Il Chianti Classico non è solo un vino famoso, forse il più celebre vino rosso al mondo, ma è anche un tesoro che custodisce una ricca cultura contadina. Qui, il paesaggio dei suoi borghi si fonde armoniosamente con l’arte e la storia, dando vita a quello che alcuni sognatori inglesi hanno battezzato il “Chiantishire”. Questo luogo va oltre la semplice bellezza delle cartoline, si tratta infatti di un vero e proprio o stile di vita.
Chianti, il vino più famoso al mondo
A guidarci attraverso il territorio del Chinati un insider d'eccezione: Federico Minghi, soprannominato “Ambasciatore della Toscana”, già divulgatore della toscanità in tv e su Panorama e fondatore nel 2020 della piattaforma Toscana My Love.
Alla scoperta del Chianti: tra vino, cibo e cultura
Il marchio che da sempre contraddistingue il Chianti, sia sulla carta che sulle bottiglie di vino, è il Gallo Nero Chianti Classico, simbolo storico dell’Antica Lega Militare del Chianti. Il dipinto del Gallo Nero, opera del celebre pittore Giorgio Vasari, adorna il soffitto del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze.
Gallo Nero Chianti Classico
Secondo una leggenda, questo gallo fu determinante nella delimitazione dei confini tra Siena e Firenze dopo anni di conflitti. Nel XIII secolo, le due città decisero di risolvere la disputa in modo insolito: due cavalieri, al primo canto del gallo, avrebbero dovuto partire uno da Siena e l’altro da Firenze, e il punto del loro incontro avrebbe stabilito i confini dei rispettivi territori.
I fiorentini, astuti, scelsero un gallo nero e lo tennero privo di luce e cibo per giorni, affinché cantasse presto al mattino, confuso dall’astinenza e dalla mancanza di luce. Il giorno della partenza, non appena fu liberato, il gallo nero iniziò a cantare anche se l’alba era ancora lontana, consentendo al cavaliere fiorentino di partire immediatamente e ottenere un vantaggio significativo sull’avversario senese. A causa del considerevole ritardo accumulato, il cavaliere senese raggiunse l’altro solo a Fonterutoli, percorrendo appena dodici chilometri. Da allora, i confini sono rimasti pressoché immutati, con il territorio chiantigiano fiorentino molto più esteso rispetto a quello senese.
Cantina Vallepicciola, la qualità della famiglia Boffo
Le quattro “capitali” del Chianti senese sono Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti e Castelnuovo Berardenga. Tra strade bianche eroiche, ristoranti di eccellenza, rinomate macellerie e infine importanti cantine dove è possibile degustare vini e oli di alta qualità, si possono ammirare quelle strutture avveniristiche dove riposano i grandi vini: gioielli di design progettati da architetti di grido. In una delle più belle colline con vista su Siena si trova Vallepicciola, incarnazione dell’antico Chianti reinterpretato in chiave contemporanea. Questa cantina all’avanguardia, di proprietà della famiglia Bolfo, produce un Sangiovese destinato a un brillante futuro grazie alla maestria di Alessandro Cellai.
Cantina Vallepicciola in Chianti
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Federico Minghi alla Cantina Vallepicciola
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Federico Minghi degusta un vino della Cantina Vallepicciola
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Cella Barrique della Cantina Vallepicciola
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Federico Minghi accompagna alla degustazione di vino un tagliere misto alla Cantina Vallepicciola
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Esposizione di vino alla Cantina Vallepicciola
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Con i suoi 107 ettari di terra, Vallepicciola coltiva non solo Sangiovese, ma anche vitigni internazionali come Pinot Nero, Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Chardonnay. La biodiversità della tenuta è un valore fondamentale, sostenendo pratiche agricole sostenibili che rispettano l’ambiente. La struttura, progettata da Margherita Gozzi, rappresenta un esempio ambizioso di architettura organica, mirando a creare armonia tra uomo e natura, integrando gli elementi costruiti con il paesaggio circostante. Ogni bottiglia di Vallepicciola racchiude una storia, un’eredità nata dall’amore per il Chianti Classico e la sua terra.
Cantina Vallepicciola | SP 9 di Pievasciata 21 | 53019 Pievasciata (Si) | Tel 0577 169 8718
Macelleria Porciatti, un'icona delle carni e dei salumi
Spostandoci a Radda in Chianti, quartier generale della Lega del Chianti nel XII secolo e sede del primo consorzio di tutela del vino Chianti nel 1924 (il primo in Italia), incontriamo un’icona: la macelleria Porciatti. Da oltre cinquant’anni, questa macelleria delizia i palati con i suoi salumi di produzione propria e le carni selezionate dai migliori allevamenti toscani. La bottega offre prelibatezze gastronomiche, tra cui spiccano la Porciattella, il succulento Lardone di Radda e il prelibato Tonno di Radda. Oltre ai prodotti gastronomici, Casa Porciatti propone i piatti tradizionali della cucina toscana, preparati seguendo le antiche ricette.
Federico Minghi a Casa Porciatti a Radda In Chianti
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Federico Minghi con un salame alla macelleria Porciatti
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Il profumo del salame di Macelleria Porciatti
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Federico Minghi e la Fiorentina di Macelleria Porciatti
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Federico Minghi degusta in salumi e la carne di Casa Porciatti
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Lungo il camminamento medievale, in un suggestivo locale del XIII secolo, si trova l’Enoteca & Wine Bar di Casa Porciatti. Gestito da Riccardo, un appassionato sommelier, questo locale offre una selezione di 900 etichette, il meglio dell’enologia italiana, con la possibilità di degustare 35/40 vini al bicchiere. In abbinamento, si possono gustare i prodotti della macelleria, come il pulled pork con finocchietto e contorni, la zuppa di cipolla gratinata al pecorino di Rocca e i deliziosi salumi. Un’esperienza culinaria imperdibile.
Casa Porciatti | Piazza IV Novembre 1 | 53017 Radda in Chianti (Si) | Tel 0577 738055
Un viaggio nel Chianti rigenera il corpo e la mente, lasciando delle emozioni che ti accompagneranno fino alla prossima passeggiata tra le sue vigne. È un invito a esplorare la ricchezza della cultura contadina, a gustare le prelibatezze locali e a immergersi nella storia millenaria che permea ogni suo angolo.