Nel cuore del territorio di Melizzano (Bn), immersa nella lussureggiante campagna del Sannio beneventano, dove i fiumi Calore e Volturno si incontrano si trova Locanda Radici. Questo angolo di natura rigogliosa, situato ai piedi delle colline occidentali del Laburno e al confine con la provincia di Caserta, affascina con i suoi paesaggi incantevoli e una ricca tradizione enogastronomica.
Locanda Radici immersa nella splendida campagna beneventana
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Locanda Radici la terrazza sulla campagna beneventana
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Locanda Radici immersa nella splendida campagna beneventana
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Tra i tesori gastronomici della zona spiccano gli asparagi selvatici, i turioni di pungitopo, i funghi porcini di Cusano Mutri e i carciofi di Pietrelcina. Non mancano i pregiati tartufi bianchi e neri, la deliziosa mela annurca, il Caciocavallo, la Mozzarella di Bufala e specialità come il torrone e gli insaccati.
I vigneti locali producono eccellenti vini DOC e DOCG, tra cui quelli del Laburno, del Sannio e di Solopaca, con vitigni rinomati come Aglianico, Falanghina e Greco, affiancati da altre varietà autoctone. L'olio extravergine di oliva delle Colline Beneventane DOP e l'olio 'Sannio Caudino-Telesina', ricavato da varietà autoctone come Ortolana, Sprina e Racioppella, arricchiscono la tradizione culinaria della zona, insieme alle pregiate olive da mensa Vernacciola.
A completare questo quadro di eccellenze locali, troviamo la nobile razza ovina Laticauda e il maiale nero casertano, simboli di una tradizione agricola e gastronomica che affonda le radici nel passato, ma che continua a brillare nel presente; tutti prodotti, questi, sapientemente cucinati e proposti dallo Chef Angelo D’Amico alla sua Locanda Radici.
Locanda Radici, la sala interna
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Locanda Radici, la sala interna
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Locanda Radici, spazi interni accoglienti e moderni
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Locanda Radici, spazi interni accoglienti e moderni
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La filosofia di Locanda Radici
Perché Locanda Radici? Radici è sinonimo di memoria, ma anche di evoluzione, di esplorazione costante e di modernità. È un impegno che intreccia passato e presente, un sentimento profondo che si nutre di rispetto e di un apprendimento continuo. Radici rappresenta la ricerca dell'essenza, quella che svela i sapori più autentici e sinceri. È nel ritorno a queste radici, e nel rispetto assoluto delle stesse, che si manifesta l'anima dei piatti creati dallo chef Angelo D’Amico, così come quella della Locanda Radici, un luogo dove tradizione e innovazione convivono in perfetta armonia.
Locanda Radici: lo chef Angelo D’Amico
Ogni creazione dello chef Angelo D'Amico racchiude una passione sconfinata e un amore profondo per la sua terra d'origine. Ma altrettanto potente è la sua insaziabile curiosità, che alimenta ogni ispirazione e ogni nuova creazione. Il suo percorso formativo, arricchito da esperienze culinarie di altissimo livello, gli ha permesso di ampliare i suoi orizzonti prima di tornare alle proprie radici con una nuova consapevolezza. Da qui nasce una cucina che rinuncia a fronzoli e artifici, capace di sorprendere il palato con esplosioni di sapore, restando però fedele alla sostanza e caratterizzata da un’eleganza semplice e raffinata.
Angelo D‘Amico, chef di Locanda Radici
Nato a Vico Equense lo chef D'Amico ha costruito un curriculum straordinario grazie a collaborazioni con alcuni dei più celebri chef e ristoranti sia in Italia che all'estero. La sua curiosità tenace lo ha portato a contaminare la propria cucina con tecniche moderne e influenze contemporanee, senza mai perdere il legame con le sue radici. La cucina della sua casa, i sapori intensi e autentici della sua terra, quelli delle ricette tramandate da nonna Lucia, sono per lui una continua fonte di esplorazione, indagine e reinterpretazione in chiave moderna.
