«Nei Paesi Baschi si parlano tre lingue: lo spagnolo, il basco e la gastronomia…». Presenta così la sua regione Daniel Solana, direttore di Basquetour, in occasione del lancio di Euskadi Confidential, e niente è più vero!
E se del basco sappiamo principalmente che è una delle poche lingue che non ha nessuna parentela con altri idiomi, europei e non, con lo spagnolo e soprattutto con la gastronomia ce la caviamo benissimo! Per chi è di passaggio è difficile imparare anche solo poche parole di cortesia - io ho imparato solo Ongi Etorri, che non significa altro che Benvenuto ed è quello che questa terra esprime al meglio, l’accoglienza!
Per chi non li conosce, i Paesi Baschi si identificano magari solamente con Bilbao e il suo celeberrimo museo Guggenheim, oppure con l’inizio del Cammino di Santiago, invece tanti e sorprendenti sono i volti di questa regione che concentra in un territorio di 7.200 km2, piccolo ma intenso, paesaggi verdeggianti, città non grandi ma ricche di spunti, opere di architetti iconici, paesaggi incontaminati, zone rurali e climi diversificati. E una gastronomia di assoluta eccellenza, appunto. Si spazia dalla cultura alla natura, dai cammini religiosi all’arte contemporanea, dalla brezza del mare al clima più secco della serra. Un mondo in miniatura che non può che sorprendere e affascinare.
Ma sopra ogni cosa incanta la gentilezza e la simpatia della popolazione, che fa tutto con una grandissima passione, che sia nel campo dell’artigianato, in quello dei prodotti gastronomici o in quello dell’arte, ed è fiera e orgogliosa di appartenere ad un territorio che, inutile dirlo, è unico.
Vigneti nella Rioja Alavesa
Paesi Baschi, una cucina stellata e... stellare
La gastronomia basca ha un posto di assoluta preminenza nell’ambito europeo, (e mondiale) con 33 stelle Michelin (guida 2023) in 23 locali: quattro ristoranti - Arzak, Akelarre, Martin Berasategui e Azurmendi) - hanno tre stelle, due hanno due stelle, Amelia by Paulo Airaudo, e Mugaritz, e ben 17 hanno una stella. Di questi ultimi abbiamo avuto la fortuna di provarne ben tre: Atelier Etxanobe a Bilbao, Kokotxa a San Sebastian e Arrea! nel cuore della montagna alavesa, che ha appena ottenuto, meritatamente, la sua prima stella.
Iniziamo col dire che gli chef stellati che abbiamo incontrato hanno tutti un modo di fare assolutamente cordiale e alla mano, e chi vive qui ci conferma che non esistono invidie e gare a chi è il più bravo, forse perché la cucina stellata qui è così diffusa che fa parte del vissuto della gente. Anche i locali sono accoglienti e non ti fanno sentire in alcun modo a disagio. Siamo qui per mangiare bene, e questo è tutto; non c’è tutta la ‘messa in scena’ che troviamo spesso da noi. E questo vale già una stella in più!
Atelier Etxanobe a Bilbao
Cominciamo con l’Atelier Etxanobe, dove un simpatico e coinvolgente Fernando Canales - che ci presenta in italiano la sua cucina “fatta di passione e allegria” - ci propone il menu degustazione Chef Atelier con i suoi piatti iconici accompagnati dai vini della Rioja Alavesa. Il menu (125€ senza pairing dei vini) condensa in 12 portate tutta la tradizione di eccellenza del suo ristorante che da cinque anni è nel cuore dell’Estanche di Bilbao (affiancato da meno formale La Dispensa di Etxanobe), dopo aver deliziato per 18 anni con la sua cucina i partecipanti ai congressi dell’Euskalduna Palace. I prodotti del mare sono i protagonisti, a cominciare da quello che i locali chiamano La sposa dei Baschi, che è la guancia del merluzzo, detta kokotxa. Si prosegue con Carpaccio di scampi con caviale, Lasagne di acciughe su zuppa di pomodoro naturale, Zuppa di tartufo con asparago verde, Calamari grigliati, Baccalà con pil-pil di liquerizia e olive nere, Tonno al ‘wasabi europeo’ (puré di spinaci e senape) e sumac, Piedini di porco con lemongrass, mela e coriandolo. Per dessert Capriccio di eucalipto con galletta di lamponi e cocco e Panna cotta di violetta con sfera di Yuzu che esplode in bocca. Alla fine del pranzo, un’esperienza multisensoriale con l’ausilio di oculus che trasportano in un mondo onirico, mentre lo chef ti sussurra all’orecchio le sensazioni che il suo dessert (da gustare in un solo boccone) - Spuma di carote con zenzero, fave Tonka e lime in nitrogeno liquido - trasmette al palato. Un’emozione senza pari!
