Alla scoperta di Asti: un settembre tra storia, cultura e enogastronomia

Asti è una sintesi di storie nascoste in un reticolo di strade e stradine che, spesso, rivelano scorci e attrazioni da visitare, specialmente in occasione del Settembre Astigiano con i suoi tre eventi principali : Palio di Asti, Douja d’Or e Festival delle Sagre Astigiane che richiama ogni anno migliaia di turisti e appassionati tra tradizione, storia, folclore ma anche moda, cultura e enogastronomia

11 agosto 2024 | 05:00
di Federica Borasio

Partiamo da una disambiguazione. Nonostante sia l’uscita (quasi) obbligata di chi, in viaggio sulla Torino-Piacenza, debba raggiungere le Langhe, Asti non ne è l’avamposto, ma condivide con Alessandria e Casale il ruolo di centro nevralgico del Monferrato - paesaggio vitivinicolo meno simpatizzante per il marketing rispetto alla compagine cuneese, ma altrettanto interessante - ed è la capitale della zona storica dell'Astesana.

Asti, un luogo centrale

Situata al centro del territorio Unesco di Langhe, Roero e Monferrato, Asti è una chicca medievale che deve le sue origini ai Liguri, ma che passò in diverse mani, prima dei Romani (89 a.C) con il nome di Hasta, quindi dei Longobardi e dei Franchi. Il tessuto urbano che la permea deve però la sua conformazione alle floride attività bancarie e commerciali avviate nel XII secolo da alcune benestanti famiglie, divise tra Guelfi e Ghibellini, che edificarono torri e palazzi a profusione, in una sorta di competitiva dimostrazione di ricchezza. Da qui il soprannome di “Città dalle 100 torri”. 

Una sintesi di storie nascoste ancora oggi in un reticolo di strade e stradine che, spesso, rivelano scorci e attrazioni da visitare. Si pensi alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, la più grande chiesa della regione, o alla Collegiata di San Secondo, uno degli edifici religiosi gotici più antichi della città. Ma anche alle torri, da quella degli Asinari alla Comentina; dalla torre (e palazzo) Gazelli alla Troiana (o dell'Orologio), una delle torri medievali meglio conservate di tutta la regione. O ancora ai resti delle antiche mura romane, e ai palazzi barocchi, come quello appartenuto alla famiglia Ottolenghi, il Palazzo Civico, palazzo Mazzetti e palazzo Verasis-Asinari, per citarne soltanto alcuni.

Asti e il Settembre Astigiano

Una città vivace, che deve parte della sua fama anche agli appuntamenti che la interessano, specialmente negli ultimi mesi dell’anno. A partire dal Settembre Astigiano, con i suoi tre eventi principali - Palio di Asti, Douja d’Or e Festival delle Sagre Astigiane - che richiama ogni anno migliaia di turisti e appassionati tra tradizione, storia, folclore ma anche moda, cultura e enogastronomia.

Ad autunno inoltrato, invece, Asti celebra uno dei suoi prodotti più illustri: il tartufo bianco. Per tutto il mese, Piazza San Secondo ospita "I Gioelli del Territorio”, appuntamento dedicato all’ esposizione e alla vendita dei prodotti enogastronomici di eccellenza in collaborazione con le Associazioni di categoria. Un vero e proprio salotto nella città, che nel week-end del 16 e 17 novembre ospita anche la Fiera Nazionale Del Tartufo, cui sono collegati i mercatini di prodotti tipici. Nel periodo natalizio, infine, la città si immerge in un’atmosfera fatta di luci, suoni e tipicità locali grazie a un grande mercatino artigianale che riempie le strade e le piazze del contro storico. Ma procediamo per gradi.

Il Palio di Asti, una tradizione dal 1275

Appuntamento fisso ogni anno, secondo solo a quello di Siena, il Palio di Asti si disputa ogni prima domenica di settembre (quest’anno sarà il 1° di settembre), facendo vivere alla città un flashback di quasi 750 anni. Una tradizione sentitissima che si rinnova ormai da oltre sette secoli e che dal 1275 resiste inalterata all’usura del tempo, mantenendo inalterati i caratteri originali: il fascino della competizione agonistica, il rapporto privilegiato con il Santo patrono e una grande valenza identitaria.

Momento clou dei festeggiamenti, la corsa dei cavalli montati a pelo sulla pista allestita nella centralissima piazza Alfieri per aggiudicarsi il famoso Palio, il grande “Drappo” di velluto con le insegne di Asti. Prima del palio sfila per le vie di Asti un corteo storico con più di mille figuranti in costume medievale, imponente rievocazione storica che ripropone quadri viventi a rappresentare fatti realmente accaduti della storia astese. Nobili e popolani, armigeri e alto clero, dame e cavalieri per un giorno tornano ad abitare la città riportando a vivere nel Medioevo.

