Torgiano è uno splendido borgo medievale del XIII secolo in provincia di Perugia, con mura, torri, chiese e palazzi antichi. La sua innegabile bellezza gli ha spalancato le porte all’esclusivo club dei Borghi Più Belli d’Italia. È circondato dal Parco fluviale di Tevere e Chiasco, anche noto come Parco “dei Mulini” per la presenza di antichi mulini ancora ben visibili. Tanti i percorsi naturalistici di grande suggestione come quello che incornicia l’insediamento medievale di Brufa, una minuscola frazione di Torgiano, con un paesaggio tra i più gradevoli d’Italia con un mare di vigne e di uliveti che l’attraversano.
Tramonto su Borgobrufa SPA Resort
Ciò che la rende speciale è “La Strada del Vino e dell’Arte”, un percorso di sculture contemporanee realizzate da artisti, anche di fama internazionale, che impreziosisce in via permanente le colline della frazione. Un’esperienza artistica tra le più originali e moderne, che ha portato alla realizzazione del Parco delle Sculture contemporanee: un’esposizione a cielo aperto per grandi opere, arricchita di anno in anno con nuovi lavori per sottolineare il connubio tra scultura, arte ed ambiente naturale e in particolare con le persone che hanno trasformato e modellato tale territorio per plasmarlo al meglio.
Da agriturismo a resort di lusso
Un’altra importante realtà che dà lustro all’antica Castel Grifone (il nome originario di Brufa) è il Borgobrufa SPA Resort, un gioiello di charme e lusso che si trova in posizione privilegiata per gettare lo sguardo su alcuni dei luoghi più celebri dell’Umbria: in primis Perugia e Assisi.
Fino a 30 anni fa il resort era un’azienda agricola (quattro casolari principali distribuiti su 12 ettari di terreno coltivabile) scelta da Andrea Sfascia e dalla moglie Ivana – i proprietari del resort - per la posizione unica e lo stile architettonico, tipicamente umbro, che la caratterizzava.
Nel 2002, dopo importanti interventi di ammodernamento, nacque il Country House Borgo Brufa: 14 camere, un ristorante, un’area accoglienza e una piscina. Nel 2006, dopo appena quattro anni, prese vita il Borgobrufa SPA Resort con la ristrutturazione della maestosa Villa Nobile del ‘700, la creazione di ulteriori 28 camere Elegance e di sei suite, nuove sale ristorante e uno tra i primi centri benessere della regione, che diventerà nel 2011 la più grande SPA dell’Umbria.
Nel 2019 altri importanti lavori di ristrutturazione, sempre mantenendo intatta la originaria struttura di antico borgo tipico umbro, per garantire agli ospiti (ammessi solo a partire dai 18 anni) un soggiorno piacevole all’insegna di quiete, comfort e cucina gourmet. In un luogo di rara bellezza, lontano dal turismo di massa, creato per una clientela che sa riconoscere la qualità e apprezza la bellezza.
Uno scorcio dell'Imperial Emotion Suite & Spa
Attualmente la struttura, immersa in quattro ettari di verde, tra olivi, vigneti e giardini, è una tra le più importanti realtà Spa e benessere dell’hotellerie di lusso nazionale. Ed è, senza ombra di dubbio, un luogo ideale per fuggire dalla quotidianità e godersi un periodo di riposo in piena armonia con il territorio e la natura circostante.
La maestosa Imperial Emotion Suite & Spa
Le camere sono 49, comprese le suite, dislocate in vari casolari collegati a reception, Spa e ristorante mediante comodi passaggi interni. Sono tutte con vista panoramica e caratterizzate da arredi della tradizione umbra o con design moderno e ricercato. Nove le tipologie: Garden Room, Comfort Room, Panorama Room, Prestige Junior Suite, Dream Suite, Charme Suite (con idromassaggio interno per due persone), Romantic Suite (con zona panoramica esterna riservata, con piscina idromassaggio di coppia) e Luxury Love Suite con Spa privata a uso esclusivo, sauna finlandese e piscina interna privata riscaldata con panche idromassaggio sommerse.