Atelier Etxanobe | Calle Juan Ajuriaguerra Kalea 8 - 48009 Bilbo, Bizkaia, Spagna | Tel +34944421071
Kokotxa a San Sebastian
Ed è proprio la parte nobile del merluzzo a dare il nome al Kokotxa, ristorante gastronomico nascosto nel centro della città vecchia di San Sebastian, vicino alla basilica di Santa Maria, al porto e alla spiaggia de La Concha. Qui lo chef Dani Lopez - che ha aperto il suo ristorante insieme a Estela Velasco nel 2002 dopo aver lavorato tra le altre nelle cucine di Arzak e Akelarre, e ha ricevuto la sua prima stella Michelin nel 2007 – propone una cucina contemporanea ispirata dalla tradizione basca con influenze da altre culture (Giappone, India, Turchia). La sua proposta è declinata in un Menu Degustazione da 14 portate a 140€ e un menu De Mercado, cioè di stagione, da 10 portate a 90€ (entrambi senza contare vino e caffè). Nel Menu del Mercato, Crema di zucca e Crema di cavolfiore con cozza marinata per l’aperitivo, e poi Trota dei Pirenei su crema di insalata con Codium, Baccalà su hummus di fave e infusione di peperone rosso, Granchio croccante con cocco e crema di ravanello bianco, Controfiletto con french toast di peperone rosso su spinaci alla senape ed emulsione di sesamo nero, e per finire un Bizcocho Pasiego, torta di mandorle con gelato di albicocca su un crumble di cioccolato e crema di nocciola e i classici Petit Four. Delizioso.
Kokotxa San Sebastian
Kokotxa | Calle del Campanario, 11 - 20003 Donostia-San Sebastian, Gipuzkoa, Spagna | Tel +34943421904
Arrea a Santa Cruz de Campezo
Inaspettato trovare nella zona più meridionale dei Paesi Baschi, al confine del Parco Naturale di Izki, un ristorante gastronomico di questo livello. Non ci si passa per caso. Non sorprende invece sapere che proprio in questi giorni il ristorante Arrea! che già aveva avuto il riconoscimento di due soli dalla guida gastronomica spagnola Repsol, abbia appena ricevuto la sua prima stella Michelin.
Lo chef proprietario, Edorta Lamo, accompagna i commensali in un affascinante viaggio culturale e gastronomico attraverso la regione della Montaña Alavesa e ricorda anche i tempi in cui la cucina locale si basava sul furtivismo, furti dettati dalla necessità di sopravvivenza. L’ambiente della sala principale, rivestito di legno di quercia, è decisamente rustico, con un’atmosfera familiare e grandi vetrate che si affacciano su un patio interno. Un ambiente in linea con i piatti del menu a base principalmente di selvaggina, retaggio ancestrale dei tempi in cui i suoi antenati, che non possedevano la terra, dovevano cacciare in montagna. Anche i cucchiai e le coppette di legno di bosso, i taglieri, i piatti di portata sono gli strumenti per rivalutare una cultura locale che negli ultimi decenni è stata trascurata e sottovalutata. Si tratta quindi di un impegno gastronomico locale che cerca di promuovere, insieme ad altri agenti, produttori, artigiani e abitanti, la cultura della montagna.
