Bavetta, a Catania, è l’innovazione che Marco Cannizzaro ha voluto dare alla sua vita da cuciniere fino ad ora caratterizzata dal “fine dining” e che ora vuole rivolgere ad un pubblico più ampio, attraverso piccole reinterpretazioni dei piatti siciliani. Il nome Bavetta si riferisce al bavaglino dei neonati (forse anche per essere diventato papà con Arianna Vitale).
Lo chef di Bavetta, Marco Cannizzaro
L’inaugurazione è stata il 7 marzo scorso: ha rinnovato internamente i locali del suo ristorante km 0, con il quale aveva i deliziato i palati dei catanesi più gourmand, essendosi proposto come una novità per il luogo.
Da Bavetta, trattoria gourmet a Catania
Ora ripropone un concetto per certi versi innovativo: una sorta di trattoria o osteria (che dir si voglia) gourmet, puntando sull’enorme serbatoio dei prodotti del territorio e sul recupero forte della memoria storica gastronomica catanese.
Il nome Bavetta si riferisce al bavaglino dei neonati
Il livello del servizio ai tavoli è comunque rimasto di primordine, con tanto di sommelier, forse per non tralasciare troppo il format del precedente stile ed una carta dei vini molto ben fornita di vini etnei, siciliani e… del resto del mondo.
Ed in effetti, Marco sembra aver introdotto una certa “morbida frizzantezza” alla serata dell’avventore catanese morbido come il vino prodotto dalla sua dolce metà, Arianna, che si è lanciata nella produzione di un vino autoctono fatto di uve di caricante, catarratto, minnella e petit verdot.
Particolare della sala di Bavetta Foto: LaCook Agency
Cosa si mangia da Bavetta
Ed ecco i piatti scelti questa sera: si è scelto di iniziare con un croccantissimo fritto misto di verdure alla catanese (ma si poteva scegliere fra i “bastaddu” affogato, sarde a beccafico, ecc.) praticamente perfetto, soprattutto per quanto riguarda il gusto degli ingredienti di base e un tortino di alici una sorta di pagnotta monoporzione, dal sapore tipico, ma dal gusto delicato (forse troppo), che avrebbe meritato una maggiore spinta di sapidità e di aroma. Lo chef ci ha anche fatto assaggiare il carciofino della nonna, ripieno di ricotta condita: una vera delizia, costituita da un vero e proprio equilibrio fra il vegetale ed il grasso.
Carciofo di Nonna Angela di Bavetta Foto La Cook Agency
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Calamaro ripieno di Bavetta Foto: LaCook Agency
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Spaghetto aglio e olio di Bavetta Foto La Cook Agency
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Uovo alla pizzaiola di Bavetta Foto: La Cook Agency
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Pasta alla Norma di Bavetta
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La pizza fritta di Bavetta
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L'agglassato di manzo e patate di Bavetta
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Poi per primo delle bavette ai ricci di mare, alle quali era possibile aggiungere la ricotta, che si è rivelata solo una aggiunta grassa da evitare per ottenere un gusto più netto. E come altro primo, è stato scelto un altro degli antipasti: una insalata di stocco con sedano, olive e capperi, la cui intensità del suo gusto sapido colma il sapore umami del pesce secco reidratato.
Passando i secondi, ecco il calamaro, insolitamente ripieno di verdure, praticamente senza amidi, con il quale alla intensità gustativa delle verdure di campo saltate in padella, si unisce una discreta intensità offerta dalla panatura del calamaro. Pecca un po’ la parte aromatica. E successivamente un piatto di sgombro ai ferri con verdure in agrodolce: un piatto perfetto, in cui l’intenso sapore dello sgombro iene magistralmente bilanciato dal delicato agrodolce delle verdure. Per concludere, un tiramisù “canonico”, secondo, però, la antica ricetta della nonna e con un segreto che non è stato rivelato, ma che probabilmente consiste nella aggiunta di un goccio di anice.
La cantina di Bavetta
Bavetta, il successo dei nuovi sapori di una volta
Bravo Marco! La strada è giusta ed i miglioramenti saranno continui, per difendere i sapori di una volta, che così godranno di una rinnovata resurrezione, rispetto ai sapori anonimi e/o confusi di molte cucine di suoi colleghi.
Bavetta
Via Antonino Longo 26 - 95125 Catania
Tel 347 7327788