Affacciato sul Canal Grande, Palazzo Barocci emerge con discrezione tra le sontuose architetture che caratterizzano Venezia e affiora come una gemma tra le calli e i vicoli della città. Costruito nel XIV secolo l’edificio rappresenta un esempio autentico dell'architettura veneziana dell'epoca, senza gli orpelli del marketing turistico, del tutto fuori luogo in una città che è un museo a cielo aperto.
L'esterno di Palazzo Barocci
Palazzo Barocci, gioello sul Canal Grande a Venezia
Le facciate tipicamente venete si distinguono per la sobrietà delle linee e per una conformazione simmetrica: queste caratteristiche riflettono lo stile architettonico tipico dell'epoca della sua costruzione. La posizione privilegiata lungo il Canal Grande offre una prospettiva suggestiva, ma senza esagerazioni, della vita quotidiana della città lagunare, con il movimento di barche e vaporetti, che offrono anche una comodissima fermata a pochi metri dall’ingresso dall’albergo.
Il ponte di Palazzo Barocci
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La vista da Palazzo Barocci
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Vista del giardino di Palazzo Barocci
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Il giardino di Palazzo Barocci
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Il bar di Palazzo Barocci
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Chi arriva in macchina o autobus a piazzale Roma o in treno alla stazione di Santa Lucia non ha che da prendere la linea 1 e scendere dalla fermata di Sant’Angelo, dopo essersi goduto una crociera inimitabile sul Canal Grande. Chi si può permettere il lusso del motoscafo attracca direttamente al pontile dell’albergo. A piedi, come si muovono i veneziani veri, si raggiunge l’albergo passando dal ponte di Rialto o da quello dell’Accademia con una gradevole passeggiata che attraversa Venezia.
La storia di Palazzo Barocci a Venezia
Al di là del suo aspetto esteriore, Palazzo Barocci possiede una eredità ricca e complessa. Costruito nel ‘300 da una famiglia nobile, il palazzo ha ospitato personaggi illustri nel corso dei secoli. La sua storia è intrecciata con quella della città stessa, fatta di commerci, politica, arte e cultura. La svolta importante avvenne nel 1677 quando fu acquistato da un imprenditore teatrale e trasformato nell’Antico Teatro dell’Angelo, con 144 palchetti e ingresso non dal canale, ma sul retro, dalla Corte dell’Albero. Ospitò concerti di musiche barocche e di Vivaldi, ma anche spettacoli di prosa: nel 1753 proprio qui andò in scena per la prima volta la Locandiera, una delle più famose e più rappresentate commedie di Carlo Goldoni. Chiuso a inizio ‘800, fu adibito a usi residenziali e anche ad ufficio della Actv, la società di navigazione veneziana.
Come si dorme a Palazzo Barocci
Finalmente nel secolo corrente la vocazione all’ospitalità della locandiera è tornata e si è manifestata nella trasformazione dell’edificio in albergo, prima con la gestione di una catena internazionale e da poco più di due anni dopo un cambio di gestione nella dimensione attuale di boutique hotel di categoria 4 stelle superior con 59 camere e suite tutte diverse, in parte nell’edificio storico su tre piani, in parte su due piani dell’edificio retrostante con cui è collegato da un corridoio interno. Le junior suite da 31 a 39 metri quadrati sono le sistemazioni più ambite dai numerosi ospiti stranieri, in particolare quelle con vista sull’acqua.
Particolare di una stanza di Palazzo Barocci
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Le stanze di Palazzo Barocci sono 59
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Una delle stanze di Palazzo Barocci
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Junior suite di di Palazzo Barocci
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Soggiornare a Palazzo Barocci è vivere un’esperienza che rispecchia l’unicità di Venezia. Sorprende la bellezza della posizione, la magia di un riposto giardino privato nella corte dove risuonano note musicali soffuse, dominato da un’antica vera da pozzo veneziana in pietra, l’esclusività della lounge, la panoramica altana con spettacolare vista sui tetti di Venezia dove prendere un aperitivo in estate con vista sul Canal Grande.
Vita “comoda” e golosa a Palazzo Barocci
L’albergo invita a una vita comoda: la colazione è disponibile fino alle 11 del mattino, poi apre il bar che va avanti fino alla sera alle 23. Dalle 11 alle 14:30 un piccolo spazio ristorazione raccolto con 15 coperti esterni e altrettanti all’interno offre un menu leggero per il pranzo: gnocchi con ragù di polpo, oppure ai gamberetti, o al pesto, o al pomodoro, oppure spaghetti alla amatriciana o alla carbonara, rotolo di frittata con verdure, uovo gourmet con asparagi, un’insalata di farro con formaggio feta, rucola, mirtilli e pomodori e un’ottima parmigiana di melanzane; nell’attesa stuzzicano l’appetito fette di patate fritte dorate e croccanti. Questo è il regno di Cosimo Di Martino, chef giovanissimo di soli 24 anni di origini campane, ma veneziano di adozione.
Palazzo Barocci
Corte de l’Albero 3878/A - Venezia
Tel 041 2960650