L’incredibile proposta culinaria - selvaggina, erbe selvatiche, tartufo, miele, frutti autoctoni quasi estinti - comincia con l’almuerzo, praticamente un vero e proprio pranzo di benvenuto a base di paté, formaggi, salumi e conserve, cui seguono tre portate principali a scelta fra granchio di fiume, pernice, prodotti dell’orto, trota, piccione, cervo e cinghiale, ognuno proposto in tre maniere differenti, ad un prezzo di 95 € inclusi deliziosi dessert. Il tutto accompagnato da vini biologici della regione. Un locale che vale davvero la deviazione.
Almuerzo da Arrea
Arrea | Subida al frontón 46 - 01110 Santikurutze Kanpezu, Álava, Spagna | Tel +34689740370
Marqués de Riscal a Elciego
Altrettanto interessante il menu del Restaurante 1860 Tradicion che si trova all’hotel Marqués de Riscal, iconico albergo progettato da Frank O. Gehry nei pressi di Elciego, nel sud della Rioja Alavesa, (che ha al suo interno anche un locale stellato che porta lo stesso nome sotto l’egida di Francis Paniego). Il ristorante, che serve anche le prime colazioni, si affaccia con vetrate spettacolari sulle colline e le vigne della tenuta, che, come ricorda il nome, risale al 1860. Il Menu Riscal, composto da alcuni dei piatti più rappresentativi, riassume ancora una volta l’essenza della cucina basca con piatti come le Crocchette cremose di prosciutto iberico, Carpaccio di gamberi su tartare di pomodoro, Peperoni caramellati con tuorli cotti a bassa temperatura e patate di Alava, Fave alla Riojana con frittata di pomodoro, Merluzzo su peperoni verdi e zuppa di riso, Guancia glassata con purè di mele e rucola, e per dessert Toast con formaggio fresco, mele renette e gelato di miele.
Il Restaurante 1860 Tradicion
Discorso a parte merita la cantina Herederos de Marqués de Riscal che, per la seconda volta di seguito, è stata nominata la seconda miglior cantina del mondo nel World’s Best Vineyards Contest – dopo la cantina Antinori nel Chianti - che premia le migliori destinazioni enoturistiche perché offre, oltre a vini pregiati, un’esperienza che spazia dalla storia antica degli edifici che hanno più di 160 anni, la visita delle cantine, la gastronomia stellata del secondo ristorante Marqués de Riscal, con le forme ardite e super contemporanee dell’Hotel Marqués de Riscal, a Luxury Collection Hotel, che porta la firma inconfondibile di Frank O. Gehry, cuore di questo luogo che per la completezza della sua offerta può portare con orgoglio il nome di Città del vino Marqués de Riscal. L’albergo ospita 51 camere spaziose e 10 suite in due edifici collegati fra loro da una passerella vetrata, spazi per riunioni, una libreria,e la Caudalie Spa Vinothérapie dove l’essenza del vino si può sperimentare anche nei trattamenti.
L'Hotel Marqués de Riscal visto dall'alto
Marqués de Riscal | C. Torrea Kalea 1 - 01340 Eltziego, Álava, Spagna | Tel +34945180880
I pintxos, tradizione basca
Ma non c’è bisogno di locali stellati per mangiare bene perché la gastronomia, nei Paesi Baschi, è un rito che si consuma al meglio in ogni genere di bar o ristorante. È un must fare il giro dei locali la sera per gustare - insieme praticamente a tutta la popolazione della città - i famigerati pintxos, i tipici stuzzichini di cui Gilda, in onore della attrice Rita Hayworth, è la capostipite: un’oliva verde denocciolata, un peperoncino verde sott’aceto, un’acciuga del cantabrico e un goccio di olio. Et volià. Semplicissimo e indimenticabile. Sembra che i pintxos - che sono una versione molto più elaborata e intrigante delle tapas - siano stati inventati proprio a San Sebastian, ma anche se non fosse vero, è certo che la città è quella che si presta meglio per il giro dei pintxos bar, seguendo l’esempio degli abitanti che, in ogni posto, ordinano solo la specialità locale, per passare poi al bar successivo, accompagnando ogni assaggio con un vino bianco frizzante e leggero, il Txakoli, o una piccola birra chiara, lo zurito.
