Viaggio alla scoperta di Parma attraverso i cinque sensi. Un affascinante tour ricco di storia, arte, bellezza e tradizioni culinarie, veri e propri cavalli di battaglia della cosiddetta Food Valley.
Parma, piazza Duomo (foto Francesca Cavalca)
Parma e il Castello di Tabiano
Per andare alla scoperta di Parma, abbracciandone idealmente la ricchezza con uno sguardo panoramico, non esiste forse punto di partenza e di vista migliore di quello del Castello di Tabiano, edificato più di mille anni fa come fortezza militare dai marchesi Pallavicino?per controllare la via Emilia, la via Francigena e il prezioso sale, ingrediente fondamentale per la nascita di alcune specialità gastronomiche del territorio.
Parma, il Castello di Tabiano (foto Francesca Bocchia)
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Parma, interno del Castello di Tabiano
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Parma, Castello di Tabiano (foto Francesca Bocchi)
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Oggi abitazione privata?visitabile solo accompagnati da guide che introducono il pubblico in una dimensione spazio-temporale suggerita da antiche cantine, meravigliosi saloni decorati con stucchi e affreschi, scaloni e terrazze affacciate su un paesaggio verde e sterminato, il maniero offre anche la possibilità di soggiornare nelle case dell’Antico Borgo medievale, trasformate nel?Relais de Charme Tabiano Castello,?e di fermarsi a pranzo o a cena nel ristorante il Caseificio.
Un viaggio on the road attraverso le auto vintage
Se si ha poco tempo, ma non si vuole rinunciare all’idea di poterlo dominare scegliendo di viaggiare tra un’epoca e l’altra, il consiglio è quello di assicurarsi un’esperienza on the road noleggiando una delle sofisticate vetture vintage di Slow Drive: in questo modo, 48 ore possono rivelarsi sufficienti per attraversare la galleria della storia e passare dal Medioevo alla Belle Époque a bordo di un mezzo che evoca leggendarie pellicole del secolo scorso.
Parma, un'auto vintage di slow drive
Tra le mille destinazioni possibili, la deviazione da scegliere in questo itinerario nel cuore dell’Emilia indica Salsomaggiore con le magnifiche Terme Berzieri, che quest’anno celebrano il centenario dell’inaugurazione con un grande evento espositivo e una serie di iniziative che da maggio a dicembre 2023 coinvolgeranno tutta la città. Emblema del termalismo europeo ed esempio unico di art déco termale, la struttura realizzata a partire dal 1914 dall’architetto Ugo Giusti e decorata dall’artista fiorentino Galileo Chini – che interpretò l’occasione come un’opportunità di esprimere le proprie influenze orientali – sarà il cuore di un programma diffuso, incentrato sulla figura dello stesso Chini, nato 150 anni fa. La mostra Galileo Chini. Oro ed Oriente. Alchimie decorative per “Le più belle Terme del mondo”, che svela la monumentalità artistica di Salsomaggiore, a cura di Maurizia Bonatti Bacchini e Valerio Terraroli, si terrà dal 26 maggio al 24 settembre 2023 e racconterà il genio di Chini attraverso grandi dipinti, disegni preparatori, oggetti ceramici. Oltre alle Terme Berzieri, luogo fortemente caratterizzato dai richiami all’oro, saranno coinvolti altri edifici monumentali della città, come il Palazzo dei Congressi, la Corte Civica Tommasini, e Villa Fonio, che verrà aperta per la prima volta al pubblico.
Parma, Salsomaggiore, Terme Berzieri
I tesori culinari di Parma
Dai tesori dell’arte a quelli della tavola. Da questa terra non si può andare via senza aver prima omaggiato con un inchino gastronomico e un assaggio uno dei simboli della Food Valley: il Parmigiano Reggiano. A 15 minuti da Salsomaggiore c’è Fidenza, dove il caseificio Parma2064 (proprio di fianco al Fidenza Village) produce oltre 30mila forme l’anno di un pluripremiato Parmigiano Reggiano. Grazie alle visite guidate è possibile conoscere, direttamente dalla voce del casaro, l’intero processo di produzione e ammirare le alte scalere nei magazzini di stagionatura.
Parma, un caseificio di parmigiano reggiano (foto Francesca Bocchi)
Il percorso poi vira poi verso Polesine Parmense, regno del Culatello, da assaporare all’Antica Corte Pallavicina dei fratelli Massimo e Luciano Spigaroli, originariamente castello trecentesco sulla golena del Grande Fiume, famosa per l’omonimo ristorante, per il bistrot Hosteria del Maiale, per il Museo del Culatello e del Masalèn e per le storiche cantine di stagionatura, le più antiche al mondo ancora attive, del 1320. In un luogo che è di fatto un sogno di famiglia divenuto realtà, è anche possibile pernottare: il relais offre agli ospiti undici camere eleganti, con tutti i comfort e l’attenzione per i dettagli, dove lo stile moderno inserito durante i lavori di ristrutturazione si sposa piacevolmente con gli arredi d’epoca e il magnifico soffitto a cassettoni del XVI secolo.
Antica Corte Pallavicina (foto Davide Bianchi)
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Antica Corte Pallavicina, culatelli in fase di stagionatura (foto Luca Rossi)
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Parma, Antica Corte Pallavicina (foto Davide Bianchi)
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