Il progetto di una cucina “gentile ma decisa” de La Dispensa dei Mellini è firmato da Lorenzo Biancolella, imprenditore di esperienza nella ristorazione, ma a realizzarlo è la mano gentile di una donna, Susanna Sipione. La chef accoglie la clientela con proposte semplici e invitanti ispirate alla tradizione romana ma con un tocco di leggerezza. Ne anticipa l'offerta già la cucina a vista che occupa parte della sala, che ricorda quella di casa, a cui siamo abituati un po' tutti per i riti della tavola.
Il ristorante di quartiere
Ma non tutto è scontato perché il menu è in continua evoluzione, sia nelle idee della chef, insediatasi qui nel 2019, che nella disponibilità del mercato e delle stagioni. «Così - dice- la nostra clientela può gustare sapori nuovi ogni giorno». Oppure - perché no- anche nella stessa giornata perché questo è diventato un rassicurante ristorante di quartiere che per i tanti impiegati dei numerosi uffici che scelgono una proposta veloce ma sempre in linea con le loro aspettative.
Un passato evocativo
L'insegna del locale ha un passato evocativo: è quella dell’Associazione enologica dei Mellini, una rivendita di vini e presidio Slow Food che occupava questi spazi al Lungotevere dei Mellini 31. Nato come bistrot informale, offriva piatti freddi e poco altro, prima che la chef ne ampliasse e riformulasse la proposta. E il successo non ha aspettato ad arrivare nonostante la capienza limitata, appena 28 posti, dehors compreso. La struttura in legno, mattoni a vista e luci soffuse promettono relax e i pochi elementi decorativi sono originali, come le fotografie che contribuiscono a renderne autentica l’anima casalinga.
Susanna Sipione
Solide radici e approccio moderno
Ne ha di esperienza Susanna Sipione, anche internazionale, con soggiorni a Londra e in Australia. Ma qui ha voluto dar vita a un progetto tutto suo con solide radici ma con un approccio moderno in cui la tecnica, quando c'è, è assorbita dal rispetto assoluto della materia, ne diventa parte. Si nota soprattutto nei piatti a base di quinto quarto, materia delicatissima ma che se ben trattata sa esprimersi con effetti inediti. Così lo Spiedo di milza piastrata con salsa alla diavola e pandorato, la Coratella d'agnello o la Trippa fritta con salsa cacio e pere. La mitica Coda alla vaccinara poi è un vero trionfo e nessuno lascia il piatto senza fare la scarpetta anche perché il suo sugo è ottimo anche per condire la pasta. «Faccio ogni giorno la spesa dal macellaio e dal fruttivendolo di fiducia – dice - mi rivolgo ad artigiani e produttori per portare in tavola solo il meglio. Una scelta impegnativa ma che mi ripaga quando i clienti apprezzano i piatti che preparo quotidianamente. Propongo una cucina di contenuto più che di forma che dona risalto alle lunghe cotture, fondamentali nella mia idea, per esaltare e concentrare il sapore delle materie prime con abbinamenti armonici che possano rendere i sapori riconoscibili».
Diverse le paste fatte in casa
Tante le paste fatte in casa con la possibilità di sceglierne i sughi. Da provare le Fettuccelle al ragù di polpo ubriaco, crema di pane e basilico e le Linguine di Gragnano pane, burro e alici, finocchietto e spumoso di Pecorino romano Dop, mentre tra i secondi da segnalare il Petto d’anatra agli agrumi, bietole e mandarinetti canditi e la Faraona ripiena di fichi, sedano rapa e cavolo nero.
Interessante anche la proposta dei “Mellini”, piccoli assaggi che consentono di poter provare più piatti del menu, e la selezione di dolci fatti in casa tra cui il Soufflé al cioccolato fondente, il Tiramisu, la Creme Brulée e le Frittelle calde di ricotta, sapore della memoria che riporta all'infanzia. Susanna ama anche il contatto stretto con gli ospiti e si ferma a parlare volentieri ai tavoli, lasciando temporaneamente il timone ad Andrea Annibaldi, suo storico e fidatissimo sous chef.
La Dispensa dei Mellini
Lungotevere dei Mellini 31 - 00193 Roma
Tel 06 321 2633