Da Atari Gastroteka, di fronte alla basilica di Santa Maria, abbiamo provato il Foie alla piastra con crema di mais e cioccolato bianco, il Salmone affumicato con uovo e gambero lesso e una versione destrutturata della Gilda che oltre alle olive, alle acciughe e ai peperoncini, ha anche filetti di tonno alalunga disposti in un piccolo piatto.
Pintoxos da Atari a San Sebastian
Atari Gastroteka | C. Mayor 18 - 20003 Donostia-San Sebastian, Gipuzkoa, Spagna | Tel +34943440792
La scoperta del tesoro di Robinson Crusoe
Si chiama proprio Crusoe Treasure il progetto, unico nel suo genere, di Borja Saracho che ha inventato un modo per fare invecchiare il vino sott’acqua. Appassionato di sub, ha scoperto dopo attenti studi con l’enologo Antonio Palacios che le proprietà di alcuni dei vini del territorio (il Txakoli no, a esempio) migliorano se la maturazione avviene sott’acqua, e quindi ha inventato delle gabbie che vengono calate nel mare di fronte a Plentzia dove restano alcuni mesi, creando una sorta di barriera artificiale. I suoi vini si chiamano Sea Soul, Sea Passion e Sea Legend e sono confezionati in meravigliose scatole illustrate da un artista giapponese. L’idea perfetta è il pacco da due che contiene due vini identici, uno invecchiato in cantina e uno sott’acqua. Intorno al progetto, Saracho ha creato delle esperienze, tra cui la degustazione nel vino a bordo di una barca che fa il giro della baia sopra la cantina sommersa.
Il recupero delle bottiglie di Crusoe Treasure
Le tre province basche: Biscaglia, Gipuzkoa e Alava
La gastronomia è solo il background di un territorio che offre gioielli dell’architettura contemporanea e chiese antiche, montagne incontaminate e spiagge frequentate da surfisti, vigneti e zone rurali, scogliere battute dall’oceano e città piccole ma piacevoli e vivaci.
Biscaglia
Bilbao, capoluogo della regione di Biscaglia (Bizkaia in basco), è quella che più si è trasformata. Modificando la fisionomia e l’autostima di una città segnata dalle cicatrici di un passato industriale difficile da cancellare, legato all’estrazione del ferro, è passata da luogo di scarso interesse turistico a meta imperdibile, della serie “Io ci sono stato”, quando è stato inaugurato, nel 1997, il Museo Guggenheim di Frank O. Gehry. Motore della crescita e della rivoluzione culturale, urbana e sociologica della città, il museo, all’epoca della sua nascita è stato fonte di critiche e perplessità - come sempre avviene quando si rompono gli schemi, pur con l’idea vincente di mettere la cultura al centro dello sviluppo del territorio. Troppo di rottura, con quel nastro di titanio così avveniristico per l’epoca che avvolge un edificio squadrato sulle rive della Ria e riflette la luce in modo spettacolare. Adesso è forse l’edificio più amato e più noto di tutta la Spagna…
Il Guggenheim celebra quest’anno 25 anni, e lo fa mettendo in mostra con Sections/Intersections (fino al 22 gennaio 2023) i capolavori della sua collezione permanente in tre aree tematiche. Come dire, il meglio dell’arte del Novecento in versione maxi riunita sotto uno stesso tetto: i tulipani di Jeff Koons, le opere materiche di Anselm Kiefer, e poi Andy Warhol, Sol Lewitt, Jean Michel Basquiat, William de Koonig, Mark Rothko, Rauchenberg, la gigantesca tela Rising Sea di El Anatsui, interamente composta da tappi di bottiglia, e l’opera site-specific di Richard Serra, The Matter of Time, forme sinuose gigantesche che rendono omaggio al territorio con l’utilizzo dell’acciaio corten. Intorno al museo, le opere iconiche che connotano la zona esterna: Maman di Louise Bourgeois (il ragno), Puppy di Jeff Koons, Tall Tree and the Eye di Anish Kapoor e le Fire Fountains di Yves Klein che ormai fanno parte del vissuto della città.