Asti, Douja d’Or: una vetrina sulla viticoltura astigiana

Sono passati più di 50 anni dalla prima edizione della Douja d’Or, storica manifestazione dedicata al vino, altro grande vanto della città: 10 giorni di talk, degustazioni e masterclass che si alternano a incontri, arte, musica e spettacolo per scoprirne tutte le sfumature e offrire a turisti, addetti ai lavori e appassionati spunti di conoscenza e di approfondimento.

La kermesse, che richiama ogni anno migliaia di visitatori, ha una forma diffusa e itinerante, con spazi ricavati nelle piazze, nelle strade e nelle più suggestive dimore storiche di Asti che racconteranno le eccellenze di Piemonte Land of Wine, del Consorzio per la Tutela dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg, del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, dell'Unione industriale - gruppo vini in collaborazione con il Consorzio del Vermouth di Torino e dell’Associazione produttori di vino biologico. Interessante anche l’Enoteca della Douja, la grande enoteca di vini del Piemonte di tutta Italia con migliaia di bottiglie e oltre 500 etichette per conoscere e scoprire i profumi, i colori e i sentori del vino piemontese.

Asti, il Festival delle Sagre: paradiso per i gourmet in omaggio alla vita contadina

Contestualmente alla Douja d’Or, Asti quest’anno ospiterà anche il Festival delle Sagre Astigiane, altro appuntamento tradizionale dedicato ai gourmet che, dal 1974, ogni secondo weekend di settembre (quest’anno sarà sabato 7 e domenica 8 settembre ndr), anima la città facendo rivivere le atmosfere del mondo contadino tra Otto e Novecento, attraverso esperienze culinarie tipiche e una rievocazione storica unica nel suo genere.

Piazza Campo del Palio, infatti, per tutto il fine settimana si riempie con un grande ristorante a cielo aperto in cui le pro loco di tutta la provincia si esibiscono (è il caso di dirlo) con il meglio della tradizione enogastronomica piemontese. L’allestimento è quello di un vero e proprio villaggio, con tanto di casette in legno, una chiesa, il Municipio e persino l’Ufficio Postale…Una manifestazione che attrae ogni anno oltre 200 mila persone e vanta circa 500 mila piatti serviti: agnolotti gobbi, agnolotti d'asino, tagliolini, risotto al barbera o al tartufo, vitello tonnato, polenta, salame di cioccolato, zabaglione al moscato d'Asti, pesche ripiene, bonet e molto altro ancora. Momento clou del Festival è la grande rievocazione storica che, la domenica mattina, attraversa le vie del centro con oltre migliaia di figuranti in costumi originali d’epoca che rievocano la vita nella campagna piemontese tra 800 e 900.

Fughe golose in centro (e appena fuori) da Asti

E se Asti val bene un viaggio, specialmente in occasione dei tanti appuntamenti in programma a chiusura di questa estate, lo stesso si può dire dei locali - dentro e fuori dal centro storico - che nel tempo hanno contribuito ad accrescerne la fama di meta turistica non solo per i viaggiatori di passaggio, ma per tanti gourmet e winelovers interessati a scoprire questo autentico angolo di Piemonte. Eccone alcuni da scoprire, dentro e fuori dalla città.

Ristoranti in centro ad Asti

Campanarò

Atmosfera accogliente e familiare, per questa trattoria del centro di Asti che vede in cucina Duilio Mosio, autore di piatti che seguono la tradizione facendo ampio uso di erbe, tartufi e spezie, di cui lo chef è un grande conoscitore. Il figlio Simone si occupa del servizio in sala, così come della selezione della cantina, una chicca per intenditori veri, Il ristorante fa parte del circuito Aice tutti i piatti in carta sono anche senza glutine.

Campanarò | Corso Alfieri 38 - 14100 Asti | Tel 0141 33252

Il Cicchetto - Vino e Cibo

Franco Cavallero è un nome noto nel panorama enogastronomico astigiano (e non solo). Vulcanico imprenditore, è proprietario dell’azienda vinicola Sant’Agata di Scurzolengo, nonché coltivatore appassionato di botaniche ed erbe aromatiche con cui realizza il suo Gin Agricolo (con tanto di brevetto) oltre a una serie di altri interessantissimi spirits. Ma oltre a questo, è anche il titolare di questo locale accogliente e colorato nel centro di Asti. Uno spazio unico, che unisce le anime di ristorante/enoteca/cocktail bar, gestito dalla figlia Altea, con la collaborazione anche della sorella Ginevra. In carta 50 gin da tutto il mondo, 20 tipi di acqua tonica, birre artigianali di microbirrifici italiani e stranieri, più di 300 etichette di vini nazionali, selezionati per l'ottimo rapporto prezzo/qualità, oltre a salumi, formaggi, pasta, sughi, carni, marmellate e una cucina, molto ispirata, che sorprende per gusto, equilibrio ed esecuzione nel piatto, in un perfetto mix tra tradizione e innovazione. Con qualche incursione internazionale.

