Il bianco tradizionalmente è il colore dell'inverno, il quale porta a Carezza (Bz) ogni anno miriadi di appassionati di sci e snowboard, comprensibilmente determinati a vedere appagati i loro sogni di sci e snoboard. Nel cuore delle Dolomiti, l'area sciistica della Val d'Ega, dominata da Catinaccio e Latermar, si è unita alla zona svizzera di Arosa per dare vita al progetto Zone sciistiche climatiche alpine, distinguendosi per l'attenzione rivolta alle famiglie e all'ambiente, nella continua promozione di atteggiamenti responsabili.
A Carezza ogni anno appassionati di sci
Dolomiti, a Carezza l'energia è green
Qui infatti l'energia è green: l'elettricità viene prodotta da fonti rinnovabili e i rifiuti vengono smaltiti con una rigorosa raccolta differenziata, mentre l'uso della plastica è ridotto al minimo indispensabile e la misurazione annuale dell'impronta in termini di CO2 rappresenta un'opportunità e uno stimolo nello stabilire nuovi livelli di diminuzione delle emissioni.
Tutto questo è possibile grazie al programmato passaggio dal gasolio al carburante HVO - oli vegetali idrogenati - il prima possibile. Una progettazione ad hoc e un pilotaggio razionale degli impianti rendono l'innevamento artificiale delle piste – programmato solo quando le notti sono particolarmente fredde – ancora più efficiente.
A Carezza l'iintero comprensorio viene innevato in appena 80 ore
All'inizio dell'inverno, appena le temperature toccano i -10/-15°C, l'intero comprensorio viene innevato in appena 80 ore e queste condizioni ottimali permettono di mantenere una soffice coltre di neve (prodotta utilizzando acqua in buona parte proveniente dal più grande, moderno ed ecologico bacino di raccolta interno di tutto l'Alto Adice) fino a marzo o aprile. E tutto ciò con un ridotto consumo idrico ed energetico: grazie alle misurazioni della profondità della neve e ai dati Gps, l'impiego serale di sei gatti delle nevi per preparare le piste è stato ridotto di circa un'ora. La diretta conseguenza è stata una riduzione del fabbisogno di carburante pari a circa il 25%.
Riduzione dei gas di scarico a Carezza
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A Carezza diminuzione delle emissioni
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A Carezza temperature che toccano i -10°
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Inoltre, la riduzione della velocità degli impianti negli orari di minor afflusso contribuisce a migliorare il bilancio energetico dell'area sciistica, la quale gode anche di una riduzione dei gas di scarico e dell'impatto dell'inquinamento acustico sulla flora e sulla fauna locale, grazie alla sempre più diffusa abitudine dei turisti di servirsi dello shuttle per raggiungere le piste. Nel segno di un'etica green, il menu del personale dell'area è composto da ricette che rispettano l'ambiente e tutti gli eventi organizzati a Carezza seguono semplici regole per preservare la natura, come l'utilizzo di prodotti prevalentemente locali, il progressivo abbandono di materiali stampati e l'impegno a incoraggiare l'uso dei mezzi pubblici per gli spostamenti. A tutto questo, si aggiunge il sostegno a progetti di protezione del clima nei paesi del terzo mondo, nel tentativo di arginare almeno in parte un cambiamento purtroppo inevitabile.