Una città che adesso concentra, in circa un chilometro quadrato, opere di altri architetti cui è stato assegnato il premio Pritzker: Rafael Moneo (Biblioteca Deusto), Álvaro Siza (Aula Magna dell'Università) e Norman Foster (entrata delle stazioni della metro, chiamate ormai dai locali fosteritos). Sono anche presenti edifici di altri architetti celebri nel mondo come Santiago Calatrava (ponte Zubizuri), César Pelli (Torre Iberdrola) e Arata Isozaki (complesso residenziale Isozaki Atea).
Un giro in città con Euskadi Confidential non può prescindere dalla visita di alcuni dei negozi più tipici, gallerie d’arte come la Galeria Lumbreras, gioiellerie artigianali come Suart della giovane creatrice Ane Navarro Santisteban o la boutique di moda della stilista Mercedes de Miguel che incorpora un concetto innovativo dello spazio che evolve e si trasforma, secondo le esigenze, in privé per clienti esclusivi, passerella di moda o spazio per eventi.
Per godere della vista del Guggenheim, di un’ospitalità eccellente, di un design senza tempo e di una colazione straordinaria sulla terrazza dell’ultimo piano, c’è il Gran Hotel Domine Bilbao, un cinque stelle con 145 camere a prezzi davvero interessanti. È un edificio moderno, con vetrate nere inclinate che riflettono i dintorni e che guardano negli occhi il Puppy di Jeff Koons.
Il Guggenheim visto dal Gran Hotel Domine
Gran Hotel Domine Bilbao | Mazarredo Zumarkalea, 61, 48009 Bilbo, Bizkaia, Spagna | Tel +34944253300
Gipuzkoa
Sulla strada verso San Sebastian, capoluogo della provincia di Gipuzkoa, è d’obbligo una sosta a Getaria, piccolo e piacevole paese di pescatori, anche solo per vedere il bellissimo museo dedicato a Balenciaga, una delle superstar dei Paesi Baschi, che attrae 40mila visitatori l’anno. Qui, nella casa Aldamar, residenza estiva dei marchesi di Casatorres dove sua madre prestava servizio come sarta, Balenciaga cominciò la sua avventura che lo portò a essere uno degli stilisti più amati e conosciuti del mondo. Ora il museo che porta il suo nome, un edificio avveniristico e inondato di luce, ospita la mostra Balenciaga Caractér, una collezione composta da 90 pezzi dello stilista, tra cui l'abito da sposa della regina Fabiola del Belgio o i vestiti disegnati per la principessa di Monaco, Grace Kelly. Alternativamente vengono esposte le collezioni della Fondazione Cristóbal Balenciaga, composte da oltre 1200 modelli.
L'interno del Museo Balenciaga a Getaria
Si prosegue lungo la costa con una sosta nello studio di Inigo Manterola, a Zarauz, pittore e scultore basco con la passione del mare; l’artista è figurativo nella pittura che rappresenta la vita dei pescatori e vedute di San Sebastian, e astratto nelle sue sculture di ferro, corten e acciaio inossidabile che rappresentano la sua concezione della continuità della linea nello spazio. Molte sue opere si trovano in hotel e ristoranti della zona.
E finalmente si arriva a San Sebastian, Donostia in basco, una cittadina che ha nella posizione - tra una splendida baia a forma di conchiglia, chiamata appunto La Concha, e una corona di montagne verdeggianti - nella vita artistica e culturale, nella gastronomia e nell’affabilità dei suoi abitanti i suoi punti di forza.
