Impossibile raccontare un punto di ricezione gastronomica, senza fare riferimento al suo contesto. Recarsi a Castiglione di Sicilia (Ct), provenendo da Giardini Naxos, dopo I'attraversamento del centro abitato di Francavilla di Sicilia e avendo come sfondo una inquadratura dell'Etna, si incontra e si attraversa un ponte sul fiume Alcantara, nel cuore del Parco Fluviale, istituito dalla Regione Sicilia nel 2001. L’Alcantara è uno dei fiumi più importanti della Sicilia orientale, esso è in parte il confine naturale tra le provincie di Catania e di Messina che ha dato il nome a tutta la vallata. Si tratta di un sistema naturale di bellezza quasi primitivo, dove il paesaggio è modellato dall’incontro tra acqua e fuoco, con il fiume Alcantara, che scava ed incontra la lava bollente, creando grandi architetture di pietra: gole, pareti levigate, salti d'acqua, blocchi di pietra lisci e squadrati. Fino agli anni Cinquanta il sito era sconosciuto, forse per questo si è conservato così bello e intatto.
Sulla curva che immette sul ponte dal lato di Francavilla di Sicilia, da alcuni mesi ha aperto Al Ponte
Al Ponte, una posizione strategica
Il fiume Alcantara era all’origine denominato “Akesines”, che non è, come si è creduto erroneamente per tanto tempo, un termine greco, in quanto appartiene al lessico dei Siculi, ossia il popolo indo-europeo stanziatosi nella nostra isola intorno al XIII secolo a.C. Andando «oltre le fonti dell’antica Grecia», come racconta Giuseppe Tizzone, socio fondatore della Pro Loco di Castiglione di Sicilia ed appassionato cultore di storia locale, è emerso che un “popolo venuto dal mare" e il suo re Ducezio avrebbe fondato “Stiela” e “Trinacia”, che corrisponderebbero con le attuali cittadine di Francavilla e Castiglione di Sicilia.
Al Ponte, dove la tradizione culinaria incontra la bellezza della Valle dell'Alcantara (credits: Al Ponte, Facebook)
E sulla curva che immette sul ponte dal lato di Francavilla di Sicilia, da alcuni mesi ha aperto i suoi battenti una piccola trattoria, che sta diventando frequentatissima, sia dai numerosi clienti degli agriturismi vicini che dagli avventori che man mano vengono direttamente a rendersi conto della buona vulgata che si va diffondendo. Si tratta di Al Ponte, risto-degustazione.
Come si mangia da Al Ponte
Vi accolgono con un antipasto della casa, con gustosi pomodori secchi, salumi e formaggi, oppure di soli formaggi locali (accompagnati da fragrantissimo miele di millefiori), il tutto prodotto nei modi più tradizionali (non ci sono prodotti industriali), come anche la locale mortadella di asina. Quindi è possibile scegliere fra alcuni primi piatti di pasta con condimenti di stagione: un must è rappresentato dal condimento a base di funghi dell’Etna (tipici per il loro intenso profumo, anche quando decongelati (per cui è possibile trovarlo fuori stagione).
Il piatto forte fra i secondi è rappresentato dall’enorme arrosto misto (bastevole anche per due persone), ma è possibile trovare la porchetta e, su ordinazione, il famosissimo capretto ripieno cotto nel forno a legna (tipico proprio della zona di Castiglione). Limitata la scelta di dolci fra i cannolicchi o ravioli di ricotta (detti “sciauni”), prodotti da una antica pasticceria di Castiglione di Sicilia, con tutti i crismi della tradizione. Ma il posto è divenuto una attrazione per le sue pizze fritte, le quali possono costiituire un antipasto (nelle versioni “montanara” con fiordilatte, lardo e pistacchio, oppure “burrata”, con burrata mortadella e pistacchio e “porchetta” con porchetta, ricotta fresca e pepe nero.
Valle Alcantara, una storia millenaria
Per una giornata particolare, da trascorrere immersi nel verde e nella storia la Valle Alcantara rappresenta un unicum inarrivabile e questo posto agisce da valido perno gastronomico di tale giornata. Tucidide, nella sua opera “Guerra del Peloponneso", nel V secolo a.C, menziona proprio Akesines. Al dio Akesines, alle sue acque limpide e abbondanti, i greci di Naxos dovevano la fertilità dei campi che si estendevano sulla pianura formata dal fiume alle falde del Monte Tauro (la vicina montagna dove sarebbe sorta Taormina, con una pianura in verità esigua e ridotta, tant'è che ben presto i coloni in cerca di terre coltivabili occuparono nell'entroterra quella di FrancaviIla di Sicilia
L’Alcantara è uno dei fiumi più importanti della Sicilia orientale
I Romani chiamarono il fiume Assinos e i bizantini Onobala. Con l’arrivo degli arabi, il fiume fu chiamato Al-Qantarah, che significa “il ponte”. Questo di Castiglione era detto anche “il ponte regio” che univa la strada che da Palermo porta a Messina. Nel 1838, il decurionato di Castiglione con l’ufficio del soprintendente del distretto di Catania deliberava la spesa di onze 200 per la ricostruzione di quattro archi dei quali esistevano le fondamenta. Degli archi primitivi oggi ne esiste uno solo. Negli anni Quaranta per la realizzazione della ferrovia fu aggiunta un’arcata, durante la ritirata delle truppe tedesche nell’agosto del ‘43 il ponte fu fatto saltare: l’arcata primitiva rimase integra, il resto fu ricostruito con 5 arcate.
Nel 1943 il ponte fu fatto saltare: l’arcata primitiva rimase integra, il resto fu ricostruito con 5 arcate
Sulla strada provinciale SPI1, che da Castiglione va a Francavilla, come detto c’è il ponte e da lì inizia un sentiero chiamato “della seta” che conduce alla Cuba Bizantina e che permette al viaggiatore di ammirare le Piccole gole, le Forre dei giganti, le gurne e i resti di antichi mulini. Il ponte sulla foce dell’Alcantara in territorio di Giardini Naxos e Calatabiano lungo l’antica strada Valeriana (menzionata da Cicerone come Via Pompeia), che collegava Messina con Catania e Siracusa, era di fattura chiaramente romana: resti dell’antico ponte sono ancora in luce in prossimità di quello moderno sulla statale 114, non sono però visibili le strutture romane.
Al Ponte
Contrada Ponte San Nicola 1 - 95012 Castiglione di Sicilia (Ct)
Tel 0942 557489 / 328 3360177 / 342 6165619