A queste, dall’anno scorso, si deve aggiungere la nuova Imperial Emotion Suite & Spa di circa 200 metri quadri: due camere doppie, angolo bar con selezione di prodotti locali, artigianali e bio, wine bar, piscina interna riscaldata con panca idromassaggio, sauna finlandese e bagno turco, doccia sensoriale, letto relax e videoproiettore in piscina. A disposizione degli ospiti, a uso esclusivo, anche patio esterno di 40 metri quadri con piscina idromassaggio riscaldata e giardino di 220 metri quadri.
Il benessere individuale è uno dei punti di forza del resort
Spa: 3.000 metri quadri di relax e benessere
Nel cuore del resort, tra la reception e il ristorante, si incontra la Spa di 3.000 metri quadrati, la più grande dell’Umbria. Regno di tranquillità, quiete e benessere con la piacevole melodia dei giochi d’acqua in sottofondo. Qui ognuno può dedicarsi al proprio benessere individuale, vivere romantiche esperienze di coppia e rigenerarsi nelle saune con bagno di vapore, bagno salino, sauna della natura e sauna panoramica. Poi distendersi nelle aree relax (sensoriale e panoramica) dopo avere effettuato un passaggio veloce nella sala dei cristalli di neve dove la temperatura massima è di 12°C: ambiente ideale per il raffreddamento del corpo e la riattivazione della circolazione sanguigna, in contrasto con la calda temperatura delle saune.
Non può mancare un bagno nella piscina estiva e in quella interna collegata mediante porte scorrevoli a quella esterna con acqua riscaldata, aperta tutto l’anno, con postazioni per l’idromassaggio e getti relax. Ci si può anche concedere un trattamento nell’Aemotio Spa animata da una cromoterapia personalizzata per provare la dolce sensazione di essere accarezzati da gocce di pioggia. Il benessere continua nel Vitarium, la biosauna con essenze naturali, musica meditativa e illuminazione policromatica, nella Stanza delle Stelle e in quella del Camino. Infine i trattamenti, ispirati alla natura e alle tradizioni umbre, spaziano da massaggi a impacchi, individuali e di coppia, da vivere nelle esclusive Private Spa.
Andrea Impero con la brigata di cucina
La cucina di Andrea Impero
La cucina è uno dei fiori all’occhiello del resort. La brigata è guidata da due anni e mezzo da Andrea Impero, giovane cuoco di 32 anni, già traboccante di cultura gastronomica e di esperienze in Italia e all’estero. Il suo è un progetto di cucina importante e sostenibile che ha uno dei capisaldi nella valorizzazione del territorio e dei produttori locali: allevatori, agricoltori e artigiani che lavorano con amore e passione e che poi gli forniscono le materie prime di qualità che utilizza nella cucina del Borgobrufa SPA Resort. La sua brigata è composta da Daniele Binario (sous chef), Diego Pennacchia, Antonio Virgilio, Luigi De Fazio, Giacomo Pochini, Nicola Marzano, Pamela Fabrizi (pasticcera colazioni) e Andrea Angeleri (pasticcere ristorante).
«Due anni e mezzo fa ho deciso di lasciare un noto ristorante di Mosca dove ero chef executive resident – racconta Andrea Impero – per occuparmi della cucina del Borgobrufa. Scelta la mia dettata dalla precisa volontà di tornare in Italia per dare vita, da un lato, a un progetto di cucina importante e sostenibile, incentrato sull’utilizzo di prodotti a chilometro zero, autentici e genuini, molto spesso di nicchia, che da sempre contraddistinguono l’Umbria e aree limitrofe e, dall’altro, aiutare le aziende agricole del territorio che oggi fanno parte della rete di miei fornitori, che ho individuato uno a uno».
Una selezione di 51 tra aziende agricole, allevatori, casari, macellai e norcini, tutti impegnati a rispettare il benessere degli animali, l’armonia e i cicli della natura. Piccoli produttori in grado di garantire quella qualità di cui ha bisogno. Infatti l’eccellenza delle materie prime locali, tracciabili e frutto di una filiera cortissima, garantisce da un lato la valorizzazione del territorio umbro e dall’altro la qualità sulla tavola degli ospiti.