Abbiamo già citato come sia considerata la capitale gastronomica della regione, e forse di tutta la Spagna, se si pensa che 3 dei 12 ristoranti tre stelle del Paese si trovano proprio in questa zona, che in totale di stelle Michelin ne ha 16, (una delle più alte concentrazioni di stelle Michelin per metro quadro al mondo), ma è bello scoprire anche gli altri aspetti facendo un giro in città.
I quartieri più frequentati dai turisti del capoluogo della provincia di Gipuzkoa sono la città vecchia, con i suoi bar e ristoranti, le chiese più antiche e la piazza porticata della Costituzione - che una volta era un’arena per le corride, e che ancora porta i numeri sulle porte dei balconi; il centro con le sue architetture Belle Epoque e i negozi dello shopping, e infine Gros, il quartiere giovane, vibrante e bohemien, affollato di ristoranti e bar con musica dal vivo dove non è insolito incrociare i surfisti che affollano la spiaggia con la tavola sottobraccio.
Con Euskadi Confidential visitiamo i negozi del centro, tra cui Benegas, una profumeria storica di proprietà della stessa famiglia da quattro generazioni, che oltre a distribuire tutti i brand internazionali, ha creato un’essenza, Sirimiri, che in basco non è altro che una pioggerellina finissima. Un altro negozio storico è Box dove tutti gli articoli di pelletteria, rivestiti all’interno con materiali di riciclo e rigorosamente fatti a mano, hanno una storia e un aneddoto da raccontare. Uniche e riconoscibili le forme delle borse di questo negozio, creato dal padre dell’attuale proprietario che unì le sue abilità - maturate in una pelletteria che serviva la famiglia reale, che passava qui le vacanze estive – con quelle della moglie che ha ereditato dalla madre, figlia di una sarta che lavorava da Balenciaga, l’amore per la moda.
In centro si trova anche Minimil, flagship store del brand emblema del nuovo stile basco, mentre per visitare Casa Munoa, gioiellieri dal 1935, bisogna tornare nella città vecchia. Tutti i gioielli sono disegnati da Claudio Munoa, terza generazione della famiglia, nell’officina alle spalle del negozio. Munoa ha ideato anche un piccolo ciondolo che riproduce la baia della Concha con il suo isolotto centrale, chiamato proprio Donostiabay.
Oltre allo shopping, occupa un posto di primo piano anche lo sport, con la spiaggia di La Zurriola, nel giovane e vibrante quartiere di Gros dominato dall’architettura del Kursaal, il Palazzo dei Congressi ideato da Rafael Moneo, che è meta di surfisti da tutta Europa, mentre La Concha e Ondarreta si prestano al nuoto, al paddle board e alla vela. Poi ci sono le piste ciclabili, il trekking sui monti, le gite in barca (perché non visitare l’isolotto di Santa Clara con il suo faro?), i percorsi di jogging lungo la baia della Concha e la spiaggia di Ondarreta, fino al monte Igeldo, da cui si gode una vista spettacolare della baia, e all’iconica scultura di Eduardo Chillida Il pettine del vento.
Tra gli eventi che ogni anno si svolgono qui, merita menzione speciale il Festival internazionale del Cinema, che si celebra ininterrottamente dal 1953 e si tiene al Palazzo dei Congressi Kursaal e al Teatro Victoria Eugenia, mentre nell’iconico Hotel Maria Cristina alloggiano le star di Hollywood. Il premio alla carriera, assegnato quest’anno a David Cronenberg e a Juliette Binoche, ha visto tra i vincitori del Premio Donostia nel passato Francis Ford Coppola, Woody Allen, Oliver Stone, Agnès Varda, Hirokazu Koreeda e Costa-Gavras.
Altri eventi da seguire sono il Festival di Jazz e le feste tradizionali della Settimana Grande che evoca le antiche tradizioni.
