Scheggino, in provincia di Perugia, è un piccolo borgo medievale di circa 600 abitanti e otto minuscole frazioni (Ceselli, Civitella, Collefabbri, Monte San Vito, Nevi, Pontuglia, San Valentino e Schioppo) una diversa dall’altra. Aggrappato alle colline della Valnerina, sulla riva sinistra del Fiume Nera, è contornato da un paesaggio aspro e antico con un ecosistema prezioso ed a tratti incontaminato. Il nome Scheggino sembra derivare da Schiaginum, che sta per “scheggia”, in omaggio al ripido costone roccioso su cui è sorto. In origine era un piccolo borgo (“Capo la Terra”, questo era il suo nome) costruito verso la fine del XII secolo attorno a un castello protetto da mura triangolari, e con una imponente torre di avvistamento che gli garantiva una completa visuale sulla vallata del Nera. Da qui passava l’antica strada della Valnerina, uno dei punti di transito per andare e venire da Roma che doveva essere adeguatamente presidiato. Inoltre, la posizione strategica gli permetteva di essere anche un efficace baluardo contro le frequenti incursioni saracene e longobarde.
Il borgo
Scheggino: un borgo fiabesco sulla riva del Nera
Il territorio di Scheggino è composto dalla parte bassa e dal borgo antico. Quest’ultimo, racchiuso tra mura medievali, presenta un assetto compatto e omogeneo con affascinanti case in pietra e un reticolo di viuzze pittoresche e strette (a volte strettissime come il Vicolo Baciafemmine) sormontate da archi che conservano intatto il soffio del passato.
Gli stretti vicoli
La parte bassa si allunga fino al Parco di Valcasana, un grande giardino naturale con una ricca vegetazione e fonti d’acqua purissima tra cui quelle di Valcasana che contribuiscono a creare un ambiente di grande suggestione. Tutte caratteristiche che donano a questo minuscolo borgo incastonato nel cuore verde dell’Umbria, un aspetto quasi fiabesco.
Le suggestive viuzze al tramonto
Un albergo diffuso che profuma di casa
Questa è anche la location d’eccezione di Torre del Nera Albergo Diffuso & Spa, una realtà che, da un lato, impreziosisce l’intero borgo di Scheggino e, dall’altro, è la meta ideale per concedersi un periodo di vacanza, slow o attiva.
Grazie alla sua posizione è anche un'ottima base di partenza per praticare attività sportive come il trekking, escursioni in bici alla scoperta di una natura straordinaria, rafting sui fiumi e uscite a cavallo. Da qui si può pure andare alla scoperta delle antiche tradizioni culinarie e concedersi un tour dei sapori per deliziare il palato e gustare le tante squisitezze della cucina umbra.
L'albergo in perfetta armonia con il territorio
Una realtà 100% ecosostenibile
Il Torre del Nera è una struttura interamente ecosostenibile e non offusca, in alcun modo, la magia delle antiche vestigia del luogo, in quanto è in assoluta armonia con l’atmosfera autentica di Scheggino, ancora oggi vivo e vissuto dai suoi abitanti.
Composto da 12 camere e 16 appartamenti è la tappa irrinunciabile di un itinerario inedito in cui ritrovare la lentezza del tempo e il respiro degli spazi aperti.
Gli appartamenti, che riportano ancora i nomi dei vecchi proprietari, sono sparsi tra i vicoli acciottolati. Sono dimore storiche, un tempo residenze di nobili, riportate all’antico splendore grazie ad un prezioso recupero architettonico.
Si caratterizzano per arredamenti di pregio, travi a vista, pavimenti in cotto, camino, decorazioni in maiolica, in omaggio alla tradizione umbra e sono tutte dotate dei migliori comfort tra cui angolo cottura con cucina attrezzata.
Il corpo centrale dell’albergo è in cima alla collina. Ultimato nella primavera del 2020 è nato, in parte, dal recupero dei ruderi dell’antico castello e delle mura fortificate. Le 12 camere sono un mix pienamente riuscito tra pietra, legno e cotto dove vivere una vacanza relax come veri signori del maniero.
Le stanze molto spaziose - otto deluxe room (di cui una family per quattro persone ed una Large per tre) e quattro comfort room – sono luminose e panoramiche e si presentano come vere opere d’arte. Sono infatti affrescate a mano ed arredate con preziosi tessuti e antichi bauli, che rimandano alla tradizione dell’accoglienza tipica del territorio, senza rinunciare ai moderni comfort.
Particolare importante: i vicoli del borgo sono molto stretti e tali da rendere difficile l’uso dell’auto. Quindi gli appartamenti e le camere si raggiungono a piedi con una breve passeggiata in salita. All’arrivo si scaricano le valige alla reception e si può lasciare l’auto nel vicino ampio parcheggio. Poi con le golf cart della struttura si viene accompagnati, con i bagagli al seguito, fino all’alloggio prenotato.
Torre del Nera: luogo del cuore della famiglia Giannattasio
Il Torre del Nera è di proprietà della famiglia di Gabriele Giannattasio, fondatore nel 1967 e proprietario di una azienda bergamasca leader nel mercato degli additivi per asfalti.
La sua esperienza nel settore turistico è iniziata negli anni Settanta come costruttore di due hotel a Livigno ed è poi proseguita con altri progetti edilizi in Sud America. La scoperta di Scheggino, quasi per caso, risale ad una ventina di anni fa.
La reception
«Ci capitai quasi per caso, durante un viaggio di lavoro. Mi si presentò davanti agli occhi uno scenario naturale pazzesco – ricorda oggi Giannattasio - un borgo e un territorio distrutto e depresso che, secondo me, dovevano e potevano tornare a vivere. Oggi gli ospiti trovano qui una seconda casa, e il paesaggio intorno fa il resto».