Inoltre alcuni prodotti provengono direttamente dalle coltivazioni di vigneti e oliveti della famiglia Sfascia, proprietaria del resort: tra questi l’olio extravergine d’oliva “Le gocce del Borgo” e i vini come Burgus (un blend di Sangiovese e Cabernet) e Poggio Belvederino un bianco elegante e di grande fascino frutto dell’incontro tra Manzoni e Trebbiano.
Lo stile del ristorante Elementi Fine Dining
Due ristoranti: Quattro Sensi ed Elementi Fine Dining
Quattro Sensi è il ristorante principale del resort. Una vista panoramica accompagna gli ospiti anche a tavola, grazie alle vetrate a tutta altezza, particolarmente suggestive la sera quando le luci delle città vicine, adagiate sulle colline circostanti, creano uno spettacolo incantato.
Elementi è il nuovo ristorante gourmet, aperto a settembre dell’anno scorso, che ha già ricevuto i “Due Cappelli” nell’edizione 2022 della Guida “I Ristoranti ed i Vini d’Italia” dell’Espresso. L’entrata, a pochi metri dalla reception, immette nella sala con otto tavoli ben distanziati, intima, elegante e luminosa grazie alla grande vetrata che domina la campagna umbra.
«La cucina che propongo al Quattro Sensi – sottolinea Impero - è stagionale, gioiosa, golosa e gustosa. È una cucina diretta e sincera che valorizza sapori autentici e specialità umbre di grande qualità, per creare piatti capaci di emozionare e con alle spalle un racconto, fatto di tradizioni, intuizioni e pensieri. Nell’Elementi, invece, esprimo il mio pensiero di cucina a 360° e propongo agli ospiti due percorsi di degustazione: Visione di sei portate e Ispirazione di otto ».
Andrea Impero con l'addetta di sala Maria Antonella Di Renzo
Il primo è dedicato all’Umbria. Ogni piatto racconta una micro zona della regione, in termini di tradizioni, aziende e prodotti. Ad esempio il “Terra Bagnata”, a base di anguilla farcita nella sua “salsiccia” con sedano nero fermentato, racconta del Lago Trasimeno. Invece il piatto “3P”, Pecora, Pecorino, Percoca, parla della Valnerina e di Francesco Rossi di Cascia, allevatore di pecore e produttore di caprini straordinari assieme alla moglie, che ha fatto capire ad Andrea Impero quanto sia importante la pastorizia nel 2022. Il percorso Ispirazione invece è più articolato e complesso e trae ispirazione dai territori dove Impero ha lavorato - Siena nelle cucine della Taverna del Capitano, il ristorante bistellato dove forgia le sue conoscenze, poi Roma, Vladivostok, Londra e Mosca per citarne alcuni - o che ha visitato come turista.
Ricette etiche
«Le idee e gli spunti – puntualizza - arrivano anche nei momenti di libertà e relax mentale tipici dei periodi di vacanza. Il primo piatto che viene servito è il “Nugget di pollo” che vorrei diventasse un piatto simbolo della mia cucina. Racconta in particolare la storia di Laura Peri, una allevatrice della Val d’Orcia che è riuscita a dare dignità all’animale che ha meno dignità al mondo, il pollo. Il “nugget” fa da fil rouge per tutte le altre portate, tra cui il “Porco Tonno” a base di cinturello orvietano urbevetus preservato. Per terminare in bellezza la Brioscia, il dolce che non t’aspetti, quello col tuppo, il “nasone” che lo sovrasta a base di crema inglese e acqua distillata di fiori d’arancia amara, presidio Slow Food».
Ogni piatto racconta una microzona della regione
Ogni portata contempla un preciso abbinamento con vino, birra o vermouth che viene proposto al momento in cui la pietanza arriva in tavola. È anche previsto un percorso di assaggio dei vari extravergini di oliva utilizzati nel ristoranti e inseriti in carta: oli di Umbria, Lazio, Toscana, Liguria, Trentino, Veneto e Puglia per citarne sono alcune delle regioni di provenienza. La cantina accoglie circa 330 etichette di pregio tra vini del territorio, regionali, italiani e internazionali. Non c’è che dire, la qualità è tale da far immaginare che l’Elementi Fine Dining riesca a breve a entrare nel firmamento dei ristoranti stellati.
Borgobrufa SPA Resort
via del Colle 38 – 06089 Brufa di Torgiano (Pg)
Tel 075 9883