Per soggiornare in città l’indirizzo giusto è l’hotel Lasala Plaza, che sorge nella citta vecchia all’estremità settentrionale della Concha, tra il porto, la spiaggia e il monte Urgull con la sua statua dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Spettacolari le stanze che si affacciano sul mare, ma molto belle sono anche le camere Corner Historical, che pur avendo una vista parziale del mare, sono delle piccole suite con due ambienti separati. Fiore all’occhiello di questo hotel ospitato in un edificio del 1917 è l’esclusivo Roof Top Terrace, riservato ai soli ospiti dell’hotel, con piccola piscina, bar e una vista imperdibile sulla baia.
La vista dalla terrazza dell'Hotel Lasala
Lasala Plaza | Lasala Pl. 2 - 20003 Donostia, Gipuzkoa, Spagna | Tel +34943547000
Alava e la Rioja Alavesa
Ci spostiamo dalla parte opposta delle montagne dove ci si imbatte in un paesaggio del tutto diverso, fatto di campi, zone rurali, boschi di querce. È la Rioja Alavesa.
Qui vale la pena conoscere la filosofia di Izki Golf, il primo campo da golf completamente pubblico della Spagna. Ideato e disegnato da Severiano Ballesteros ai margini del Parco Naturale di Izki, questo campo da golf, 18 buche par 72, con ampi fairway circondati da querce, faggi e agrifogli, è nato per avvicinare a questo sport, solitamente considerato elitario, tutti quelli che vogliono godere della natura straordinaria della Montagna Alavesa, senza l’obbligo di doversi fare soci. Qui è possibile anche affittare bici, fare equitazione e godere dell’assenza di inquinamento luminoso per osservare un cielo meraviglioso dall’Osservatorio astronomico.
Il golf si trova a metà strada tra Logroño, capoluogo de La Rioja, e Vitoria-Gasteiz, capoluogo dei Paesi Baschi e della provincia di Álava. Il nucleo medievale della città, che risale al 1181, è circondato dalla città nuova (ensanche) che si è sviluppata nei secoli XVIII e XIX con grandi viali, giardini ed edifici che ricordano l'importanza e l'eleganza di questa città.
Imperdibile è la Cattedrale di Santa Maria eretta nel punto più alto della collina del Campillo, magnifica chiesa gotica la cui costruzione iniziò nel XIII secolo nel nucleo antico, prolungandosi anche nel corso di quello successivo. All’esterno non si nota l’aspetto gotico, che risale al XIV secolo, ma si vede che è stata costruita come chiesa-fortezza. I problemi strutturali dell’edificio hanno richiesto un’immensa opera di ristrutturazione dalle fondamenta che però si sono svolti dal 2000 in poi con il motto “Aperto per lavori”. Le messe si svolgono solo nei weekend e nei giorni festivi più importanti; negli altri giorni la cattedrale funge da monumento storico culturale con visite guidate per scuole e turisti, conferenze e concerti.
La chiesa di Santa Maria a Vitoria
Il centro nevralgico della città è la piazza della Virgen Blanca, presieduta dal monumento della battaglia di Vitoria. Qui si trova la chiesa di San Miguel, che ospita l'immagine della Vergine Bianca, patrona della città.
Veduta notturna della piazza della Virgen Blanca
Euskadi Confidential
Per godere al meglio di tutte le esperienze più autentiche, emozionanti e sofisticate, l’ente di promozione dei Paesi Baschi, Basquetour, ha creato Euskadi Confidential, un prodotto esclusivo che comprende un’accurata selezione di 85 fra alberghi di lusso e boutique hotel, ristoranti, cantine, negozi esclusivi, trasporti, esperienze turistiche e risorse museali come il Guggenheim o il museo dedicato a Balenciaga, che ha portato questa regione sul palcoscenico mondiale della moda. Euskadi Confidential offre servizi totalmente personalizzati e attività esclusive come voli in elicottero, giri in barca, incontri con artigiani, artisti e titolari di negozi storici e trasporti in auto di lusso. Meglio se con una guida fantastica, competente e paziente come Ainhoa Dominguez, praticamente l’unica che parla un ottimo italiano! Il modo migliore per conoscere un posto straordinario dove tornare più e più volte. Per ora AGUR!
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