pianeta. E sta moltiplicando anche le possibilità di lavoro per le giovani generazioni che non trovano più impiego in patria e che sono per di più incentivate da un costo della vita ancora inferiore rispetto ai prezzi spesso insostenibili di tante altre città europee.

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Alberto Lupini


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