Formatosi presso l'Istituto Alberghiero di Benevento, D'Amico ha lavorato presso l'Eden di Roma con Enrico Derflinger per circa due anni, poi ha proseguito con Anthony Genovese a Palazzo Sasso di Ravello per tre anni. Successivamente è approdato al Cracco Peck di Milano, con Carlo Cracco, e ha avuto esperienze internazionali al Le Manoir di Raymond Blanc a Oxford e all'Arpège di Alain Passard a Parigi. A quarant'anni però, Angelo D'Amico ha scelto di tornare alle origini per fondere tutto il sapere acquisito nei suoi viaggi con la cultura genuina del suo territorio. Con il sostegno indispensabile del fratello minore Giuseppe, maître e sommelier, ha dato vita alla Locanda Radici.
Giuseppe D‘Amico, maître e sommelier di Locanda Radici
La proposta gastronomica di Locanda Radici
Ogni piatto creato dallo chef Angelo D'Amico è un viaggio sensoriale che intreccia sapientemente tradizione e innovazione, mescolando tecniche antiche e moderne con un forte legame al territorio. Questo continuo oscillare tra il viaggio e il ritorno si traduce in una cucina che prende ispirazione dai migliori prodotti del Sannio beneventano, trasformandoli con ingegno e creatività, per poi restituirli in piatti che non solo evocano la memoria, ma aprono nuove prospettive gustative.
Un esempio perfetto di questa filosofia è l’Uovo Croccante con Mozzarella di Bufala e Tartufo. Qui, il tuorlo fritto, che rimane cremoso come un uovo alla coque dell'infanzia, incontra il tartufo locale, creando un matrimonio gustativo perfetto. La potenza aromatica del tartufo viene esaltata dalla mozzarella, che si fonde armoniosamente tra gli ingredienti, fungendo da ponte e arricchendo ulteriormente il piatto. Questo piatto, nato dal ricordo d’infanzia dello chef, si evolve attraverso influenze francesi e piemontesi, facendo tappa a Milano e persino "sulla Luna" prima di tornare alle radici del territorio.
Locanda Radici: uovo croccante con mozzarella di bufala e tartufo
Un altro esempio emblematico è l’Agnello Laticauda, un piatto che celebra la razza ovina autoctona del Sannio attraverso tre diverse preparazioni: il carrè arrosto alla lavanda, la pancia e una polpetta di spalla con menta e pecorino. Ogni taglio diventa un frammento della storia del territorio e della ricerca personale dello chef, raccontando una storia che va oltre il piatto stesso. Questo non è solo un esercizio di tecnica, ma una riflessione profonda sul valore della sostenibilità in cucina, dove ogni parte dell’animale viene valorizzata, celebrando la circolarità e il rispetto per le risorse.
Locanda Radici: agnello Laticauda
Sostenibilità, parola chiave di Locanda Radici
Locanda Radici è sinonimo di sostenibilità. Non è una scelta di tendenza ma il cuore pulsante, profondamente radicato, di ogni decisione e pratica adottata dai fratelli D’Amico nel loro ristorante. Qui, ciò che viene comunemente definito come "eco-sostenibilità" rappresenta il principio fondante e imprescindibile su cui poggia l’intera filosofia della Locanda.
Giuseppe D'Amico, laureato in ingegneria energetica, ha portato la sostenibilità a un nuovo livello, sviluppando un modello matematico-analitico che permette di misurare l’impatto ambientale di ogni piatto proposto. Questo sistema tiene conto di risparmio energetico, emissioni di CO2 e impatto economico, monitorando con precisione l’intero processo, dalla selezione delle materie prime alla loro trasformazione.
Ogni scelta alla Locanda Radici è guidata da criteri rigorosi: fornitori selezionati in base alla loro attenzione per la sostenibilità, piatti realizzati con metodi che rispettano l'ambiente, e menù che segnalano i piatti particolarmente ecosostenibili tramite l’icona del trifoglio.
Alla Locanda Radici, ogni ingrediente - sia esso un uovo, un pesce o una verdura - deve rispettare rigorosi standard di qualità organolettica senza compromessi, ma anche aderire a criteri ambientali ben definiti. Questo approccio richiede radici profonde, capaci di nutrire una consapevolezza moderna e responsabile, scavando non solo nella terra, ma anche nella coscienza collettiva.
Locanda Radici
SP 21, Strada Provinciale Frasso Solopaca (Contrada San Vincenzo) - 82030 Melizzano (Bn)
Tel 340 6901057