Infatti, il luogo è stato ricostruito e pensato per un cliente, che vuole entrare in contatto con gli aspetti più autentici del territorio, senza rinunciare alle attuali tendenze dell’hôtellerie, Spa compresa.
Oggi Torre del Nera rappresenta per Giannattasio un posto del cuore, da condividere con i tre figli a cui è lasciata la gestione e lo sviluppo della struttura. Ad accogliere gli ospiti e guidare l’albergo diffuso ci pensano il direttore Fulvio Badetti, manager di esperienza nel settore ed i suoi collaboratori, che provengono dal territorio e ne conoscono la storia.
«Venire qui – prosegue l’imprenditore - non vuol dire solo approfittare di un luogo d’approdo ideale, per scoprire le meraviglie dell’Umbria. Significa ritrovare sé stessi, rendersi conto che è possibile seguire un equilibrio di vita diverso. Senza le auto, camminando a piedi tra i ciottoli».
La spa Torre del Nera: fiore all’occhiello dell’albergo diffuso
Fiore all’occhiello dell’albergo è la spa affacciata sulla Valnerina. Quattrocento metri quadri di benessere per garantire all’ospite un percorso sensoriale che sprigiona i benèfici effetti della semplicità della natura, con colori e fragranze che ricordano la verde campagna umbra, in cui è immerso l’albergo diffuso.
La grande piscina con acqua riscaldata (28/32°) comprende anche postazioni di idromassaggio e giochi d’acqua. Le ampie e luminose vetrate si affacciano sul giardino terrazzato di 300 metri quadrati, dove rilassarsi al sole con lo sguardo puntato sulla valle.
Alle spalle della piscina si trovano la sauna finlandese e l’ampio bagno turco dall’effetto rilassante che stimola la circolazione, ossigenando i tessuti. Le docce emozionali conferiscono un salutare contrasto termico al percorso, che prevede una sosta rigenerante nella zona relax, con tisaneria e stanza del sale Halos. Il rosa himalayano ricopre di delicate cromature la parete e il sale nebulizzato nell’aria favorisce l’inalazione dei suoi principi naturali. Inoltre, i trattamenti ed i rituali corpo e viso proposti nella Spa Experience da personale qualificato regalano momenti di puro benessere e costituiscono un rimedio perfetto per allontanare fatica e stress.
Ristorante Torre del Nera: esperienza di gusto e di sapori unici
A due passi dalla spa, proprio al culmine della salita, si trova il Ristorante Torre del Nera che accoglie gli ospiti per un servizio completo dalla prima colazione alla cena sotto le stelle.
In origine era un antico fortilizio del XII secolo, al tempo utilizzato come refettorio e luogo di accoglienza dei soldati in viaggio. Oggi tali sale, dopo una attenta e completa ristrutturazione, sono diventate il luogo ideale per concedersi una pausa gustosa e assaggiare i prodotti del territorio. La cucina è il regno di Vanda Mascia, la chef che propone piatti interessanti dal gusto intenso; prelibatezze che raccontano l’Umbria più autentica. Le sue ricette cambiano con la luna e le stagioni: dall’asparago selvatico, alle zucchine in fiore fino alle erbe spontanee.
Il re incontrastato rimane però il tartufo “nero pregiato umbro”, dal profumo aromatico e dalla polpa scura con venature bianche; alleggerisce le tavole estive “lo scorzone”, che con il suo sapore delicato ci accompagna fino all’autunno.
Immancabili le zuppe di legumi, tra cui le preziose lenticchie di Castelluccio, varietà tra le più antiche e gustose, le trote, i salumi della norcineria umbra, i formaggi casarecci ed i vini del territorio tra cui il Sagrantino di Montefalco.
Qui tutto è fatto in casa dal pane, alla pasta ai dolci a cui è adibita la pastry chef Alessia per garantire agli ospiti un’alimentazione sana, gustosa e sostenibile capace di incidere positivamente sul loro benessere psico fisico.
Uno sguardo ai dintorni
Molto interessanti anche i dintorni: Spoleto, la città del Festival dei Due Mondi, è a circa 15 minuti d’auto, le Cascate delle Marmore e Spello a 30 minuti, Assisi e Foligno a 40, Narni con lo splendido percorso sotterraneo e Perugia ad un’ora di strada.
A Castelluccio, ai piedi dei monti Sibillini, ad un’ora di macchina da Scheggino, la natura compie uno dei suoi miracoli più colorati e ammirati al mondo. Si sta parlando della fioritura di Castelluccio di Norcia che da metà primavera a tutto luglio esplode in un tripudio di colori: uno spettacolo che richiama turisti da ogni parte d’Italia e non solo.
Immersione totale nella natura
A Foligno, a ridosso del massiccio di Pale, nella frazione omonima, merita una visita l’Eremo di Santa Maria Giacobbe. Visitabile solo su prenotazione (chiamando il numero 370 3654916), si raggiunge percorrendo un sentiero in salita (abbastanza scosceso e adatto ai più allenati) punteggiato dalle 14 stazioni della Via Crucis.
Nella parte centrale del complesso religioso c’è una piccola chiesa con gli interni impreziositi da numerosi affreschi, alcuni particolarmente suggestivi. Dietro l’altare, sulla roccia del monte, ce ne sono altri, databili tra il XIII e il XIV secolo, che rappresentano S. Maria Giacobbe, S Lucia e San Luca Evangelista.
Invece senza spostarsi da Scheggino si può visitare l’interessante Museo del tartufo della famiglia Urbani, proprietaria da sei generazioni della omonima azienda Urbani Tartufi conosciuta in tutto il mondo.
Torre del Nera Albergo Diffuso & Spa
Via Di Borgo 72 - 06040 Scheggino (Pg)