Il Cicchetto | Via Garetti 11 - 14100 Asti | Tel 0141 320225

Il Podestà

Una suggestiva cantina del centro ospita questo bel ristorante che accoglie con una cucina a vista in cui si muove una giovane e promettente squadra. Il patron, appassionato di vini e sommelier, consiglia sempre il giusto abbinamento con le pietanze, pescando da una carta  che è un tripudio di territorialità e cucina mediterranea.

Il Podestà | Via dei Cappellai 5 - 14100 Asti | Tel 0141 590030

Ristoranti fuori Asti

Il Cavallo Scosso

Appena fuori da Asti, un ristorante che è una vera e propria meta di pellegrinaggio per i gourmet di passaggio in zona. In un ambiente molto curato, realizza una cucina dinamica, in continuo divenire, applicando una profonda ricerca nelle materie prime e sperimentando tanto con le cotture quanto con gli accostamenti. Il risultato sono piatti che mantengono saldo il loro legame con il territorio, senza però dimenticare di osare. Un po’ grazie a riuscite incursioni dal mare, un po’ con felici contaminazioni che guardano a Oriente.

Il Cavallo Scosso | Via al Duca 23/d - 14100 Asti | Tel  0141 211435

Ca’ del Profeta - Montaldo Scarampi

Pensando a un “Profeta” gli appassionati di calcio penseranno già in grande. Ed è il caso di dire “fuoco”, perché dietro a questa realtà c’è proprio lo zampino dell’ex calciatore brasiliano Hernanes - chiamato appunto “il Profeta” - che sulle colline astigiane ha dato vita a un wine resort di grande eleganza, con 5 camere e una piscina in cui rilassarsi in estate. La cucina è affidata ad Antonio Di Leo, autore di un menu che valorizza al massimo ogni singolo ingrediente. I vini sono quelli prodotti in azienda.

Ca' del Profeta | Via Montaldino 19 - 14048 Montaldo Scarampi (At) | Tel 3756265750

Locanda del Sant’Uffizio

È Gabriele Boffa il talentuoso chef scelto a far le veci di Enrico Bartolini, in questo splendido relais che regala una delle migliori cucine del Monferrato. Il contesto vale da solo il viaggio: un ex convento monastico del Seicento, con spa, piscina e 55 camere ad impreziosire la sosta. La cucina è un omaggio al territorio, declinata in un menu alla carta e due menu degustazione che giocano fra estro dello chef e tradizione. Sulla stessa lunghezza d’onda si muove anche la cantina, di impostazione prevalentemente territoriale.

Locanda del Sant'Uffizio | Strada Sant Uffizio 1 - 14030 Cioccaro di Penango (At) | Tel 0141 916292

Vittoria

Bisogna salire in cima al borgo di Tigliole, per raggiungere la bella casa settecentesca dove ha sede questo ristorante che è sempre una certezza. Merito di Massimiliano Musso, che porta in tavola un menu piemontese interpretato in maniera elegante, alternando piatti di stretta tradizione a proposte più contemporanee. Della stessa proprietà è anche l’albergo Cà Vittoria, con alcune confortevoli camere per rendere ancor più piacevole la sosta.

Vittoria | Via Roma 14 - 14016 Tigliole (At) | Tel 0141 667630

Il Cascinalenuovo

Da quasi quarant’anni, i fratelli Ferretto - Walter in cucina e Roberto in sala - sono una garanzia per chi vuole sperimentare la cucina piemontese, interpretata con un tocco personale. Accanto a Walter oggi c’è il giovane chef astigiano Gabriele Bianco, che esprime il suo estro con un menu che è un perfetto riassunto di tradizione e modernità. Anche in questo caso, a completare il tutto sono 15 camere per il pernottamento.

Il Cascinalenuovo | SS 231 Asti-Alba 15 - 14057 Isola d'Asti (At) | Tel 0141 958828

Radici

C’è il fondatore della celebre catena di gelaterie Grom, al secolo Guido Martinetti, dietro al successo di questo bellissimo relais ospitato in una cascina di fine Ottocento, con tanto di camere, spa, piscina e ristorante affacciato sui vigneti. In cucina Marco Massaia, realizza ottimi piatti, valorizzati da una cantina che mette al centro i vini di Mura Mura, la cantina di proprietà.

Radici | Str. Pasquana 3 - 14055 Costigliole d'Asti (At) | Tel 0141 1855773

Da Bardon del Belbo

Sono Gioacchino e Alessandra Bardone a tener salde le redini di questo indirizzo storico, che ha reso San Marzano Oliveto una sorta di meta di pellegrinaggio per chi è in cerca di un'autentica cucina d'ispirazione piemontese, servita in una location suggestiva. Ciliegina sulla torta la cantina, particolarmente curata, e lo scontrino finale assolutamente competitivo.

Da Bardon del Belbo | Regione Valle Asinari 25 - 14050 San Marzano Oliveto (At) | Tel 0141 823114

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Alberto Lupini


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