Metti un pranzo o una cena da Nerone, l’hosteria-trattoria che si trova davanti al Colosseo, a pochi metri dei giardini del Colle Oppio, il colle dove risiedeva la sfarzosa reggia dell’omonimo imperatore romano.
L'esterno di Nerone
Come si mangiava nell’antica Roma secondo Trimalcione
Sicuramente - come racconta Trimalcione, il guru gastronomico di allora - a pranzo o a cena nel suo palazzo sareste stati ricevuti con un antipasto: orgiastico e lussurioso per la quantità e diversità del cibo che veniva servito su un vassoio dalla forma di un asinello di bronzo che reggeva due some cariche di olive bianche e nere e intorno maialini cotti alla brace conditi con semi di papavero e miele insieme a salsicciotti arrosto presentati su graticole d'argento che avevano al di sotto delle prugne di Siria e chicchi di melograno che simulavano i bracieri ardenti. Le portate principali, poi, erano tutte a base di carne, perché gli antichi romani non amavano i prodotti realizzati con le farine.
Come si mangia da Nerone a Roma
Al contrario, oggi, da Nerone troverete una straordinaria abbondanza e selezionate varietà di paste che in egual misura rappresentano i gusti della gente e del popolo romano e anche gusti e sapori che catturano i turisti in visita al Colosseo: finito il giro, questi escono dall’anfiteatro affamati e si infilano dentro da Nerone per continuare a fantasticare con le forti sensazioni che dà la cucina tradizionale romana. Ricordiamo che ormai tra le proposte della ristorazione romana non c’è cucina - anche quella alta e stellata - che non presenti nei suoi menu un “cacio e pepe” o una “carbonara”, magari riproposte con tecniche sofisticate e contaminazioni per elevarle a super gourmet.
La pasta alla gricia di Nerone
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Gnocchi al pomodoro di Nerone
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Il carciofo alla romana di Nerone
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Invece Antonio, il patron di Nerone, non scende compromessi: in cucina ha portato la sua mamma Giuseppina ottantenne e la zia, tradizione vera non copiata o letta, una moderna storia infinita piena di sorprese per i sapori e il gusto che lasciano i suoi piatti e che racconteranno per sempre a tutti.
Nerone, la patria della pasta
Ho scoperto il posto grazie a un invito dell’ambasciatore australiano a Roma che ne decantava il miglior “raviolo” al mondo. Incuriosito andai a testarlo con il grande e celebre chef Alfonso Iaccarino, allora tre stelle Michelin. Alla fine constatammo che tutte le paste compreso il “raviolone”, grande come il piatto, erano in linea per bontà e costruzione tradizionale. Nel tempo l’ho fatto conoscere a molti amici stranieri di passaggio a Roma. Pochi giorni fa, una coppia di brasiliani, dopo aver spazzolato tutti i primi, per dessert hanno chiesto di chiudere con una mezza porzione di “gricia”: meglio di un “dolce Tiramisù” hanno dichiarato. Ma non solo paste: goduriosi sono i carciofi alla romana, le puntarelle alle alici, la trippa in umido, le animelle saltate in padella ecc.
L'interno di Nerone
Insomma, anche Nerone l’imperatore avrebbe goduto con questi pasti e chi ha uno stomaco a posto può fare tutto il percorso di una cucina tradizionale autentica.
Hostaria da Nerone
Via delle Terme di Tito 96 - 00184 Roma
Tel 06 4817952