1200 miglia in linea d’aria si possono coprire guidando solo per 300 chilometri e il resto si fa via mare, invece di intasare strade e autostrade grazie all’imprenditoria illuminata della Grimaldi Lines. L’ultima tendenza per i viaggiatori attenti all’ambiente e alla salute dell’ecosistema marino è imboccare le Autostrade del mare, una valida alternativa al trasporto su strada per attraversare il Mediterraneo utilizzando i collegamenti marittimi. In questo modo tanti chilometri via terra si trasformano in piacevoli minicrociere a bordo di navi confortevoli. Una grande opportunità anche per scoprire i sapori nelle rispettive terre di origine. Un modo di viaggiare lento, rispettoso ed eco-goloso.

L’ultima tendenza per i viaggiatori attenti all’ambiente e alla salute dell’ecosistema marino è imboccare le Autostrade del mare
Autostrade del mare, il sogno europeo della mobilità sostenibile
Così come nell’antichità è stato circumnavigato il globo per rifornirsi direttamente dalla fonte delle merci più pregiate e richieste dell'epoca - oro e spezie -, l’Europa, forse ispirandosi a questi pionieri, ha introdotto il concetto di Rete Europea dei Trasporti (TEN-T). Se ne parla all’interno del Trattato di Maastricht del 1992 per promuovere nuove politiche integrate e intermodali in grado di implementare e potenziare i collegamenti marittimi tra gli stati membri, pensando anche alla sostenibilità.

Il Long Bridge parte dalla Grecia arriva alla Spagna, passando per l’Italia e per lo stretto di Bonifacio
Nascono così le Autostrade del Mare, rotte internazionali alternative al trasporto su strada per integrare i trasporti terrestri, soprattutto quando esistono dei vincoli geografici. Per capire l’importanza di questo business Manuel Grimaldi nel 2005 - amministratore delegato del più grande gruppo armatoriale italiano ancora a gestione familiare e il primo al mondo per il trasporto marittimo di auto e carico rotabile - in un’intervista affermava: «Noi crediamo nelle autostrade del mare e nella loro capacità di sottrarre traffico alla strada con tutti i benefici conseguenti di tempo, di costi, di rispetto dell’ambiente».
Long Bridge: un itinerario enogastronomico tra Grecia, Italia e Spagna
In realtà le autostrade del mare sono una buona pratica che facilita chi ama viaggiare e magari è incline ad apprezzare i diversi sapori e le diverse cucine mediterranee. Tra i vari itinerari possibili, ce n’è uno lungo circa 1800 chilometri particolarmente adatto a chi ama la buona tavola e il buon vino, il cosiddetto Long Bridge, che dalla Grecia arriva alla Spagna, passando per l’Italia e per lo stretto di Bonifacio.
Grecia: l’Epiro tra natura, storia e sapori autentici
Il viaggio comincia dalla storica regione dell’Epiro, nella Grecia nord occidentale, crocevia di culture e tradizioni diverse, sede del santuario di Dodona, il più antico oracolo della civiltà greca.
L’Epiro vanta un ambiente integro, ricco di fiumi, cime imbiancate, spiagge e calette, perfetto per un turismo di montagna, sportivo, balneare, culturale ed enogastronomico.
1/3
Il Metsovone Dop (foto Qualivita)
2/3
Alcuni vini della cantina Katogi Averoff
3/3
Previous
Next
Un’occasione per assaggiare sapori locali, come il Caciocavallo del Metsovo, realizzato con il latte delle greggi in transumanza dalla Tessaglia. Altro formaggio da non perdere è il Metsovone Dop, affumicato e prodotto con latte vaccino o misto. A Metsovo meritano una degustazione anche le salsicce artigianali e i vini della cantina Katogi Averoff. Prima di lasciare la Grecia, una cena a base di mezèdes (antipasti come olive, taramosalata e tzatziki), melanzane ripiene, polpo alla griglia, kotopita e dolci come la rizopita è d’obbligo. Poi ci si imbarca a Igoumenitsa con le navi Grimaldi Lines per una notte in mare.
Italia: dalle Marche al Lazio verso la Spagna, tra sapori antichi e borghi affascinanti
L’attracco è ad Ancona, nelle Marche, regione diventata una meta gourmet. Qui si assaggia lo stoccafisso all’anconetana, si passa per Jesi con il suo lonzino di fico e i Verdicchi dei Castelli di Jesi e Matelica. A Fabriano, da provare le pincinelle e il salame lardellato. In Umbria, tappa obbligata a Orvieto, tra il Pozzo di San Patrizio e il Duomo. La cucina orvietana offre piatti come la palomba alla leccarda, il pollo alla cacciatora, oltre a salumi e vini come l’Orvieto Classico Doc.
A pochi chilometri, Viterbo e la Susianella, salume etrusco tutelato da Slow Food. Ultima tappa è Tarquinia, con la sua acquacotta, la necropoli etrusca e le specialità dolci come le ciambelline al vino e i panpepati di Natale. In circa venti minuti d’auto si raggiunge il porto di Civitavecchia, dove ci si imbarca per Barcellona, con arrivo previsto la sera successiva. Il capoluogo catalano è un'altra mecca per gli estimatori del buon cibo, ed è stata riconosciuta Regione Mondiale della Gastronomia nel 2025 dall’Istituto Internazionale della Gastronomia, della cultura, delle arti e del turismo.
Autostrade del mare: un nuovo modo di viaggiare
Le autostrade del mare sono il nuovo modo di viaggiare in modo sostenibile, percorrendo pochi chilometri per le strade e molti via mare, avendo tempo a disposizione per riordinare le idee una volta a bordo e prepararsi alle mete successive.